Divieto di Fumo a Scuola: Normativa e Sanzioni per Docenti e Personale ATA

La Scuola Oggi

8 Settembre 2025

Segnale di Divieto di fumo davanti ad una scuola

Divieto di Fumo a Scuola: Normativa e Sanzioni per Docenti e Personale ATA

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Il divieto di fumo a scuola rappresenta una norma di civiltà e di tutela della salute di fondamentale importanza. Ad ogni modo, si tratta di una regola che non riguarda solo gli studenti, ma che si estende a tutto il personale, inclusi docenti, dirigenti e collaboratori ATA. La normativa vigente ha esteso il divieto di fumo a scuola a tutte le aree, interne ed esterne, ma la sua applicazione incontra ancora resistenze, a partire da chi dovrebbe dare il buon esempio.

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L’Importanza dell’Esemplarità del Personale Scolastico

Il rispetto delle regole all’interno della comunità scolastica costituisce un principio educativo imprescindibile. In tale contesto, il personale adulto, dai dirigenti scolastici ai docenti e al personale ATA, assume un ruolo di modello comportamentale per gli studenti. 

Risulta, pertanto, essenziale che siano proprio gli adulti i primi a osservare scrupolosamente le normative vigenti, come quella relativa al divieto di fumo. Purtroppo, non è raro assistere a scene in cui dirigenti, insegnanti o collaboratori scolastici fumano all’interno delle pertinenze scolastiche, talvolta in momenti di pausa e in gruppo. 

Simili comportamenti, oltre a violare una disposizione di legge, minano l’autorevolezza educativa della scuola e trasmettono un messaggio incoerente agli alunni, vanificando gli sforzi formativi legati all’educazione alla salute e alla legalità. 

L’esempio concreto è lo strumento pedagogico più efficace per promuovere una cultura del rispetto.

Divieto di Fumo a Scuola: Il Quadro Normativo di Riferimento

La legislazione italiana ha progressivamente inasprito le misure per contrastare il fumo negli ambienti scolastici, con l’obiettivo di tutelare la salute dei minori e di tutta la comunità educante. 

Un punto di svolta determinante è rappresentato dal Decreto Legge n. 104 del 12 settembre 2013, convertito con modificazioni dalla Legge n. 128 dell’8 novembre 2013. L’articolo 4 di tale decreto ha esteso il divieto di fumo a tutte le aree esterne di pertinenza degli istituti scolastici. 

Una specificazione fondamentale della norma è l’inclusione delle sigarette elettroniche nel divieto, equiparandone l’utilizzo a quello delle sigarette tradizionali. 

La legge si applica senza distinzioni a chiunque si trovi all’interno degli spazi scolastici, compresi gli uffici amministrativi, le aule docenti, le palestre e le aree di transito, al fine di garantire un ambiente completamente salubre e sicuro per tutti.

Divieto di Fumo a Scuola: dirigente scolastico e docenti fumano nel cortile della scuola sorseggiando un caffè nonostante il cartello di divieto

Le Aree Coinvolte dal Divieto: Spazi Interni ed Esterni

La normativa vigente definisce con precisione l’ambito di applicazione del divieto di fumo, che non si limita ai soli locali chiusi, ma si estende a tutte le pertinenze dell’istituto scolastico. 

Tale approccio mira a eliminare qualsiasi zona grigia, per assicurare che l’intero perimetro della scuola sia un’area libera dal fumo. 

Rientrano nel divieto:

  • locali chiusi: aule, uffici di dirigenza e segreteria, laboratori, biblioteche, corridoi e qualsiasi altro spazio al coperto.
  • aree all’aperto di pertinenza:
    • Cortili e giardini
    • Scale antincendio e uscite di emergenza
    • Portici e aree di ingresso
    • Campi da gioco e palestre all’aperto
    • Parcheggi interni all’istituto

Il divieto è totale e non ammette deroghe, nemmeno in spazi apparentemente isolati. La sua finalità è proteggere la salute dei non fumatori dall’esposizione al fumo passivo e promuovere stili di vita sani.

Sanzioni Amministrative e Responsabilità Disciplinari

La violazione del divieto di fumo negli istituti scolastici comporta conseguenze sia sul piano amministrativo che su quello disciplinare. 

Chiunque contravvenga alla normativa è soggetto a una sanzione pecuniaria che varia da € 27,50 a € 275,00

L’importo della sanzione può essere raddoppiato qualora la violazione avvenga in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di minori fino a dodici anni. 

Una responsabilità ancora maggiore ricade sui soggetti preposti al controllo e all’applicazione della legge, come i dirigenti scolastici. Se queste figure non provvedono a far rispettare le disposizioni, sono soggette a una sanzione amministrativa ben più severa, compresa tra € 200,00 e € 2.000,00

Per i dipendenti della scuola, oltre alla multa, la violazione del divieto può comportare l’avvio di un procedimento disciplinare, con sanzioni che variano in base alla gravità del comportamento e alla sua eventuale reiterazione.

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Il Ruolo e le Maggiori Responsabilità del Dirigente Scolastico

La figura del dirigente scolastico è centrale per garantire l’osservanza delle normative all’interno dell’istituto. A lui spetta il compito non solo di vigilare sul rispetto del divieto di fumo a scuola, ma anche di promuovere attivamente una cultura della legalità e del benessere. 

Quando è lo stesso dirigente a violare la legge, la situazione si aggrava notevolmente. In una simile circostanza, il dirigente non solo si espone alle sanzioni amministrative previste per chiunque fumi in aree vietate, ma incorre anche nelle sanzioni destinate a chi omette i dovuti controlli. 

L’infrazione assume, inoltre, un rilievo disciplinare di particolare gravità, poiché commessa da chi ha la responsabilità legale e morale di far rispettare le regole. Un comportamento del genere mina alla base la credibilità dell’istituzione scolastica e rappresenta un grave disvalore educativo, in aperta contraddizione con la missione formativa della scuola.