La CGIL contro la Legge di Bilancio 2026 ha annunciato una grande manifestazione a Roma, prevista per sabato 25 ottobre, in segno di protesta contro alcune decisioni del Governo ritenute non congrue riguardo temi cruciali per il settore pubblico e la scuola: precarietà, salari e pensioni.
Secondo la CGIL, la legge in discussione non affronta le criticità che da anni interessano insegnanti, personale ATA e altri lavoratori pubblici, minacciando la continuità didattica e aumentando le disuguaglianze sociali.
Le principali criticità segnalate dalla CGIL contro la Legge di Bilancio 2026
La CGIL evidenzia come la Legge di Bilancio 2026 rischi di peggiorare le condizioni lavorative nella scuola e nel pubblico impiego.
Il sindacato segnala in particolare tre punti critici: la crescente precarietà del personale, la mancanza di risorse per il rinnovo dei contratti e l’innalzamento dell’età pensionabile.
Secondo la CGIL, queste misure non solo limitano le opportunità di carriera e la stabilità economica dei lavoratori, ma compromettono anche la qualità dell’istruzione, aumentando le disuguaglianze tra studenti e mettendo a rischio la continuità didattica nelle scuole italiane.
Precarietà nella scuola
Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, denuncia una situazione senza precedenti: quasi un lavoratore su tre nella scuola è precario.
La bozza di Legge di Bilancio 2026, secondo il sindacato, non contiene misure per stabilizzare il personale e migliorare le condizioni lavorative, aumentando l’incertezza per migliaia di operatori scolastici.
Contratti e risorse insufficienti
Landini sottolinea che le risorse aggiuntive richieste per il rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici, e in particolare della scuola, non sono state stanziate.
Ciò blocca l’aggiornamento salariale e limita gli investimenti in istruzione, minacciando il diritto alla formazione di qualità e l’equità tra studenti.
Pensioni e innalzamento dell’età
Il sindacato critica anche l’innalzamento dell’età pensionabile previsto dalla legge, che porta l’Italia a essere tra i paesi con la pensione più tardiva d’Europa. Landini definisce la situazione un “disastro” per i lavoratori, perché compromette il futuro previdenziale e aumenta le disuguaglianze sociali.
Manifestazione del 25 ottobre: obiettivi e partecipazione
La protesta della CGIL contro la Legge di Bilancio 2026 partirà alle ore 13.30 da Piazza della Repubblica e si concluderà in piazza San Giovanni, a Roma. Le richieste della CGIL saranno le seguenti:
- Incremento dei salari e rinnovo dei contratti del personale pubblico;
- Riduzione della precarietà e stabilizzazione dei lavoratori della scuola;
- Revisione dell’innalzamento dell’età pensionabile e tutele previdenziali più eque.
L’evento punta a coinvolgere insegnanti, personale ATA, studenti e cittadini interessati, sottolineando l’urgenza di un confronto con il Governo prima dell’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2026.
Perché questa mobilitazione è importante
La manifestazione del 25 ottobre rappresenta un segnale forte verso il Governo, evidenziando le criticità della legge e la necessità di interventi concreti. La CGIL punta a difendere i diritti dei lavoratori, promuovere equità nella scuola e garantire una maggiore sicurezza economica e previdenziale per tutti i dipendenti pubblici.


