L’insegnante di sostegno è il fautore della didattica inclusiva. In tale ottica si inserisce perfettamente Unite TFA Sostegno. Il Tirocinio Formativo Attivo, infatti, abilita a tale ruolo.
La suddetta specializzazione è a numero chiuso e viene svolta in ambito universitario. L’obiettivo è quello di preparare i docenti del settore.
Delle figure professionali presenti nella normativa italiana da molto tempo. Infatti, questi professionisti sono apparsi per la prima volta con la Legge n. 517 del 4 agosto 1977.
Da allora le cose si sono evolute in virtù di un perfezionamento continuo. Infatti, il docente in questione deve agevolare il diritto allo studio di ogni allievo. Per farlo, però, ha bisogno della giusta preparazione.
L’istruzione psico-pedagogica che serve per l’integrazione scolastica viene fornita dal Ministero dell’Istruzione. Ciò avviene, per l’appunto, tramite Unite TFA Sostegno.
SOMMARIO
ToggleIl TFA Sostegno
Unite TFA Sostegno, come si è già visto, è un percorso abilitante a numero chiuso. Le regole che lo delineano sono presenti nel Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. Quest’ultimo, a propria volta, è stato integrato tramite il Decreto Ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013.
I candidati al TFA Sostegno 2023 devono avere i titoli giusti per potervi partecipare. Inoltre, devono superare una serie di prove preliminari. Solo in questo modo possono seguire le lezioni e le attività dell’abilitazione in esame.
Chi vuole lavorare nella scuola in questo settore, dunque, deve aderire a un percorso deciso in partenza. Comunque, Unite TFA Sostegno prevede per i concorrenti un anno scolastico di 8 mesi di formazione.
Durante questo periodo, inoltre, gli iscritti al Tirocinio Formativo Attivo devono raggiungere 60 CFU. Questi ultimi sono distribuiti così:
- 36 CFU negli insegnamenti;
- 9 CFU di laboratori;
- 6 CFU di tirocinio diretto;
- 3 CFU di tirocinio indiretto;
- 3 CFU per le nuove Tecnologie per l’apprendimento (T.I.C.);
- 3 CFU per la prova finale.
Chi può accedere a Unite TFA Sostegno
Quindi, l’accesso a Unite TFA Sostegno non è garantito a tutti. Per conoscere i titoli da possedere, i candidati devono osservare la normativa italiana. In particolare, i criteri d’immissione sono esposti nel Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019.
Il suo scopo, infatti, è quello di fissare le disposizioni dei corsi di specializzazione sul sostegno. Le stesse vanno a distinguersi a seconda degli istituti scolastici di riferimento.
Per esempio, per la scuola dell’infanzia e quella primaria, gli aspiranti docenti di sostegno devono avere uno dei seguenti requisiti:
- l’abilitazione all’insegnamento proveniente dalla laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. Può essere valutato anche un analogo titolo estero e successivamente riconosciuto nei nostri confini nazionali;
- il diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione. È valido anche il diploma sperimentale a indirizzo linguistico. Infine, è legittimo un analogo titolo preso all’estero e riconosciuto in Italia. Tuttavia, devono essere stati conquistati entro l’anno scolastico 2001/2002.
Differenti, invece, sono i criteri relativi ai concorrenti per la scuola secondaria di I e II grado. In tal caso devono palesare una delle seguenti qualifiche:
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, con accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
Accesso diretto
Una piccola categoria di aspiranti docenti del settore può aderire in maniera diretta a Unite TFA Sostegno. Infatti, si parla di accesso diretto quando i candidati non sono tenuti ad affrontare le prove preliminari.
Ovviamente, ciò avviene per degli specifici soggetti che non rappresentano di certo la totalità dei concorrenti.
Le informazioni utili al riguardo vengono elargite dal Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Ivi, nell’articolo n. 4, comma n. 4, si parla di ammessi in soprannumero.
In tale compagine rientrano coloro che nelle precedenti edizioni del Tirocinio Formativo Attivo:
- abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
- siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
- siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.
Le prove preselettive
I detentori dei titoli adeguati possono affrontare le prove preliminari di Unite TFA Sostegno. Le stesse, infatti, servono per selezionare i migliori candidati che potranno poi seguire l’anno formativo del TFA.
Tali test, in ogni caso, sono snocciolati nella normativa emanata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Infatti, il Decreto Ministeriale 30 settembre 2011, articolo n. 6, si sofferma sull’accesso ai corsi.
Le verifiche propedeutiche condividono gli argomenti trattati, anche se in maniera differente. I concorrenti, invero, devono dimostrare di saper argomentare, ma anche di conoscere la lingua italiana in maniera corretta.
Inoltre, in questa fase selettiva i vari partecipanti devono anche documentare molteplici conoscenze. Esse si distinguono tra:
- le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
- le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- le competenze su creatività e pensiero divergente;
- le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Tutto ciò, gli aspiranti docenti di sostegno devono palesarlo in una prova preliminare, una scritta e una orale.
Come iscriversi a Unite TFA Sostegno
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha ancora emanato il decreto utile per il TFA Sostegno 2023. Ciò implica che gli atenei non possano ancora mettere in pratica le procedure di selezione del caso.
Ciononostante, gli aspiranti partecipanti all’VIII ciclo possono osservare il bando dello scorso anno dell’Università degli Studi di Teramo. In questo modo possono avere delle informazioni utili in grado di indirizzarli nella maniera corretta verso il percorso a cui ambiscono.
Per esempio, per l’anno scolastico 2021/2022 sono stati messi a disposizione un numero preciso di posti. Per la precisione essi erano distribuiti in tale maniera:
- 20 posti scuola dell’infanzia;
- 60 posti scuola primaria;
- 70 scuola secondaria di I grado;
- 70 scuola secondaria di II grado.
La partecipazione alle prove di accesso, inoltre, è stata subordinata al versamento del contributo obbligatorio di € 150. La tassa di iscrizione al corso, invece, è stata fissata in € 2.700 oltre il bollo. Informazioni che possono aiutare i candidati a muoversi in un imminente futuro.
Come prepararsi per il TFA Sostegno 2023
Non resta da comprendere come studiare per poter superare con successo le fasi selettive di Unite TFA Sostegno. Infatti, senza la vittoria nelle prove elencate in precedenza i candidati non possono seguire il corso abilitante snocciolato finora.
Cosa fare, dunque? Gli aspiranti docenti di sostegno possono rivolgersi a enti riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione. In tal modo possono seguire un corso di preparazione TFA Sostegno.
Quest’ultimo ha una serie di strumenti al proprio interno volti a incrementare le conoscenze degli utenti. Un modo idoneo per poter raggiungere un traguardo così importante.
In ogni caso, tra gli elementi presenti in tale formazione vanno annoverati i seguenti:
- Videocorso di Preparazione TFA Sostegno;
- Piattaforma Esercitazione Online;
- Videocorso Logica e Comprensione del Testo;
- Videocorso sulla Normativa Scolastica;
- Videocorso sul Metodo di Studio.