PNRR e Scuola 4.0: è crisi nelle scuole italiane, in quanto la mancata erogazione dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha determinato un forte malcontento tra il personale scolastico. A riguardo, saranno ben 3 gli scioperi previsti nel mese di novembre.
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SOMMARIO
ToggleCriticità finanziarie nelle istituzioni scolastiche
L’Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche – Anquap – ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione finanziaria di molte scuole italiane.
Secondo l’associazione, numerosi istituti si trovano in difficoltà a causa dei ritardi nell’erogazione dei fondi previsti dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – in particolare per quanto riguarda la Misura Scuola 4.0.
Le principali criticità evidenziate dai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) includono un’erogazione disomogenea dei fondi e l’impossibilità di rispettare i tempi di pagamento previsti dalla legge.
Alcune scuole hanno ricevuto finanziamenti aggiuntivi senza aver presentato la rendicontazione intermedia, mentre altre subiscono continui ritardi a causa di verifiche complesse e richieste burocratiche onerose.
La situazione è ulteriormente complicata dall’obbligo di rispettare i tempi di pagamento di 30 giorni, come ribadito dalla circolare della Ragioneria Generale dello Stato. La mancanza di liquidità espone le scuole al rischio di procedimenti legali da parte dei fornitori, con potenziali costi aggiuntivi.
Sciopero nazionale dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA)
In risposta alle difficoltà del settore, l’Anquap ha proclamato uno sciopero nazionale dei DSGA. L’azione di protesta, che fa seguito a infruttuosi tentativi di conciliazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, si articolerà in tre fasi:
- Sciopero per l’intera giornata l’8 novembre 2024.
- Sciopero per l’intera giornata l’11 novembre 2024.
- Sospensione delle prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo dal 12 al 30 novembre 2024.
L’associazione sottolinea che: “durante questo periodo, non si fa ciò che non compete”, evidenziando la volontà di attenersi strettamente alle mansioni previste dal contratto di lavoro.