Mentre agosto avanza, la scuola italiana si prepara a ripartire. E se le aule restano ancora vuote, dietro le quinte le operazioni di nomina sono in pieno fermento: migliaia di docenti stanno ricevendo incarichi, conferme o nuovi contratti per affrontare un nuovo anno scolastico.
La data da cerchiare in rosso per i docenti che rientrano a scuola è il 1° settembre 2025: è allora che molti insegnanti, tra volti nuovi e ritorni annunciati, prenderanno servizio.
Ma chi dovrà esserci davvero il primo giorno? E cosa cambia quest’anno nelle procedure di reclutamento?
Non solo ruoli: come si costruisce la mappa dei docenti
Dietro ogni cattedra c’è una fitta rete di nomine, graduatorie, rinunce e scorrimenti. Ecco le principali direttrici lungo cui si sta costruendo l’organico 2025/26:
- Posti comuni e sostegno: le nomine da GaE e graduatorie concorsuali si sono chiuse il 31 luglio, anche con gli scorrimenti per rinunce.
- GPS sostegno prima fascia: chi ha fatto domanda tra il 17 e il 30 luglio, attende l’esito tra il 1° e il 13 agosto.
- Mini call veloce: un’ultima finestra per coprire i residui, con domande dal 14 al 19 agosto e assegnazioni entro il 21.
- Entro il 31 agosto, si chiude anche il capitolo delle conferme su posto di sostegno.
Solo dopo si passerà alla fase delle supplenze, con gli incarichi al 30 giugno e al 31 agosto che verranno assegnati da GaE e GPS, come da prassi.
Quali categorie di docenti (ri)entreranno a scuola?
Non sarà solo una giornata simbolica: il 1° settembre segna l’avvio operativo per decine di migliaia di insegnanti. Tra questi ci saranno i neoimmessi in ruolo, nominati quest’estate e i docenti assunti nel 2024/25 da GM PNRR1 che hanno finalmente conseguito l’abilitazione e ora entrano stabilmente in ruolo.
Ancora, saranno presenti coloro i quali non hanno ancora l’abilitazione, perché il percorso non è stato attivato o si concluderà dopo agosto: per loro, un altro anno a tempo determinato.
Ci saranno, poi, i nuovi assunti del 2025/26 da concorsi PNRR1 e PNRR2, ma ancora privi di abilitazione e chi ha ottenuto un incarico finalizzato al ruolo da GPS sostegno, sia per quest’anno che negli anni scolastici passati e sta completando l’iter verso la stabilizzazione.
Infine, entreranno a scuola il 1° settembre, chi ha ricevuto trasferimenti, passaggi di cattedra, assegnazioni provvisorie o utilizzazioni; tutti coloro che rientrano da congedi, aspettative, fuori ruolo o mobilità temporanea e i supplenti già nominati entro fine agosto: per loro, il servizio parte subito.
Le categorie di docenti escluse
Non tutti, però, dovranno presentarsi il primo giorno. Le due eccezioni principali riguardano da un lato i docenti che mantengono la stessa sede di titolarità e hanno già lavorato lì nel 2024/25: per loro, niente presa di servizio formale, salvo convocazioni per riunioni o attività decise dalla scuola.
Dall’altro, le docenti in maternità: la nomina è valida con la sola accettazione, senza obbligo di presenza.
Un avvio complesso, ma cruciale
L’estate, per chi lavora nella scuola, non è mai davvero tempo di pausa. È il momento in cui si assegnano ruoli, si ridisegnano organici e si dà forma concreta all’anno che verrà.
Il sistema è articolato, stratificato, spesso faticoso da decifrare, ma essenziale per garantire che, dal 1° settembre, le classi abbiano un docente pronto ad accoglierle.
Quest’anno si conferma un mix di stabilizzazioni, nuovi ingressi e passaggi di ruolo che – se gestiti con efficienza – potrebbero portare un po’ di ordine nel caos cronico del precariato scolastico.
Se sei un docente in attesa di nomina o in transizione tra un incarico e l’altro, tieni d’occhio il tuo portale di riferimento (INPS, Istanze Online, o USP della tua provincia) e preparati a rispondere con prontezza: il nuovo anno è già alle porte.