Dipendenza da Smartphone: l’Università Europea di Roma introduce la “Offline Room” per il benessere degli studenti

La Scuola Oggi

14 Ottobre 2025

Dipendenza da Smartphone: la presentazione dei risultati del Progetto PROBEN

Dipendenza da Smartphone: l’Università Europea di Roma introduce la “Offline Room” per il benessere degli studenti

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Un modello di intervento efficace per contrastare la dipendenza da smartphone, ridurre lo stress e diminuire il rischio di abbandono universitario. Sono questi i risultati del Progetto PROBEN, presentati dall’Università Europea di Roma (UER). L’iniziativa, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), ha dimostrato come interventi mirati di counseling psicologico e azioni innovative come la prima “Offline Room” universitaria in Italia possano migliorare in modo misurabile il benessere e il percorso accademico degli studenti.

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L’indagine PROBEN: un’analisi sul benessere degli studenti

Il progetto PROBEN presso l’Università Europea di Roma – così come illustrato nel relativo Comunicato stampa – ha preso avvio da un’indagine epidemiologica che ha coinvolto gli studenti per delineare un quadro delle loro condizioni psico-fisiche. 

I risultati hanno rivelato un livello di benessere generale solo moderato, con una spiccata tendenza all’uso problematico di smartphone e social media, oltre a stili di vita che richiedono attenzione. 

Per quanto riguarda l’attività fisica, un elemento essenziale per la salute fisica e mentale, emerge che quasi la metà degli studenti (45%) è di fatto sedentaria

Sul fronte delle abitudini alimentari, più della metà del campione (56,1%) non segue una routine definita, un dato che, unito alla qualità del sonno, dipinge un quadro di potenziale stress fisico

Quasi il 40% degli studenti, infatti, dorme tra le 5 e le 6 ore per notte, una quantità che suggerisce una carenza di riposo.

Dinamiche sociali e dipendenza digitale

In merito alle relazioni interpersonali, l’ambiente accademico è percepito in modo ambivalente. Se da un lato la maggioranza degli studenti si dichiara soddisfatta (84,7%) dei rapporti sociali, dall’altro emergono forti elementi critici come un’alta competitività, percepita dal 63,4%, e relazioni distaccate (72%). 

Una simile dinamica si inserisce in uno scenario di abitudini personali irregolari, dove l’analisi della dipendenza digitale diventa un fattore determinante. 

Sia l’uso dello smartphone che quello dei social media mostrano un livello di dipendenza da smartphone moderato, non invalidante ma caratterizzato da un utilizzo eccessivo, pensieri frequenti e una crescente difficoltà a disconnettersi

Un quadro simile conferma la necessità di interventi mirati per promuovere un maggiore equilibrio psicofisico e supportare gli studenti nel loro percorso.

Dipendenza da Smartphone: alcuni studenti nella Offline Room

Offline Room: una risposta innovativa alla dipendenza da smartphone

Per rispondere a queste criticità, l’Università Europea di Roma ha introdotto la prima “Offline Room” universitaria, uno spazio innovativo nato per affrontare direttamente il problema dell’iperconnessione

Si tratta di un ambiente protetto, con arredi essenziali, luci soffuse e sedute comode, dove gli studenti depositano i propri dispositivi per riscoprire la possibilità di stare con sé stessi e con gli altri senza mediazioni digitali. 

Ispirata a esperienze già attive in altre università a livello internazionale, la Offline Room ha un duplice obiettivo: da un lato, ridurre l’ansia e il sovraccarico informativo; dall’altro, promuovere la concentrazione profonda, le connessioni reali e la creatività attraverso materiali analogici. 

L’accesso è volontario, con una permanenza consigliata di almeno 20-30 minuti per sperimentare i benefici della disconnessione consapevole.

Counseling psicologico: un supporto determinante contro l’abbandono

A questa iniziativa si è affiancata l’attivazione di un servizio di Counseling Psicologico gratuito, i cui dati si sono rivelati particolarmente incoraggianti. 

Emerge che le difficoltà emotive come ansia e stress rappresentano il motivo principale (38%) nella ricerca di supporto, seguite da problemi interpersonali o familiari (28%) e dalla necessità di gestire eventi critici (18%). 

L’analisi pre e post-counseling ha dimostrato un impatto diretto sulla carriera accademica, con un crollo del rischio di abbandono degli studi e un netto aumento dell’intenzione di perseverare nel percorso. 

Parallelamente, si è osservato un significativo miglioramento del benessere psicologico e una maggiore capacità di gestire lo stress. Gli studenti hanno, inoltre, sviluppato maggiori risorse personali, a conferma dell’efficacia del modello.

Un approccio integrato al benessere studentesco

L’intero progetto si basa sul modello di intervento sviluppato da Prilleltensky (I COPPE), che integra sei dimensioni di benessere

  • interpersonale; 
  • comunitario; 
  • occupazionale; 
  • fisico; 
  • psicologico;
  • economico. 

Un approccio olistico di tale portata si è rivelato basilare per strutturare un supporto completo. Oltre al counseling e alla Offline Room, l’Università Europea di Roma ha affiancato anche:

  • percorsi di pratica sportiva gratuita; 
  • esperienze musicali in collaborazione con il Conservatorio di Verona; 
  • laboratori pratici. 

Si tratta di tutta una serie di attività che mirano a far comprendere e sperimentare varie espressioni artistiche come strumento per il miglioramento del benessere, in modo da offrire agli studenti un ecosistema di supporto che va oltre il singolo intervento e affronta le loro necessità in maniera integrata.