Formazione sostegno

Formazione sostegno

La formazione nel sostegno rappresenta un pilastro fondamentale per la promozione del benessere sociale. In un mondo in continua evoluzione, dove le sfide sociali e individuali sono sempre più complesse, investire in essa è essenziale.

In tal modo si può garantire un futuro migliore per tutti. Essa è imprescindibile per un adeguato sostegno agli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES). Lo scopo è quello di promuovere il loro successo scolastico.

Attraverso un’apposita preparazione, i docenti di sostegno acquisiscono le competenze necessarie per farlo. Le stesse servono per riconoscere le diverse esigenze BES e per adattare le strategie di insegnamento di conseguenza.

Tale formazione comprende la comprensione delle varie disabilità e delle metodologie didattiche inclusive. Inoltre, si approfondisce la conoscenza delle risorse e degli strumenti disponibili.

Cos’è la formazione sostegno?

La formazione sostegno è essenziale per promuovere l’inclusione educativa. Tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità o disabilità, hanno il diritto all’istruzione.

Senza il supporto adeguato, gli alunni con BES potrebbero essere esclusi o svantaggiati nell’ambiente scolastico tradizionale. Il sostegno alla formazione offre un meccanismo per sviluppare le capacità di ognuno di essi.

Inoltre, la formazione sostegno promuove la diversità e l’uguaglianza all’interno delle scuole. Ciò prepara i discenti a vivere in una società inclusiva.

Gli studenti che hanno l’opportunità di interagire con i loro coetanei con disabilità imparano a rispettare le differenze e a sviluppare empatia. Tali abilità che saranno preziose nella loro vita adulta.

Come si ottiene la specializzazione per il sostegno?

Il Ministero dell’Istruzione ha introdotto un percorso di specializzazione per la formazione sostegno. Esso è noto come TFA Sostegno, il cui obiettivo primario è la formazione adeguata degli insegnanti specializzati nel campo preso in esame.

Il TFA, che si estende per un periodo di 8 mesi, rappresenta una pietra miliare per coloro che aspirano diventare docenti di sostegno. Tuttavia, è importante sottolineare che non è aperto a tutti indiscriminatamente.

La prima tappa per chi desidera imboccare il percorso del TFA Sostegno è quella di verificare di possedere i requisiti necessari

Una volta accertato di soddisfare tali requisiti, si può procedere alle prove preliminari: una preselettiva, una scritta e una orale.

Queste verifiche costituiscono il passo iniziale per accedere al percorso formativo vero e proprio. Infatti, una volta superate con successo le stesse, i candidati avranno l’opportunità di partecipare al corso di formazione del TFA Sostegno.

Alla conclusione dell’anno scolastico, i partecipanti dovranno affrontare e superare con successo un test finale. Dopo questa ultima fase, otterranno l’abilitazione al sostegno.

Si tratta di un requisito fondamentale per poter svolgere in modo continuativo questa specifica mansione. Infatti, è un criterio indispensabile per poter aderire al concorso per l’ottenimento della cattedra a tempo indeterminato.

Chi può diventare insegnante di sostegno?

Bisogna comprendere anche i diversi metodi di accesso a questo programma chiave per la formazione sostegno. Va sottolineato che il Tirocinio Formativo Attivo rappresenta un percorso altamente competitivo.

L’accesso a questo programma richiede il soddisfacimento di specifici prerequisiti in termini di titoli di studio. Gli stessi variano a seconda del livello e del grado di istruzione della scuola di provenienza.

Nel caso della specializzazione nell’ambito della scuola dell’infanzia e primaria è necessario dimostrare uno dei seguenti requisiti:

  • l’abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
  • il diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.

Per la scuola secondaria di I e II grado, invece, i candidati devono avere di uno tra i seguenti titoli:

  • l’abilitazione su una specifica classe di concorso o analoghi titoli esteri riconosciuti in Italia;
  • la laurea magistrale o la laurea magistrale a ciclo unico, con accesso ad almeno una specifica classe di concorso, unita ai 24 CFU per l’insegnamento.

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