TFA Sostegno Unibas

TFA Sostegno Unibas

Il TFA Sostegno Unibas si inserisce all’interno del grande quadro della didattica inclusiva. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, deve attuare i progetti necessari per garantire a tutti l’accesso agli studi.

Un diritto costituzionale che deve essere tutelato in ogni situazione. Per tale ragione, il Tirocinio Formativo Attivo è chiamato a formare i futuri docenti di sostegno. Questi ultimi risultano vitali per eliminare, o quantomeno limitare, i danni causati dallo svantaggio scolastico.

I suddetti professionisti, inoltre, non operano solo con gli studenti con disabilità. Li si può trovare anche quando sono presenti discenti con difficoltà di natura sociale, culturale o economica. Un dipendente a tutto tondo che fa da collante tra gli alunni e il resto della classe.

Ecco perché il TFA Sostegno Unibas risulta essere imprescindibile. Tale abilitazione universitaria consente di creare gli ottimi professori sul sostegno del domani.

Il TFA Sostegno

Il TFA Sostegno Unibas, quindi, si immette nella concezione del Ministero dell’Istruzione di una formazione specializzata nel campo. Ci sono, però, vari ostacoli che i futuri docenti sono chiamati ad affrontare.

Infatti, il Tirocinio Formativo Attivo è a numero chiuso. Quindi ci sono alcune cose che i candidati al ruolo devono compiere, ovvero:

  • assicurarsi di avere i requisiti adatti;
  • svolgere e superare le prove preliminari;
  • svolgere e superare l’anno formativo del TFA.

Solo così potranno ottenere l’abilitazione nel settore del sostegno. Bisogna, però, soffermarsi anche sulla struttura della specializzazione in questione.

A stabilirne la nascita è stato il Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. Lo stesso è stato poi integrato tramite il Decreto Ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013.

Le sue caratteristiche essenziali, però, sono snocciolate altrove. In tal caso, gli aspiranti docenti di sostegno devono rivolgersi al Decreto Ministeriale 30 settembre 2011.

Ivi, infatti, i candidati possono apprendere che il TFA Sostegno 2023 è da espletarsi nel corso di un anno scolastico della durata di 8 mesi.

Una formazione approfondita e dettagliata che merita maggiori delucidazioni. Per tale ragione, quindi, tale argomento verrà ripreso con più forza nel corso di questo articolo. In ogni caso, il fulcro del TFA è dare ai concorrenti le basi essenziali della didattica inclusiva.

La figura del docente di sostegno, infatti, può cambiare il destino degli studi di molti allievi. Ciò lo si vede specialmente nelle fasce più deboli e a rischio di abbandono scolastico.

Requisiti di accesso al TFA Sostegno Unibas

Coloro che aspirano a frequentare TFA Sostegno Unibas devono conoscere i vari requisiti di accesso. Infatti, la prima particolarità sta proprio nella loro molteplicità. Ciò dipende dal fatto che per ogni ordine e grado della scuola italiana essi differiscono tra di loro.

Le notizie al riguardo possono essere estrapolate dal Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. In particolar modo bisogna rifarsi all’articolo n. 3 dello stesso.

Quindi, per i percorsi di specializzazione sul sostegno per la scuola dell’infanzia e primaria si necessita di uno di questi titoli:

  • l’abilitazione all’insegnamento. La stessa deve essere stata conquistata attraverso la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, è ritenuto legittimo anche un analogo titolo preso all’estero e riconosciuto in seguito in Italia;
  • il diploma magistrale, ivi compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali. Tali qualifiche, però, devono essere state prese entro l’anno scolastico 2001/2002. Ovviamente, è valido anche un analogo titolo preso all’estero e poi riconosciuto in Italia.

Completamente differente è il quadro generale che si presenta per la scuola secondaria di I e II grado. Ivi, infatti, i concorrenti devono avere uno tra i seguenti elementi:

  • l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
  • la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, con accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.

Accesso diretto al TFA Sostegno Unibas

Alcune persone, però, hanno un accesso diretto al TFA Sostegno Unibas. Anche una siffatta categoria segue i dettami prestabiliti dal Ministero dell’Istruzione.

Ciò implica il dover ricorrere, come al solito, alla normativa italiana. Si tratta del Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Per la precisione, nell’articolo n. 4, comma n. 4 si parla di ammessi in soprannumero.

Infatti, possono definirsi tali coloro che nei precedenti cicli del TFA Sostegno:

  • abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
  • siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
  • siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.

Informazioni utilissime per quanti abbiano intenzione di affrontare in TFA Sostegno 2023.

Prove preselettive

Dopo aver controllato di possedere i requisiti d’ingresso, i candidati al TFA Sostegno Unibas devono sorvolare un altro ostacolo. Si tratta delle prove preliminari che li separano dall’anno formativo.

In questa occasione, i futuri docenti di sostegno devono affidarsi al Decreto Ministeriale 30 settembre 2011. Ivi, infatti, vengono trattate le modalità per lo svolgimento dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno.

L’articolo n. 6, per esempio, si dilunga sull’accesso ai corsi. I test iniziali sono preposti dagli atenei dopo aver ricevuto l’assenso da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

I partecipanti, quindi, devono palesare la propria capacità di argomentazione. Inoltre, devono adoperare nella maniera corretta la lingua italiana. Non solo, poiché nella fase selettiva devono mostrare:

  • le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
  • le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
  • le competenze su creatività e pensiero divergente;
  • le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.

Tutto ciò avviene secondo delle modalità ben precise. Infatti, gli aderenti al TFA Sostegno Unibas dovranno districarsi tra:

  • un test preliminare;
  • una o più prove scritte ovvero pratiche;
  • una prova orale.

Un momento decisivo, quindi, per quanti aspirano a ottenere l’abilitazione nel campo. Difatti, coloro che non raggiungeranno il trionfo nei test preselettivi non potranno iniziare a frequentare le lezioni del corso di formazione.

Quanto dura il TFA Sostegno Unibas

A quanti aspirano a immergersi in questa avventura educativa interesserà anche la durata del TFA Sostegno Unibas. Dopo aver oltrepassato le prove iniziali, gli aderenti al corso devono intraprendere le attività formative.

Si tratta, come si era già detto in precedenza, di un anno scolastico della durata di 8 mesi. Nell’arco degli stessi, gli aspiranti docenti di sostegno sono chiamati ad accumulare 60 CFU. Ovviamente, tali crediti formativi hanno una distribuzione ben precisa, ovvero:

  • 36 CFU per le lezioni;
  • 9 CFU per i diversi laboratori;
  • 6 CFU per il tirocinio diretto;
  • 3 CFU per il tirocinio indiretto con le TIC;
  • 3 CFU per il tirocinio indiretto;
  • 3 CFU per la prova finale.

Per quanto concerne l’area degli insegnamenti, i concorrenti devono destreggiarsi tra numerose discipline. Tra di esse compaiono le seguenti:

  • M-PED/03, Didattica e Pedagogia Speciale;
  • M-PED/01, Pedagogia della relazione d’aiuto;
  • M-PSI/04, Psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione;
  • IUS/09, Istituzioni di Diritto Pubblico;
  • MED/39, Neuropsichiatria Infantile.

Diverso è il discorso relativo ai tirocini. Questi ultimi servono da collante tra il mondo teorico e quello pratico della formazione del TFA Sostegno Unibas.

Nella sua completezza, tale attività raggiunge 300 ore. Le stesse, però, vengono divise tra tirocinio diretto e indiretto. Il primo è da espletarsi all’interno delle istituzioni scolastiche. La sua durata non può essere inferiore ai 5 mesi.

Il secondo, invece, si svolge insieme ai docenti tutor del TFA. Lo scopo è quello di ottenere una rielaborazione dell’esperienza professionale dei singoli aderenti al corso.

Infine, ci sono i laboratori. La loro peculiarità si riscontra nel fatto che essi si distinguono a seconda dell’ordine e grado della scuola di appartenenza.

Come prepararsi

Arrivati a questo punto, gli aspiranti docenti di sostegno avranno compreso perfettamente quanto sia importante superare la fase preselettiva. Il successo nella stessa determinerà il futuro di moltissime persone.

Pertanto, è bene che tutti arrivino al massimo a un momento tanto decisivo. Per far sì che ciò avvenga, gli utenti possono studiare attraverso un corso di preparazione TFA Sostegno. Esso, però, deve provenire da un ente certificato dal Ministero dell’Istruzione.

In tal modo, coloro che interverranno al TFA Sostegno Unibas potranno essere sicuri di avere tutte le carte in regola. Questo percorso si struttura in maniera decisamente dettagliata. Infatti, può vantare molteplici elementi tra cui:

  • il corso in diretta streaming;
  • le registrazioni delle lezioni in diretta streaming;
  • il videocorso di preparazione al TFA Sostegno di 60 ore;
  • il videocorso di Logica e comprensione del Testo;
  • il videocorso sulla normativa scolastica;
  • il videocorso sul metodo di studio;
  • la piattaforma con le esercitazioni.

Quanto esposto ha lo scopo di analizzare le componenti delle prove preselettive del Tirocinio Formativo Attivo. Quindi, coloro che vi prenderanno parte potranno essere sicuri di avere le basi necessarie per raggiungere il traguardo sperato.

Come iscriversi al TFA Sostegno Unibas

Agli aspiranti insegnanti del settore non resta che comprendere come sia possibile iscriversi al TFA Sostegno Unibas. Al momento è fattibile, per tali soggetti, visualizzare il bando dello scorso ciclo di specializzazione per avere un’idea di come procedere in seguito.

Infatti, l’Università degli Studi della Basilicata ha emesso per lo scorso anno una serie di direttive utili ai partecipanti al TFA. Per l’anno scolastico 2021-2022 sono stati messi a disposizione della sede in questione i seguenti posti:

  • scuola dell’infanzia, n. 80;
  • scuola primaria, n. 110;
  • scuola secondaria di I grado, n. 70;
  • scuola secondaria di II grado, n. 140.

L’istanza di partecipazione alle selezioni doveva essere inoltrata alla pagina https://unibas.esse3.cineca.it/Home.do, registrandosi e seguendo la procedura guidata.

Per completare la procedura, inoltre, gli utenti dovevano versare il contributo di € 120 adoperando la piattaforma PagoPA.

A questo pagamento vi era poi da aggiungere quello di iscrizione scaturito dal successo nei test iniziali. I candidati, quindi, dovevano saldare la tassa di immatricolazione pari a € 2.760, a cui dovevano annettere l’imposta di bollo di € 16 e la tassa regionale per il diritto allo studio di € 140.

Tali informazioni possono rivelarsi essenziali. Infatti, non si esclude il fatto che nella sede indicata non vengano seguite le medesime mosse anche per il nuovo TFA Sostegno.

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