Scuola per Tutti: 45 Milioni di euro per l’Istruzione in Carcere e Ospedale, via ai Progetti Personalizzati

Rosalia Cimino

6 Agosto 2025

Studenti fragili

Scuola per Tutti: 45 Milioni di euro per l’Istruzione in Carcere e Ospedale, via ai Progetti Personalizzati

Quiz GPS

Con l’obiettivo di “non lasciare indietro nessuno” e garantire il pieno diritto allo studio agli studenti che si trovano in difficoltà e/o fragilità, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato due decreti che destinano 45 milioni di euro all’istruzione per studenti che si trovano in situazioni di fragilità o restrizione

I fondi saranno utilizzati, infatti, per potenziare i percorsi scolastici rivolti a ragazzi detenuti o ricoverati in ospedale, e a chi, per gravi motivi di salute, riceve l’istruzione a domicilio.

L’intervento rientra in una visione della scuola come strumento di equità e inclusione, capace di adattarsi a ogni contesto e persona. “Garantire il diritto allo studio significa non lasciare indietro nessuno”, ha dichiarato Valditara, sottolineando l’urgenza di ambienti di apprendimento innovativi e di percorsi su misura per questi studenti.

Guarda il video

Come saranno utilizzati i fondi: tra innovazione e personalizzazione

I 45 milioni di euro per favorire l’istruzione di studenti in difficoltà sono così ripartiti:

  • 25 milioni per l’istruzione in carcere.
  • 20 milioni per l’istruzione ospedaliera e domiciliare.

Le risorse provengono da due programmi europei, ovvero Programma Nazionale Scuola e Competenze 2021–2027 e PON “Per la Scuola” 2014–2020 (complementare).

L’obiettivo è quello di creare nuovi ambienti di apprendimento avanzati e sviluppare progetti didattici personalizzati, sfruttando tecnologie, metodologie innovative e flessibilità nella gestione del percorso formativo.

A breve sarà pubblicato un avviso pubblico con cui il Ministero raccoglierà le proposte progettuali delle scuole, che potranno accedere ai fondi per realizzare percorsi specifici in collaborazione con enti territoriali, sanitari o penitenziari.

L’importanza strategica dell’iniziativa

Questo investimento rappresenta una svolta culturale: riconosce che educazione e formazione non si fermano davanti alle barriere fisiche o sociali. La scuola entra così negli ospedali, nelle case e nelle carceri con un messaggio forte: il sapere è un diritto universale.

Attraverso questo piano, il Ministero mira a ridurre la dispersione scolastica in contesti critici e a garantire pari opportunità di apprendimento. È una misura che abbraccia non solo il presente di questi giovani, ma investe concretamente nel loro futuro.