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Unisi TFA Sostegno rappresenta un’importante iniziativa. La sua nascita è stata voluta dal Ministero dell’Istruzione. Lo scopo è quello di creare i futuri docenti di sostegno.
Delle figure professionali vitali e che devono operare nelle scuole italiane. Infatti, la società contemporanea non può tralasciare coloro che hanno difficoltà nel percorso istruttivo.
Da qui la necessità di creare un percorso formativo adeguato in grado di dare i mezzi utili al riguardo. In definitiva, gli insegnanti di sostegno si occupano di garantire il diritto allo studio dei discenti con difficoltà.
Queste ultime possono rientrare nell’ambito della disabilità, ma anche in altri contesti. Infatti, i docenti di sostegno devono lavorare anche con chi ha problemi culturali, sociali ed economici.
Dunque, per fare fronte a tutte queste situazioni delicate è ovvio che ci sia il bisogno del giusto bagaglio culturale. Unisi TFA Sostegno serve proprio ad alimentarlo nel modo corretto.
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TFA Sostegno, significato
Unisi TFA Sostegno è il Tirocinio Formativo Attivo dell’Università di Siena. Esso ha l’obiettivo di preparare in ambito pedagogico i futuri docenti del sostegno.
La sua nascita è scaturita dal Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. Lo stesso, in seguito, è stato integrato con il Decreto Ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013.
Una specializzazione universitaria a numero chiuso che deve abilitare nel settore. Unisi TFA Sostegno, quindi, ha delle regole precise da seguire. Infatti, la prima cosa che devono fare i candidati è quella di controllare il possedimento dei giusti titoli.
Dopo questa operazione possono intraprendere la fase selettiva rappresentata dalle prove preliminari. In seguito al successo nelle stesse, i candidati possono finalmente intraprendere il Tirocinio Formativo Attivo.
Un percorso decisamente minuzioso che serve per dare le basi in un settore tanto importante. Il Ministero dell’Istruzione, quindi, è chiamato a formulare tutti i progetti utili per garantire il diritto allo studio.
Tale diritto è tutelato all’interno della Costituzione. Non deve, quindi, sorprendere che sia stata ideata un’abilitazione universitaria per supportare i soggetti più fragili nel mondo della scuola.
Requisiti di accesso Unisi TFA Sostegno
I requisiti di accesso a Unisi TFA Sostegno sono essenziali. Infatti, coloro che non li detengono non possono in alcun modo sperare di candidarsi per il TFA Sostegno 2023.
I criteri di accesso al Tirocinio Formativo Attivo sono snocciolati dalla normativa italiana. Coloro che anelano a prendervi parte devono osservare il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019.
I concorrenti in questione possono osservare sin da subito una caratteristica molto importante. Infatti, i requisiti vanno a differenziarsi a seconda dell’ordine e grado della scuola di riferimento. Dunque, non sono uguali per tutti.
Per i percorsi di specializzazione sul sostegno per le scuole dell’infanzia e primaria bisogna avere uno dei seguenti titoli:
- l’abilitazione all’insegnamento proveniente dalla laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, è valido anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
- un diploma magistrale abilitante, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico. In alternativa, va bene anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. Tali qualifiche, però, devono essere state conquistate entro l’anno scolastico 2001/2002.
Le scuole secondarie di I e II grado, invece, necessitano di una tra:
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, con accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
Chi salta le prove preselettive TFA
Dopo il controllo dei titoli, i candidati a Unisi TFA Sostegno devono avviarsi verso la fase selettiva del concorso. Una piccola parte di essi, però, può saltare le prove preselettive che li dividono dal Tirocinio Formativo Attivo.
Anche in questo caso si deve necessariamente guardare a quanto stabilito dal Ministero dell’Istruzione. Tutto ciò è espresso nell’articolo n. 4, comma 4, del già menzionato Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019.
Qui si afferma che sono ammessi in soprannumero ai percorsi di specializzazione sul sostegno coloro che nei precedenti cicli:
- abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
- siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
- siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.
Come si svolgono le prove preselettive
Gli aspiranti docenti di sostegno, quindi, devono affrontare le prove preliminari che li dividono da Unisi TFA Sostegno. Le stesse, infatti, li separano dall’opportunità di frequentare le lezioni e di ottenere l’abilitazione sognata.
Le modalità di questa selezione sono espresse nel Decreto Ministeriale 30 settembre 2011. Qui si afferma che i candidati devono sostenere:
- una prova preselettiva;
- una prova scritta;
- una prova orale.
Esse servono per verificare la capacità di argomentazione e il corretto uso della lingua italiana da parte dei concorrenti. Inoltre, si soffermano su:
- le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
- le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- le competenze su creatività e pensiero divergente;
- le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Quanto dura Unisi TFA Sostegno
Il superamento della fase selettiva dà l’occasione agli aspiranti docenti di sostegno di frequentare i corsi abilitanti. Dunque, quanto dura Unisi TFA Sostegno? Le specifiche del caso vengono elargite dal Decreto Ministeriale 30 settembre 2011.
Qui, infatti, sono presentate le caratteristiche dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico. Il Tirocinio Formativo Attivo si palesa come un corso di un anno scolastico della durata di 8 mesi.
In questo periodo devono essere svolte dai candidati numerose attività. Inoltre, i partecipanti devono raccogliere 60 CFU così distribuiti:
- 36 CFU negli insegnamenti;
- 9 CFU di laboratori;
- 6 CFU di tirocinio diretto;
- 3 CFU di tirocinio indiretto;
- 3 CFU per le nuove Tecnologie per l’apprendimento (T.I.C.);
- 3 CFU per la prova finale.
Gli aspiranti insegnanti del settore devono dare il giusto rilievo non solo alla parte teorica. Infatti, devono soffermarsi anche sulla parte pratica.
Quest’ultima è rappresentata dai tirocini e dai laboratori. Particolare importanza va data ai tirocini che, complessivamente, devono raggiungere 300 ore di attività.
Il tirocinio diretto, per esempio, viene svolto nelle istituzioni scolastiche. La sua durata non può essere inferiore a 5 mesi. Invece, il tirocinio indiretto si basa sull’elaborazione dell’esperienza professionale.
Come iscriversi a Unisi TFA Sostegno
I candidati a Unisi TFA Sostegno, però, devono anche conoscere le modalità d’iscrizione a tale specializzazione. L’Università degli Studi di Siena deve necessariamente attendere il nuovo decreto del Ministero dell’Istruzione in merito.
Gli aspiranti docenti, però, possono scrutare quanto emanato nel bando dello scorso anno dall’università presa in esame.
Per la passata edizione, l’ateneo senese ha attivato la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per i seguenti posti:
- nella scuola dell’infanzia, n. 35 posti;
- nella scuola primaria, n. 75 posti;
- nella scuola secondaria di I grado, n. 125 posti;
- nella scuola secondaria di II grado, n. 50 posti.
Anche le tasse d’immatricolazione sono state regolamentate in maniera minuziosa. Infatti, la prima rata dei contributi, era composta dalla quota fissa di € 1.000 e dal bollo governativo virtuale di € 16. La seconda rata, invece, ammontava a € 1.500.
Come prepararsi a Unisi TFA Sostegno
Gli aspiranti docenti di sostegno come possono studiare nel migliore dei modi per superare le prove preliminari di Unisi TFA Sostegno? Attraverso un corso preparatorio formulato appositamente per l’occasione.
Lo stesso è realizzato in modo da dare tutte le informazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo prefissato dagli aderenti al TFA. Infatti, al suo interno è possibile annoverare:
- il Videocorso di Preparazione TFA Sostegno;
- la Piattaforma Esercitazione Online;
- il Videocorso Logica e Comprensione del Testo;
- il Videocorso sulla Normativa Scolastica;
- il Videocorso sul Metodo di Studio.
Tutti ottimi strumenti per coloro che vogliono affrontare il TFA Sostegno VIII ciclo.
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