Carta del Docente: iniziativa scaduta?

Rosalia Cimino

7 Ottobre 2024

Docente felice con la sua Carta in mano

Carta del Docente: iniziativa scaduta?

La Carta del Docente, iniziativa avviata nel 2015 per fornire un bonus annuale di 500 euro agli insegnanti per spese legate alla formazione, è in fase di stallo per l’a.a. 2024/2025. Il ritardo nell’attivazione della piattaforma e le voci di riduzione del bonus hanno generato un lecito dubbio fra i docenti: l’iniziativa è scaduta? Lo scopriamo.

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Perché la Carta del Docente non arriva?

Attualmente, la piattaforma che gestisce la Carta del Docente non è ancora operativa per il nuovo anno scolastico. Coloro che tentano di accedervi trovano un messaggio che segnala la conclusione dell’iniziativa relativa all’anno precedente, senza alcuna data precisa per la nuova attivazione. 

Si era previsto un aggiornamento del portale tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2024, ma finora nessuna nuova e le ragioni di questo ritardo non sono state ufficialmente chiarite dal MIM. 

L’ipotesi più accreditata per questo dilungamento eccessivo dei tempi è legata alla necessità di definire i fondi per il nuovo anno e alla possibilità di una riduzione dell’importo del bonus. 

Questa situazione sta causando non poche difficoltà, soprattutto perché l’inizio dell’anno scolastico richiede la pianificazione delle attività formative obbligatorie, per le quali molti insegnanti contano proprio sulla Carta del Docente.

Il bonus è stato ridotto? L’iniziativa è scaduta?

Oltre al ritardo nell’attivazione, vi è un’ulteriore questione che preoccupa gli insegnanti: il possibile taglio del bonus. Mentre finora la Carta del Docente ha previsto un importo annuale di 500 euro, per il 2024/2025 si prospetta una riduzione a circa 425 euro. 

Questa riduzione è stata introdotta in una norma del 2022 e potrebbe diventare effettiva a partire da quest’anno. La decurtazione dei fondi è stata giustificata dalla necessità di destinare parte delle risorse ad altri interventi nell’ambito dell’istruzione.

Per ora, non ci sono conferme ufficiali riguardo all’entità della riduzione, ma molti sindacati e fonti scolastiche hanno sollevato il problema, temendo che questo taglio possa ridurre ulteriormente le risorse disponibili per la formazione degli insegnanti. 

Oltre a ciò, si attendono conferme anche su eventuali modifiche riguardanti le spese ammissibili tramite il bonus. Tra le novità discusse, vi sarebbe l’inclusione di strumenti musicali tra i beni acquistabili​.

Tutte quelle sopra elencate restano, comunque, delle ipotesi: per avere delle certezze bisogna attendere comunicazioni ufficiali da parte del Ministero e l’attivazione/aggiornamento della piattaforma.