Confusione per quanto riguarda le supplenze per l’anno scolastico 2022/2023: alcune segreterie scolastiche sono ancora al lavoro per verificare i punteggi dei docenti. Il calcolo del punteggio per l’assegnazione delle supplenze potrebbe essere sbagliato. I punteggi non controllati potrebbero falsare alcune nomine, motivo per cui ci chiediamo sempre se lo scorrimento della graduatoria è stato corretto o meno.
Il punteggio è basato sul numero complessivo di giorni di supplenza effettuati dagli insegnanti con contratti a tempo determinato. Ovviamente, anche i titoli di studio e specializzazione conseguiti nella propria carriera accademica compongono il punteggio.
La Tabella di Valutazione Titoli delle Graduatorie Provinciali GPS, aggiornata periodicamente dal Ministero dell’Istruzione, fornisce i punti assegnati per ogni titolo e certificazione conseguiti.
Come si effettua il calcolo del punteggio per le supplenze
Il calcolo del punteggio per le supplenze è effettuato in base al tempo di servizio prestato e varia in base al numero di giorni lavorati.
Il punteggio si calcola per anno scolastico e il servizio specifico è definito come il servizio prestato sulla specifica classe di concorso o su posti di sostegno agli alunni con disabilità sullo specifico grado.
Ci sono criteri specifici per assegnare i punti, che variano a seconda della durata della supplenza.
Inoltre, il punteggio dipende dal tipo di classe di concorso o di sostegno per disabilità su cui si presta servizio. Il servizio specifico è valutato con un punteggio più alto rispetto a quello aspecifico. Il massimo punteggio che si può ottenere in un anno scolastico è di 12 punti per il servizio specifico e 6 punti per quello aspecifico.
In alcuni casi, il servizio prestato per un intero anno scolastico è considerato tale anche se non ha raggiunto la durata di 180 giorni.
Il calcolo del punteggio è rapido e si basa su diverse fasce di giorni di servizio cumulati.
Nelle scuole statali o paritarie i punteggi sono così distribuiti:
- 16-45 giorni corrispondono a 2 punti,
- 46-75 giorni a 4 punti,
- 76-105 giorni a 6 punti,
- 106-135 giorni a 8 punti,
- 136-165 giorni a 10 punti,
- oltre 166 giorni a 12 punti.
Invece, nelle scuole di istruzione secondaria legalmente riconosciute o pareggiate, nelle scuole elementari parificate e nelle scuole materne autorizzate, il punteggio è dimezzato, a parità di servizio.
Controlli del calcolo del punteggio
Certamente la continuità didattica porta benefici all’alunno singolo ed alla classe in generale, tuttavia non si può utilizzare la scusante della continuità didattica per sostenere nomine scorrette.
La segreteria, quindi, è destinata a controllare solo i nuovi titoli e servizi nel momento in cui l’aspirante era già inserito nelle graduatorie 2020/2022 e aveva avuto un contratto di lavoro, motivo per cui tale controllo era già stato effettuato in occasione della supplenza precedente.
Tuttavia, quando si tratta di un docente che è inserito in graduatoria da anni, ma solo recentemente riceve il suo primo rapporto di lavoro, la verifica deve interessare tutti i titoli e i servizi dichiarati.
Le graduatorie devono essere corrette. Quindi, è un bene che siano fatti dei controlli sulle stesse.
La normativa
L’OM n. 112 del 6 maggio 2022 afferma all’art. 7 comma 8 e 9 riporta:
“L’aspirante che non è in possesso del relativo titolo di accesso richiesto a norma della presente ordinanza è escluso dalle relative graduatorie.
9. Fatte salve le responsabilità di carattere penale, è escluso dalle graduatorie, per tutto il periodo della loro vigenza, l’aspirante di cui siano state accertate, nella compilazione del modulo di domanda, dichiarazioni mendaci.
art. 8 comma 6
In caso di difformità tra i titoli dichiarati e i titoli effettivamente posseduti, i dirigenti degli uffici scolastici territorialmente competenti procedono alla relativa rettifica del punteggio o all’esclusione dalla graduatoria”
Perciò, bisogna sempre capire se con il punteggio rideterminato l’aspirante in questione abbia diritto o meno ad una nomina o se la sua nomina risulta sottratta ad un avente diritto.
Pertanto, pur comprendendo la difesa della continuità didattica, è necessario che i controlli siano effettuati prima delle nomine per evitare che si creino situazioni spiacevoli per tutti. E che il termine “tempestivamente” utilizzato nell’ordinanza deve essere preso in maniera letterale.
Una volta controllato, il punteggio si consolida e costituisce l’anagrafe nazionale, cosicché ai successivi aggiornamenti il lavoro delle segreterie scolastiche sia ridotto, limitato solo ai nuovi titoli e servizi.