Parità di Genere nell’HORECA: il Modello Controcorrente dell’École Hôtelière

La Scuola Oggi

10 Luglio 2025

Parità di Genere nell'HORECA: un cuoco nellla cucina di un ristorante mentre una donna spazza a terra

Parità di Genere nell’HORECA: il Modello Controcorrente dell’École Hôtelière

Parità di genere HORECA: nel settore HORECA Hotellerie, Restaurant e Catering le donne costituiscono oltre il 60% della forza lavoro, ma la loro presenza si concentra ancora in ruoli prevalentemente esecutivi, lasciando le posizioni di vertice a una netta minoranza. Questo paradosso, emblematico di un divario di genere ancora profondo, viene oggi sfidato da un modello formativo controcorrente: quello dell’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste, un’istituzione che ha posto la parità di genere al centro del suo percorso educativo. Un approccio che, come si legge in un comunicato stampa, punta a cambiare il volto di un intero settore partendo dalla formazione.

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Il Gender Gap Report 2025: Lenta Avanzata e Divari Persistenti

Il recente Global Gender Gap Report 2025 del World Economic Forum, basato su dati di 148 economie, rivela un quadro di lenti progressi. 

Il divario di genere globale si è ridotto di appena 0.3 punti percentuali, attestandosi al 68,8%. 

Di questo passo, si stima che saranno necessari ancora 123 anni per raggiungere la piena parità a livello mondiale. 

L’Italia mostra un timido miglioramento, passando dall’87° all’85° posto

Tuttavia, il divario nella leadership resta un punto critico: solo il 28,8% delle posizioni di vertice nel nostro Paese è ricoperto da donne, a conferma che la strada verso una parità sostanziale è ancora lunga e complessa.

Parità di Genere nell'HORECA: alcuni alunni della scuola in cucina

L’École Hôtelière: un Modello Formativo Basato su Inclusione e Cura

In questo scenario, l’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste emerge come un modello esemplare nell’ambito della parità di genere HORECA. 

La visione della scuola è chiara e va oltre la semplice preparazione tecnica: l’obiettivo non è formare solo bravi chef o ottimi camerieri, ma educare “cittadini e cittadine consapevoli, futuri manager e imprenditrici”. 

Il principio guida è che l’ospitalità si insegna partendo dalle persone, coniugando competenza e cura, precisione e inclusione attraverso un approccio che mira a formare una nuova generazione di professionisti capaci di affrontare dall’interno le sfide contemporanee di un settore in continua evoluzione.

Azioni Concrete per la Parità di genere HORECA: dalle Tampon Box all’Empowerment

L’impegno dell’istituto di Châtillon si traduce in azioni concrete, che dimostrano come la parità di genere HORECA possa essere integrata nella vita scolastica quotidiana. 

Un esempio significativo è l’introduzione delle “tampon box” gratuite: contenitori con prodotti per la salute mestruale accessibili in più punti della scuola, a disposizione di tutte le studentesse. 

Un gesto semplice ma di enorme valore simbolico, che si affianca a una formazione orientata all’empowerment. 

Il percorso educativo, infatti, non si limita alla tecnica, ma allarga lo sguardo a temi come la sostenibilità, il turismo responsabile, l’inclusione e l’imprenditoria femminile, anche attraverso eventi dedicati come “Empowerment femminile e cultura della parità”. 

Si tratta, a ben vedere, di iniziative che riaffermano l’idea di una scuola come luogo di crescita professionale, oltre che personale e civica.

Parità di Genere nell'HORECA: alcuni alunni della scuola in sala

Parità di Genere HORECA: Comunicato stampa

“Il Global Gender Gap Report 2025 del World Economic Forum, giunto alla sua 19° edizione e basato su dati provenienti da 148 economie, rivela un piccolo progresso: il divario di genere globale si attesta al 68,8%, registrando un miglioramento di 0.3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un dato che fa riflettere: a questo ritmo, si stima che ci vorranno ancora 123 anni per raggiungere la parità di genere a livello globale. La situazione italiana mostra un piccolo miglioramento, il nostro paese passa dall’87° posto del 2024 all’85° di quest’anno. Il divario nella leadership resta ancora evidente: solo il 28,8% delle posizioni di vertice è ricoperto da donne. La strada verso la piena parità è quindi ancora lunga e tortuosa.

Un settore emblema di questa situazione è l’HORECA, dove le donne rappresentano oltre il 60% della forza lavoro, ma la loro presenza si concentra ancora prevalentemente in ruoli esecutivi.

In questo contesto, emerge un’istituzione che sta dimostrando che il cambiamento è possibile: l’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste. Questa scuola ha scelto di andare controcorrente, ponendo la parità di genere al centro del suo percorso educativo nell’ospitalità.

La visione dell’École Hôtelière è chiara: non basta preparare bravi chef o ottimi camerieri, bisogna educare cittadini e cittadine consapevoli, futuri manager e imprenditrici, persone capaci di coniugare competenza e cura, precisione e inclusione. L’ospitalità si insegna partendo dalle persone. Anche così si cambia il volto di un intero settore.

L’impegno dell’École Hôtelière de la Vallée d’Aosta nella promozione della parità di genere la rende un modello esemplare nel panorama formativo. A riprova di questo, l’introduzione delle tampon box gratuite: contenitori accessibili in più punti della scuola con prodotti per la salute mestruale messi a disposizione di tutte le studentesse. Un gesto semplice, ma dal valore enorme. Accanto a questi segnali concreti, c’è anche una formazione sempre più orientata all’empowerment, che non si limita alla tecnica, ma allarga lo sguardo alle sfide contemporanee: sostenibilità, turismo responsabile, inclusione, imprenditoria femminile. Tra le iniziative proposte dall’École Hôtelière, infatti, non c’è solo la tampon box, ma anche l’evento “Empowerment femminile e cultura della parità“.

Con azioni come l’introduzione delle tampon box gratuite e di una formazione attenta alla gender equality, l’istituto di Châtillon torna a un modo, che oggi appare come “nuovo”, di pensare la scuola come luogo di crescita non solo professionale ma anche personale.”