È in esame presso la Commissione Cultura della Camera una proposta di legge che potrebbe modificare la figura del docente di sostegno. L’iniziativa legislativa mira a sostituire la qualifica attuale con quella di docente per l’inclusione, con l’obiettivo di valorizzare una professionalità basilare per l’intero sistema scolastico. Un simile cambiamento non rappresenta una semplice modifica formale, ma intende promuovere una nuova percezione del ruolo di questi insegnanti, in linea con i principi dell’inclusività.
La Proposta di Legge: Un Nuovo Orizzonte per il Sostegno Scolastico
L’iniziativa, presentata dalla Lega (a nome dei deputati Miele, Molinari, Andreuzza, Cecchetti, Giagoni e Loizzo), nasce dalla necessità di riconoscere il compito dei docenti specializzati, che non si limitano ad affiancare gli alunni con disabilità, ma promuovono strategie didattiche inclusive per l’intera classe.
Una simile prospettiva mira a superare la percezione limitativa legata al termine “sostegno”, per sottolineare la missione pedagogica e formativa di questi professionisti.
La proposta si allinea ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e alle linee guida nazionali, in modo da rafforzare una visione della scuola come comunità accogliente e integrata, dove ogni studente possa trovare pari opportunità di crescita e apprendimento.
L’obiettivo è trasformare il concetto di sostegno in un approccio sistemico all’inclusione.
Dal Sostegno all’Inclusione: Le Ragioni di un Cambiamento Decisivo
Il passaggio dalla denominazione “docente di sostegno” a “docente per l’inclusione” risponde a un’esigenza di profonda coerenza pedagogica.
L’uso attuale del termine “sostegno” può, infatti, suggerire una visione riduttiva, quasi come se la risorsa fosse dedicata unicamente all’alunno con disabilità, separandolo dal resto del contesto classe.
La nuova qualifica, al contrario, vuole mettere in luce il valore formativo di una figura che opera in stretta sinergia con i docenti curricolari.
Il fine ultimo è la promozione di strategie didattiche che favoriscano l’integrazione di tutti gli studenti. Avere un docente per l’inclusione significa riconoscere formalmente il suo contributo come promotore di equità all’interno del sistema educativo.
Cosa Prevede il Testo: Modifiche Normative e Modalità Attuative
La proposta di legge si articola in punti chiari e mira a una transizione ordinata.
Il testo stabilisce che, a partire dall’entrata in vigore della norma, ogni riferimento normativo e documentale al “docente di sostegno” venga sostituito con la nuova dicitura.
L’articolo 1 della proposta delinea i seguenti passaggi:
- sostituzione ufficiale della qualifica di “docente di sostegno” con quella di “docente per l’inclusione” nel sistema nazionale di istruzione;
- automatico adeguamento di tutti i riferimenti normativi vigenti, che si intenderanno riferiti alla nuova figura professionale;
- emanazione, entro sessanta giorni, di un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito per definire le modalità attuative concrete e l’aggiornamento della terminologia nei documenti ufficiali.
Tale provvedimento garantisce un’applicazione uniforme delle nuove disposizioni su tutto il territorio nazionale.
Implicazioni Economiche: Una Riforma a Costo Zero
Un elemento fondamentale della proposta di legge è la sua sostenibilità finanziaria.
L’articolo 2 del testo contiene una specifica clausola di invarianza finanziaria, che assicura che l’introduzione della nuova qualifica non comporterà nuovi o maggiori oneri per le casse dello Stato.
L’attuazione delle disposizioni avverrà, infatti, nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili a legislazione vigente.
Il provvedimento non intende, quindi, operare una riforma strutturale, ma promuovere un cambiamento di natura culturale e lessicale.
Si tratta di una scelta che punta a ottenere un’ampia condivisione politica e a rafforzare i principi di inclusione e partecipazione su cui si fonda il nostro sistema educativo, senza gravare sul bilancio pubblico.
Testo integrale Proposta di Legge
“La presente proposta di legge si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione della figura del docente incaricato di garantire il diritto allo studio e l’inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Il cambiamento della qualifica di questi docenti non è un semplice atto formale, ma risponde alla necessità di riconoscere il loro ruolo di promotori di un’inclusione scolastica a 360 gradi, in coerenza con i princìpi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, ratificata ai sensi della legge 3 marzo 2009, n. 18, e con le linee guida nazionali sull’inclusione scolastica.
L’uso del termine «sostegno» potrebbe indurre una percezione limitativa del ruolo di questi docenti, facendoli apparire come risorse dedicate esclusivamente agli alunni con disabilità, mentre in realtà essi svolgono un compito più ampio, volto a favorire l’integrazione di tutti gli studenti e a supportare l’intero contesto di classe.
La nuova qualifica di «docente per l’inclusione» vuole sottolineare il valore pedagogico e formativo di questa figura, che opera in sinergia con i docenti curricolari per promuovere strategie didattiche inclusive.
L’introduzione della qualifica di «docente per l’inclusione» rappresenta un passo significativo verso una scuola sempre più attenta ai princìpi di equità e pari opportunità.
Tale riconoscimento lessicale intende promuovere una cultura dell’inclusione scolastica più ampia e condivisa, valorizzando il contributo di questi professionisti nel garantire un’istruzione realmente accessibile a tutti.
L’articolo 1 stabilisce che a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge, le parole: «docente di sostegno», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «docente per l’inclusione».
È demandato, inoltre, ad un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito l’attuazione concreta di tali disposizioni, anche in riferimento all’utilizzo della nuova terminologia nei documenti ufficiali. L’articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria.
Si auspica, dunque, un’ampia condivisione del provvedimento da parte di tutte le forze politiche e del mondo della scuola, affinché si possa dare piena attuazione ai princìpi di inclusione e partecipazione su cui si fonda il nostro sistema educativo.
Art. 1. (Introduzione della qualifica di «docente per l’inclusione»)
1. La qualifica di « docente di sostegno » nell’ambito del sistema nazionale di istruzione è sostituita dalla qualifica di «docente per l’inclusione».
2. I riferimenti al docente di sostegno contenuti nell’ordinamento vigente si intendono effettuati al docente per l’inclusione.
3. Con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono adottate le disposizioni necessarie per l’attuazione del presente articolo.
Art. 2. (Clausola di invarianza finanziaria)
1. All’attuazione delle disposizioni di cui alla presente legge si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.”