La mancata proroga del termine per l’inserimento negli elenchi aggiuntivi delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) preoccupa i docenti che hanno superato, ma non vinto, il Concorso PNRR1. In assenza di un intervento legislativo o amministrativo urgente, questi insegnanti rischiano di rimanere esclusi dalla prima fascia, il che comprometterebbe anche l’accesso a eventuali incarichi di supplenza e prospettive di stabilizzazione.
La distinzione tra vincitori e idonei del Concorso PNRR1
Secondo il quadro normativo attuale, il superamento del concorso a cattedra non equivale automaticamente all’inclusione in graduatoria. Il Decreto Ministeriale n. 205 del 26 ottobre 2023, che disciplina i percorsi abilitanti previsti dal PNRR, distingue chiaramente tra:
- vincitori: candidati che hanno superato la selezione con punteggio sufficiente e rientrano nel numero di posti banditi;
- idonei: candidati che hanno conseguito il punteggio minimo ma non rientrano nelle posizioni utili per l’assunzione.
Solo i vincitori possono accedere direttamente al ruolo, previa conclusione del percorso formativo ridotto (30 o 36 CFU), entro i termini amministrativi previsti.
Percorsi abilitanti e requisiti per l’accesso alla prima fascia GPS
I docenti non rientrati tra i vincitori devono completare un percorso abilitante standard da 60 CFU, come previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017, modificato dalla Legge n. 79/2022. L’inserimento negli elenchi aggiuntivi della prima fascia GPS richiede infatti l’acquisizione dell’abilitazione entro il 30 giugno 2024.
Obblighi da rispettare per validare l’accesso sono:
- conclusione del percorso da 60 CFU entro il 30 giugno;
- possesso della relativa certificazione universitaria entro la stessa data;
- iscrizione tramite la piattaforma POLIS ministeriale secondo procedure definite nell’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024.
La posizione del Ministero dell’Istruzione e del Merito
In risposta alle segnalazioni da parte dei docenti precari, il Ministero ha ribadito attraverso una nota a firma della Capo Dipartimento Carmela Palumbo che:
- il termine del 30 giugno è perentorio per l’inserimento negli elenchi aggiuntivi della prima fascia GPS;
- non è prevista alcuna deroga per i candidati che seguono percorsi da 30 o 36 CFU, poiché questi sono destinati unicamente ai vincitori del concorso;
- I crediti acquisiti successivamente a tale termine non possono essere considerati validi per l’aggiornamento GPS nell’anno scolastico successivo.
La scadenza è collegata alla necessità di garantire tempestivamente le immissioni in ruolo e le supplenze annuali, secondo il calendario scolastico ordinario.
Competenze del MUR e Università: responsabilità nella programmazione
Il ritardo nell’erogazione degli esami da parte di alcuni atenei, come segnalato da docenti iscritti al corso abilitante presso l’università “Carlo Bo” di Urbino, crea un disallineamento tra la tempistica accademica e quella amministrativa scolastica.
Nello specifico, sono state riscontrate le seguenti criticità:
- sessioni d’esame previste oltre il 30 giugno;
- informazioni non allineate tra ministero e atenei sui requisiti effettivi per l’inserimento in GPS;
- comunicazioni difformi in fase di iscrizione ai corsi.
In questi casi, la responsabilità primaria resta in capo agli enti universitari, vincolati comunque a rispettare gli standard e le tempistiche definite da MIM e MUR per l’attuazione del PNRR.
Le prospettive di proroga: strumenti e limiti normativi
Attualmente, non è prevista alcuna proroga formale del termine fissato al 30 giugno.
Ad ogni modo, ulteriori deroghe richiederebbero:
- l’emissione di un nuovo decreto ministeriale di modifica della scadenza;
- l’approvazione in concerto con il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR);
- un’adeguata motivazione tecnica correlata all’attuazione dei progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tuttavia, il Ministero sta valutando un’estensione al 18 luglio solo per i vincitori del concorso, ai fini del completamento dei 30-36 CFU necessari per il ruolo dal 1° settembre 2024.
Impatti operativi sulle istituzioni scolastiche
Per i dirigenti scolastici e gli uffici scolastici provinciali, la non estensione del termine determina implicazioni operative importanti:
- riduzione del numero di candidati abilitati disponibili per le nomine annuali;
- potenziali ricalcoli delle graduatorie e necessità di controlli documentali più stringenti;
- maggiore pressione sulle richieste di messa a disposizione (MAD) per coprire i posti vacanti.
Si rende, pertanto, necessario un coordinamento più efficiente tra MIM, MUR e atenei per evitare disallineamenti futuri e garantire percorsi coerenti per tutti i candidati coinvolti nell’attuazione delle riforme PNRR.
Conclusioni
Le attuali disposizioni non consentono deroghe al termine del 30 giugno per l’accesso alla prima fascia GPS.
I percorsi abilitanti da 60 CFU restano requisito imprescindibile per i docenti non vincitori del concorso che intendono inserirsi nella graduatoria.
Restano, quindi, fondamentali le seguenti raccomandazioni operative:
- le istituzioni scolastiche e gli Uffici Scolastici devono vigilare sulla corretta certificazione dei percorsi formativi da parte delle università;
- i docenti interessati devono monitorare costantemente le comunicazioni ufficiali del MIM;
- gli atenei devono operare in stretto allineamento con le scadenze amministrative scolastiche.