Tra le varie misure previste dal Decreto Legge n. 131 del 16 settembre 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e recante disposizioni urgenti per risolvere procedure di infrazione e pre-infrazione a carico dell’Italia, spicca l’indennizzo per i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione, compreso il personale scolastico, vittime di abuso nell’utilizzo di contratti a termine.
D’altro canto, la Commissione Europea aveva avviato nel 2019 una procedura di infrazione contro l’Italia, sostenendo che la normativa vigente non contrastava efficacemente l’abuso di contratti a termine.
Indennizzo per abusi contrattuali: chi ne ha diritto?
Il Decreto n. 131/2024, noto anche come “Decreto Salva Infrazioni”, stabilisce che i lavoratori della Pubblica Amministrazione che hanno subito un uso scorretto dei contratti a termine, tra cui docenti e personale ATA che hanno prestato servizio per più di 36 mesi su posti vacanti e disponibili, possono ricevere un indennizzo compreso tra 4 e 24 mesi.
Il Decreto apporta modifiche all’articolo 36 del decreto legislativo n. 165/2001, disciplinando la responsabilità risarcitoria per l’abuso di contratti a tempo determinato.
In particolare, viene stabilito che il giudice, in caso di abuso accertato, può fissare un’indennità variabile tra 4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione percepita, tenendo conto della gravità della violazione e della durata complessiva del rapporto lavorativo.