L’VIII ciclo del TFA è atteso da tutti coloro che aspirano a diventare docenti di sostegno nella scuola italiana. Per l’avvio di questo percorso formativo, però, si necessita del bando emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Tale documento serve per permettere agli atenei italiani di iniziare le operazioni del caso. Infatti, il TFA Sostegno è una specializzazione universitaria a numero chiuso. Ciò implica che i candidati debbano superare una fase iniziale fatta di titoli ed esami.
Dopodiché, potranno intraprendere l’anno formativo fatto di molteplici attività che li porterà al test finale per l’abilitazione nel campo. Ecco perché gli aspiranti docenti di sostegno devono avere tutte le nozioni indispensabili sull’VIII ciclo TFA.
SOMMARIO
ToggleQuando uscirà il bando dell’VIII ciclo TFA
Visti i ritardi rispetto a quanto avvenuto lo scorso anno, i papabili candidati al Tirocinio Formativo Attivo sono attanagliati da un dubbio. Infatti, si chiedono con una certa apprensione quando uscirà il bando dell’VIII ciclo TFA.
Senza di esso, come si è visto, le università sono impossibilitate ad attivare le fasi selettive e i corsi del TFA Sostegno. Quindi, quando verrà il bando per l’VIII ciclo TFA?
Dato il rallentamento rispetto all’edizione precedente, è improbabile che le prove preselettive possano essere svolte nel mese di giugno 2023. Molte persone credono che la fase selettiva si terrà, invece, nel mese di settembre.
L’obiettivo di questa iniziativa è implementare l’approccio didattico inclusivo. Infatti, la Costituzione garantisce il diritto allo studio per ogni studente.
Di conseguenza, il Ministero dell’Istruzione e del Merito è tenuto ad attuare il Tirocinio Formativo Attivo.
Accesso diretto
Dunque, per accedere all’VIII ciclo TFA i candidati devono avere i giusti requisiti di accesso. Questi ultimi, come sempre, sono delineati dalle decisioni del MIM.
Eppure, c’è una piccola percentuale di partecipanti che può usufruire dell’accesso diretto. Si tratta di una fase selettiva che durerà fino al 31 dicembre 2024. A parlarne è il Decreto-Legge n. 36 del 30 aprile 2022.
Qui si afferma che possono non affrontare le prove preselettive quanti abbiano svolto 3 anni di servizio sul sostegno. Tali annualità possono anche non essere consecutive, ma devono essere state realizzate negli ultimi 5 anni.
TFA Sostegno per gli ITP
Ci sono altre categorie particolari che potrebbero ambire alla partecipazione all’VIII ciclo TFA. Si tratta degli ITP. Per intraprendere la carriera di insegnante tecnico-pratico, è necessario accedere a una specifica classe di concorso.
Tali professionisti lavorano principalmente nelle scuole secondarie di II grado. Essi operano nei laboratori scolastici sia in solitaria che affiancati ai docenti curriculari.
Pertanto, coloro che desiderano diventare insegnanti tecnico-pratici possono ambire al TFA Sostegno 2023. È importante sottolineare che, essendo il Tirocinio Formativo Attivo a numero chiuso, è indispensabile possedere i requisiti necessari.
Questi stessi requisiti sono richiesti per superare le prove preselettive che selezionano i candidati per l’anno di formazione abilitante. Gli ITP possono partecipare alla fase selettiva con il solo diploma.
Tuttavia, è importante notare che il suddetto titolo non sarà valido a tempo indeterminato. Infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito lo renderà valido fino a dicembre 2024. Dopo tali date, le regole cambieranno. Dopo dovranno possedere:
- la laurea di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato;
- i 24 CFU/60 CFU acquisiti in forma curriculare aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Le prove preselettive
Quindi, i detentori dei requisiti di accesso, hanno l’opportunità di aderire alle prove preliminari. Le stesse devono essere superate per consentire ai concorrenti di prendere parte all’anno formativo dell’VIII ciclo TFA.
Esse si articolano in:
- una prova preselettiva;
- una o più prove scritte;
- una prova orale.
Queste ultime, inoltre, si concentrano su dei precisi argomenti, ovvero:
- le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
- le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- le competenze su creatività e pensiero divergente;
- le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
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