Assegnazioni provvisorie docenti 2025/26: scadenze, istruzioni e pubblicazione degli esiti

Rosalia Cimino

28 Luglio 2025

Docenti che parlano tra di loro

Assegnazioni provvisorie docenti 2025/26: scadenze, istruzioni e pubblicazione degli esiti

Quiz GPS

Con la chiusura delle domande di assegnazioni provvisorie e utilizzazioni al 25 luglio 2025, entra nel vivo la fase operativa per l’anno scolastico 2025/2026. Dal 28 luglio, infatti, gli Uffici Scolastici Territoriali iniziano ufficialmente la valutazione delle istanze pervenute tramite il portale ministeriale SIDI, accessibile solo agli utenti abilitati.

Questa fase è fondamentale per organizzare la mobilità del personale docente nelle scuole italiane, soprattutto in vista delle successive nomine a tempo determinato.

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Abilitazione e pubblicazione esiti: ecco le date da non dimenticare

I docenti assunti a tempo determinato nell’a.s. 2024/25 da concorso PNRR1, che hanno presentato domanda in deroga pur non essendo ancora abilitati, dovranno comunicare l’avvenuto conseguimento dell’abilitazione entro l’11 agosto 2025. La mancata comunicazione comporta la decadenza della riserva.

Per quanto riguarda gli esiti delle domande, il Ministero dell’Istruzione ha fissato la scadenza del 22 agosto 2025 per la pubblicazione ufficiale delle assegnazioni provvisorie e delle utilizzazioni del personale docente. In parallelo, per il personale ATA il termine ultimo resta fissato al 31 agosto 2025.

Il calendario consente di rispettare le successive fasi di nomina previste, tra cui quelle indicate nel D.M. n. 32 del 26 febbraio 2025, che coinvolge anche la conferma dei docenti di sostegno.

Appuntamento il 1° settembre per la presa di servizio

Tutti i docenti che otterranno una nuova assegnazione o utilizzazione dovranno prendere servizio il 1° settembre 2025 nella nuova sede assegnata. La puntualità in questa fase è essenziale per garantire l’avvio regolare delle attività didattiche.

Che cos’è l’Assegnazione Provvisoria e perché è importante

L’assegnazione provvisoria è un provvedimento di mobilità annuale a carattere temporaneo, pensato per rispondere a esigenze familiari o personali di natura straordinaria.

Essa non modifica la titolarità del docente sulla sede di servizio, ma consente, per un solo anno scolastico, di prestare servizio in una sede scolastica diversa da quella di titolarità, anche in un’altra provincia.

Le motivazioni alla base della richiesta devono rientrare in specifiche casistiche previste dal CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, come ad esempio:

  • Ricongiungimento al coniuge, ai figli o ad altri familiari conviventi;
  • Assistenza a familiari disabili (Legge 104/92);
  • Gravi motivi di salute documentati.

Questa misura è particolarmente importante perché favorisce la conciliazione vita-lavoro per il personale scolastico, supporta il benessere psicologico e la stabilità familiare del docente e permette una gestione più umana e flessibile delle esigenze professionali.

Chi ha potuto richiedere l’assegnazione provvisoria

Hanno potuto richiedere l’assegnazione provvisoria diverse categorie di personale scolastico, purché in possesso dei requisiti previsti:

  • Docenti di ruolo di ogni ordine e grado;
  • Docenti neoassunti (ex FIT o concorso straordinario) che abbiano superato l’anno di prova;
  • Docenti su posto comune o sostegno, anche in possesso di specializzazione su altro grado;
  • Personale educativo dei convitti e degli educandati;
  • Personale ATA, per le specifiche casistiche previste;
  • Docenti beneficiari della Legge 104/92, per assistenza a familiari con disabilità;
  • Docenti con esigenze di ricongiungimento familiare documentabili.

Sono rimasti esclusi i docenti ancora sottoposti ad anno di prova e i precari non di ruolo (inseriti in GPS o con contratto a TD) che, quindi, non hanno potuto presentare domanda di assegnazione provvisoria.