Nel contesto di un mondo in costante evoluzione, l’integrazione scolastica e sociale si rivela una tematica di fondamentale importanza. Ciò si basa sulla promozione dell’uguaglianza di opportunità e l’inclusione di tutti gli individui.
Il ché deve avvenire indipendentemente dalla loro provenienza etnica, sociale o capacità fisica. Questi ultimi, infatti, rappresentano valori chiave per una società moderna e progressista.
L’integrazione scolastica, in particolare, svolge un ruolo cruciale nel plasmare un ambiente più aperto e coeso. Ecco perché si necessita di personale qualificato come i docenti di sostegno.
Inoltre, l’integrazione scolastica e sociale si concentrano sulla creazione di luoghi educativi inclusivi che accolgano e valorizzino la diversità. Ciò significa che tutti gli studenti devono essere supportati adeguatamente all’interno del sistema scolastico.
Ciò vale per i discenti con disabilità, quelli provenienti da contesti socio-economici svantaggiati o quelli che appartengono a minoranze etniche. Da qui l’essenzialità del TFA Sostegni 2023.
Cosa si intende con l’integrazione scolastica e sociale?
L’integrazione scolastica e sociale non si limitano solo all’accesso all’istruzione, ma mirano anche a promuovere la partecipazione attiva degli studenti. Gli incontri tra individui provenienti da diverse realtà sociali ed etniche favoriscono lo sviluppo di competenze sociali.
Inoltre, fanno emergere un senso di comunità e la costruzione di una società più tollerante e rispettosa delle differenze. Tuttavia, l’integrazione scolastica e sociale rappresentano ancora una sfida complessa per molte istituzioni educative, ma ciò non deve far demordere.
La mancanza di risorse, la discriminazione e il pregiudizio possono ostacolare l’effettiva inclusione degli studenti più svantaggiati. Per eliminare tutto ciò vi è il bisogno di una collaborazione attiva tra scuola e famiglie.
L’eliminazione di ogni forma di disuguaglianza deve essere messa in atto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Lo stesso, quindi, mette in campo tutte le energie del caso tramite finanziamenti di capitale sia monetario che umano.
Da qui la nascita del TFA Sostegno e della figura del docente di sostegno. Un professionista in ambito pedagogico e non solo che opera per tutelare il diritto allo studio di ogni discente.
Il TFA Sostegno per la didattica inclusiva
Parlando di integrazione scolastica e sociale, quindi, si deve necessariamente parlare di didattica inclusiva. Come si è visto, la stessa viene messa in atto grazie al docente di sostegno.
Per ottenere l’abilitazione in tale settore, però, i concorrenti al ruolo devono intraprendere un preciso percorso formativo. Si tratta del TFA Sostegno, un percorso universitario a numero chiuso abilitante, per l’appunto.
Il TFA Sostegno è stato introdotto per garantire una formazione adeguata agli insegnanti che lavorano con alunni con disabilità. Inoltre, è organizzato dalle università italiane e ha una durata di un anno accademico. Per la precisione, si parla di 8 mesi in cui i candidati devono racimolare 60 CFU così suddivisi:
- 36 CFU negli insegnamenti;
- 9 CFU di laboratori;
- 6 CFU di tirocinio diretto;
- 3 CFU di tirocinio indiretto;
- 3 CFU per le nuove Tecnologie per l’apprendimento (T.I.C.);
- 3 CFU per la prova finale.
Quindi, i partecipanti seguono una serie di lezioni teoriche e pratiche che coprono argomenti come la psicologia dell’apprendimento. Ciò permette di avere le basi per l’integrazione scolastica e sociale.
Infatti, il TFA Sostegno deve dare agli insegnanti gli strumenti e le competenze necessarie per creare un ambiente inclusivo. Per potervi accedere, però, i candidati devono avere i giusti requisiti di accesso e superare la fase selettiva che precede l’inizio del percorso in questione.
Se stai cercando di diventare insegnante di sostegno e vuoi prepararti al meglio per il TFA, il corso di preparazione per il TFA Sostegno è l’opzione giusta per te!
Scopri tutte le info sul nostro Corso di preparazione al TFA Sostegno
|