Fondo di Finanziamento Ordinario Università 2025: ripartiti 9,4 miliardi agli atenei italiani

Rosalia Cimino

1 Settembre 2025

Università circondata da banconote

Fondo di Finanziamento Ordinario Università 2025: ripartiti 9,4 miliardi agli atenei italiani

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Il Fondo di Finanziamento Ordinario Università 2025 raggiunge i 9,4 miliardi di euro, una cifra mai toccata prima. Rispetto al 2024 l’aumento è di 336 milioni, che equivale a un +3% su base annua e a un impressionante +25% rispetto al 2019.

La somma complessiva sarà distribuita tra quota base, incentivi premiali, perequazioni e piani straordinari, con una parte aggiuntiva che porterà il plafond a regime. Una novità di rilievo è la clausola di protezione 2025, che garantisce a tutte le università un incremento compreso tra l’1% e il 6%. In questo modo nessun ateneo rischierà di ricevere meno rispetto all’anno precedente.

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Gli atenei con più fondi: da Roma a Torino

Le università che beneficiano dei maggiori finanziamenti sono:

  • Sapienza di Roma: 558,2 milioni (+4,6%).
  • Alma Mater di Bologna: 461,1 milioni (+2,8%).
  • Federico II di Napoli: 410,1 milioni (+1%).
  • Padova: 386,1 milioni (+5%).
  • Torino: 341,6 milioni (+2,1%).

Sul fronte percentuale, brillano il Politecnico di Torino, Verona, Pavia, Napoli Parthenope e Foggia, tutti con una crescita massima del 6%. Se si guarda al medio periodo (2019-2025), spiccano Ferrara (+61%), Politecnico di Torino (+42%) e Napoli Parthenope (+42%).

Le reazioni: tra soddisfazione e critiche

La notizia è stata accolta con favore dalla CRUI (Conferenza dei Rettori), che sottolinea come le nuove risorse, soprattutto quelle non vincolate, diano maggiore autonomia di scelta e di programmazione agli atenei.

Più critico invece il fronte studentesco: secondo il CNSU e l’ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca), buona parte dell’aumento sarebbe solo “contabile”. 

Infatti, molti fondi straordinari degli anni passati – dal reclutamento del personale ai compensi dei docenti – sono stati stabilizzati nella quota base, dando l’impressione di un incremento più ampio di quello reale.

L’aumento deriverebbe in larga parte da operazioni contabili, cioè dal consolidamento nella quota base di fondi prima classificati come straordinari:

  • 477 milioni dai piani straordinari di reclutamento;
  • 146 milioni per compensare gli scatti stipendiali dei docenti;
  • 48 milioni dal fondo di valorizzazione del personale TAB 2022.

Perché il Fondo FFO 2025 è cruciale

Il Fondo di Finanziamento Ordinario università 2025 segna un passaggio chiave per il sistema accademico italiano. Da un lato, garantisce una crescita stabile e omogenea, evitando penalizzazioni; dall’altro, mette in evidenza il dibattito aperto tra autonomia degli atenei e gestione centralizzata delle risorse.

La sfida ora sarà capire se questo incremento porterà benefici concreti in termini di qualità della didattica, ricerca e opportunità per studenti e docenti, o se resterà un semplice aggiustamento contabile.