Specializzazione sostegno: diventare insegnante di sostegno

Specializzazione sostegno

La specializzazione sostegno serve a diventare docente di sostegno. In particolare, essa è denominata Tirocinio Formativo Attivo conosciuto dai più come TFA Sostegno.

Esso è un vero e proprio corso preparatorio alla fine del quale si può ottenere l’abilitazione sul sostegno. Per tale ragione risulta essere molto ambito. La specializzazione sostegno, infatti, è a numero chiuso. Solo pochi e selezionati candidati possono superarlo con successo.

Questo elemento è rimarcato dal fatto che ci sono delle prove di accesso al percorso formativo. Solo superando le stesse si possono frequentare gli 8 mesi volti all’istruzione dei soggetti in questione.

Tale periodo serve a modellare le conoscenze degli aspiranti docenti di sostegno. Non solo lezioni, ma anche laboratori e tirocini volti a implementare le competenze nel settore pedagogico.

Non resta che comprendere le caratteristiche principali di questo argomento. In tal modo si avranno tutte le carte in tavola utili per intraprendere un periodo volto a creare una figura professionale tanto importante.

Come ottenere la specializzazione per il sostegno

Per chi aspira a diventare docente di sostegno la prima cosa da capire è proprio come ottenere la specializzazione per il sostegno. Solo in questo modo, infatti, si potrà conquistare l’abilitazione in tale settore educativo.

Infatti, essa consente di concretizzare nelle aule scolastiche quella che è definita come didattica inclusiva. Per tale ragione sono in tanti coloro che attendono il TFA Sostegno 2023 con una certa ansia. Il bando dello stesso, però, non è ancora stato annunciato.

Nel Decreto-Legge n. 36 del 30 aprile 2022, poi convertito nella Legge n. 79 del 29 giugno 2022, si parla di una fase transitoria.

Questa non riguarda solo i docenti su classe di concorso, ma anche il Tirocinio Formativo Attivo. La sua presenza dovrebbe durare fino al 31 dicembre 2024.

In ogni caso, la specializzazione sostegno si concretizza in un anno scolastico in cui svolgere numerose attività. Durante questo periodo i candidati sono chiamati a raggiungere 60 CFU divisi in questo modo:

  • 36 CFU per le lezioni;
  • 6 CFU per il tirocinio diretto;
  • 3 CFU per il tirocinio indiretto con le TIC;
  • 3 CFU per il tirocinio indiretto;
  • 9 CFU per i diversi laboratori;
  • 3 CFU per la prova finale.

Chi può fare la specializzazione sostegno

Non tutti, però, possono ottenere la specializzazione sostegno. Ci sono dei precisi titoli di accesso. La fase transitoria, in ogni caso, mantiene intatti i requisiti per poter frequentare il Tirocinio Formativo Attivo.

I test d’ingresso sono solitamente tre, ovvero:

  • la prova preselettiva;
  • la prova scritta;
  • la prova orale.

Soltanto i candidati che superano questi esami possono a frequentare l’anno formativo. La novità consiste nel fatto che ci sono alcuni esaminandi che avranno l’occasione di evitare i test iniziali.

Si sta parlando dei docenti che, negli ultimi 5 anni, abbiano svolto 3 anni di servizio sul sostegno. Questo, però, sarà valido solo entro e non oltre il 2024.

Titoli di accesso per il TFA Sostegno 2023

Un ulteriore elemento che bisogna valutare con attenzione è rappresentato dai titoli di accesso per il TFA Sostegno 2023.

L’entrata in questo periodo di formazione è condizionata anche dall’ordine e grado del plesso in cui si vorrebbe operare. Per la scuola dell’infanzia e primaria bisogna possedere uno di questi elementi:

  • il diploma magistrale abilitante ante 2002;
  • il diploma magistrale psicopedagogico o linguistico ante 2002;
  • la laurea in Scienze della Formazione Primaria;
  • i titoli equipollenti presi all’estero e riconosciuti in Italia.

Differente, invece, è il discorso per coloro che andranno a insegnare all’interno degli istituti della secondaria di I e II grado. Ivi, infatti, si devono possedere una delle seguenti credenziali:

  • l’abilitazione all’insegnamento;
  • la laurea magistrale o a ciclo unico con accesso alla classe di concorso + 24 CFU;
  • la laurea magistrale o a ciclo unico con accesso alla classe di concorso + 3 anni di servizio svolti negli ultimi 5 anni.

Infine, ci sono gli ITP, una sigla che indica l’insegnante tecnico pratico. Fino al 2024 tale figura professionale potrà accedere con il solo diploma. Il titolo in questione, però, deve essere stato acquisito in un istituto tecnico-pratico.

Da quella data in poi, invece, sarà necessario possedere quanto meno un titolo di laurea di primo livello, ovvero una laurea triennale.

Quanto dura il TFA Sostegno

Come si ha già avuto modo di vedere, il corso di specializzazione per il sostegno ha la durata di 8 mesi. In questo periodo si devono svolgere tutte le attività elencate precedentemente.

Il tirocinio, per esempio, deve raggiungere 300 ore per un totale di 12 CFU. A propria volta, questo elemento viene diviso tra tirocinio diretto e tirocinio indiretto.

Il tirocinio diretto deve espletarsi in un arco temporale pari a 5 mesi. I luoghi adibiti sono le stesse istituzioni scolastiche. A fare da tutor ai tirocinanti saranno i professori e le professoresse che operano presso quel plesso.

Differente, invece, è il discorso per quanto riguarda il tirocinio indiretto. Quest’ultimo, infatti, deve essere svolto sotto lo sguardo attento dei docenti della specializzazione sostegno.

All’interno dell’ateneo in cui si svolge il TFA, i partecipanti devono rielaborare l’esperienza professionale. Quanto fatto in questo periodo, inoltre, sarà una delle tematiche principali di quello che sarà la verifica conclusiva.

Quanto costa il corso di specializzazione per il sostegno

Un quesito che si pongono quanti vogliano affrontare questo percorso riguarda l’eventuale costo del corso di specializzazione sostegno. Il prezzo può variare da ateneo ad ateneo, ma solitamente si cerca di mantenere una media nazionale.

Per prima cosa, i candidati sono tenuti a versare una tassa di iscrizione. Questa consente di poter partecipare alle prove preselettive. Il valore della stessa può slittare dai 100 euro ai 200 euro.

Le modalità di pagamento sono differenti, ma solitamente sono le seguenti:

  • MAV online;
  • MAV da stampare a uno sportello bancario;
  • PagoPA.

Differente, invece, è il discorso dell’immatricolazione. Questa spesa deve essere affrontata solo dopo aver superato i test iniziali. Anche qui, il costo può variare da università a università.

In ogni caso, il prezzo solitamente si aggira tra i 2.500 euro e i 3.000 euro. Quanto detto, però, è solo un mero riferimento. Infatti, nel corso degli anni ci sono stati TFA più o meno costosi rispetto a quanto riportato.

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