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Molti si domandano perché affrontare l’iscrizione TFA Sostegno. La risposta è semplice: è l’unico modo per abilitarsi nel settore dell’educazione speciale. Si tratta di un percorso complesso e articolato, che richiede una preparazione dettagliata e costante.
Il TFA Sostegno è, quindi, l’unica via per diventare insegnanti specializzati in questo campo. Per questo motivo, è importante conoscere a fondo i meandri della suddetta disciplina.
In tal modo i candidati possono prendere la decisione giusta nei confronti dell’iscrizione TFA. Il percorso formativo in esame ha l’obiettivo di trasformare la didattica inclusiva in una pratica operativa.
I bisogni educativi dei più deboli, infatti, devono essere al centro dell’attenzione della scuola, in modo da garantire sempre un’istruzione di qualità.
L’iscrizione al TFA Sostegno
Il Tirocinio Formativo Attivo è un percorso universitario a numero chiuso. Ciò implica che l’iscrizione al TFA Sostegno non sia aperta a tutti.
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Infatti, è disciplinato dal Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. Lo stesso è stato successivamente integrato con il Decreto Ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013.
Diverso, invece, è il discorso per quanto concerne chi possa effettivamente effettuare l’iscrizione TFA. Anche in questo caso, i candidati devono osservare con cura la normativa italiana.
Il Decreto Ministeriale 30 settembre 2011 stabilisce i criteri e le modalità di svolgimento del Tirocinio Formativo Attivo. Questa normativa fornisce tutte le informazioni necessarie per intraprendere questo percorso.
Si tratta di un’opportunità per preparare gli aspiranti insegnanti di sostegno in ambito pedagogico. Come si è già visto, l’obiettivo è di acquisire l’abilitazione nel campo.
Per accedere al TFA Sostegno, è necessario soddisfare determinati requisiti, come titoli ed esami.
Requisiti di accesso
Per quanto concerne la vera e propria iscrizione al TFA, invece, bisogna affidarsi al Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Nell’articolo 4 vengono trattate le disposizioni relative alle prove d’ingresso e alle graduatorie di merito.
Nella scuola d’infanzia e primaria, per esempio, è necessario possedere uno di questi titoli:
- laurea in Scienze della Formazione Primaria;
- diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 o analogo titolo estero, ma che deve necessariamente essere riconosciuto sul territorio italiano.
Differente, invece, è la questione per chi voglia concorrere per il sostegno all’interno della scuola secondaria. Qui i requisiti sono da scegliere tra uno dei seguenti:
- laurea magistrale o a ciclo unico, che dia accesso ad almeno una specifica classe di concorso, unita ai 24 CFU per l’insegnamento;
- abilitazione specifica sulla classe di concorso.
Infine, ci sono gli ITP. Entro l’anno scolastico 2024/2025, gli insegnanti tecnico-pratici potranno accedere alla classe di concorso solo con il diploma come titolo valido.
Dopo questa data diverrà obbligatorio avere i seguenti titoli:
- laurea di primo livello, ovvero triennale, oppure titolo equipollente o equiparato;
- 24 CFU/60 CFU acquisiti in forma curriculare aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Come funziona il TFA Sostegno 2023
L’iscrizione TFA è inevitabile per iniziare il percorso utile all’ottenimento dell’abilitazione sostegno. Si tratta, quindi, di una formazione ben precisa.
Nel corso del TFA Sostegno, i candidati devono aderire a numerose attività. Tra di esse ci sono corsi di formazione, seminari, laboratori e tirocini. Inoltre, devono sostenere un esame finale per ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
Dopo aver compreso come accedere al TFA Sostegno, gli aspiranti docenti del settore devono sapere che il programma è strutturato in un anno scolastico della durata di 8 mesi.
Durante questo periodo, i candidati devono accumulare 60 CFU attraverso varie mansioni:
- 36 CFU per le lezioni;
- 9 CFU per i diversi laboratori;
- 6 CFU per il tirocinio diretto;
- 3 CFU per il tirocinio indiretto con le TIC;
- 3 CFU per il tirocinio indiretto;
- 3 CFU per la prova finale.
L’obiettivo è quello di fornire una preparazione completa in ambito psico-pedagogico. Infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito con l’iscrizione TFA vuole unire il mondo pratico a quello teorico.
Per raggiungere tale scopo, i candidati devono svolgere una serie di attività, tra cui un tirocinio diretto e uno indiretto. Il tirocinio diretto deve avere una durata minima di 5 mesi e deve essere svolto presso una scuola con un tutor docente.
Il tirocinio indiretto, invece, è supervisionato dagli insegnanti del corso TFA Sostegno e si svolge presso l’ateneo ospitante. Entrambi i tirocini devono avere una durata complessiva di 300 ore per 12 CFU.
Un percorso decisamente articolato, quindi. Lo stesso, però, risulta imprescindibile per rendere concreta quella che è definita come didattica inclusiva.
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