Oltraggio a Pubblico Ufficiale a Scuola: Studente Denunciato Paga 400 Euro

La Scuola Oggi

14 Ottobre 2025

Oltraggio a Pubblico Ufficiale a Scuola: Studente Denunciato Paga 400 Euro

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Un episodio di oltraggio a pubblico ufficiale a scuola ha definito un precedente significativo a Bolzano, dove un docente ha denunciato uno studente per una risposta sarcastica dopo un rimprovero. L’alunno, ripreso per l’uso prolungato del cellulare durante la lezione, aveva reagito con insubordinazione. La vicenda si è conclusa con un risarcimento di 400 euro, una soluzione che riaccende il dibattito sulla tutela della dignità dei docenti e sulle conseguenze legali degli atti di dileggio in classe.

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La Vicenda di Bolzano: Dalla Nota sul Registro alla Denuncia

I fatti risalgono al 2022, quando un professore di un istituto professionale di Bolzano ha emesso una nota disciplinare nei confronti di un alunno. Il motivo era l’uso persistente dello smartphone durante l’orario di lezione, un comportamento che impediva il normale svolgimento dell’attività didattica. 

Di fronte al provvedimento, lo studente ha risposto con un ironico “Bravo, bravissimo“, un’espressione interpretata dal docente come una palese presa in giro e una mancanza di rispetto. 

L’insegnante ha deciso di non archiviare l’accaduto come un semplice episodio di cattiva condotta. Ha, infatti, sporto denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale a scuola. 

L’azione legale non è scaturita unicamente da quell’evento, ma è stata la conseguenza di una serie di comportamenti irrispettosi accumulati nel tempo, come specificato dallo stesso professore, che ha definito l’episodio “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

L’Epilogo Giudiziario e il Risarcimento come Estinzione del Reato

A distanza di quasi tre anni, la controversia ha trovato una risoluzione in sede giudiziaria. L’ex studente, oggi ventunenne e attivo nel settore della ristorazione, ha versato un risarcimento di 400 euro all’insegnante

Tale pagamento ha permesso di avvalersi di una disposizione del codice penale che prevede l’estinzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale qualora il responsabile versi un “indennizzo” alla parte offesa prima dell’apertura del dibattimento. In aggiunta, il giovane aveva già corrisposto 100 euro all’istituto scolastico. 

Si tratta di una soluzione che ha consentito all’ex alunno di chiudere il contenzioso con la giustizia e, come sottolineato dal suo legale, di mantenere la fedina penale pulita, un aspetto determinante in vista della sua imminente paternità. 

La procedura ha, di fatto, evitato un processo, ma ha confermato la gravità del gesto compiuto.

Oltraggio a Pubblico Ufficiale a Scuola: lo studente denunciato paga 400 Euro

La Posizione del Docente: “Riconosciuto il Diritto alla Dignità”

Il docente di matematica ha espresso soddisfazione per l’esito della vicenda, non per l’aspetto economico, ma per il principio affermato. “Girerò i 400 euro alla scuola“, ha dichiarato, a sottolineare come la sua azione non fosse motivata da un interesse personale. 

L’obiettivo della denuncia era unicamente quello di “arginare la tendenza dello studente ad andare spesso oltre le righe“. 

Per l’insegnante, l’aspetto fondamentale è il riconoscimento del diritto al rispetto della personalità morale e della dignità professionale, un tema di grande attualità nel contesto di crescenti episodi di aggressione verbale e fisica nelle scuole italiane. 

Ha, inoltre, manifestato rammarico per l’atteggiamento della dirigenza scolastica dell’epoca, che a suo dire lo avrebbe lasciato solo. Secondo il professore, sarebbe spettato all’istituto stesso denunciare l’accaduto, in modo da tutelare il proprio dipendente e l’istituzione nel suo complesso.

Oltraggio a Pubblico Ufficiale a Scuola: Il Quadro Normativo di Riferimento

La vicenda di Bolzano poggia su un presupposto giuridico basilare: l’insegnante, nell’esercizio delle sue funzioni, riveste la qualifica di pubblico ufficiale

Tale status non è limitato agli scrutini o agli esami, ma si estende a tutte le attività didattiche e disciplinari svolte all’interno dell’istituzione scolastica. 

Di conseguenza, un’offesa all’onore e al prestigio di un docente durante una lezione può configurare il reato di oltraggio a pubblico ufficiale a scuola, punito dal codice penale

Questa qualifica attribuisce al personale docente una tutela rafforzata, ma impone anche doveri specifici di imparzialità e correttezza

La sentenza di Bolzano, sebbene non derivi da un processo completo, riafferma un principio determinante: il rispetto verso gli insegnanti non è solo una questione di buona educazione, ma un obbligo sancito dalla legge, la cui violazione può avere conseguenze legali concrete.

La Difesa dello Studente e le Difficoltà Certificate

Durante il procedimento, la difesa del giovane ha cercato di contestualizzare il suo comportamento. L’avvocato ha evidenziato come l’ex studente fosse un ragazzo con difficoltà di concentrazione certificate e un carattere particolarmente agitato. 

In passato, il suo percorso scolastico era stato supportato dalla presenza di due docenti di sostegno, a testimonianza di una situazione di fragilità preesistente. 

Sebbene questi elementi non giustifichino l’atto di insubordinazione, offrono un quadro più completo della situazione personale del giovane all’epoca dei fatti. 

L’epilogo giudiziario, con l’accettazione del risarcimento, suggerisce una presa di coscienza da parte dell’ex alunno, che, come auspicato dal professore, potrebbe essere maturato nel corso di questi tre anni, dopo aver compreso la gravità del proprio errore.