Bari, Maestra assolta video minorenni: la sentenza che ribalta il caso

Giuseppe Montone

31 Ottobre 2025

Maestra assolta video minorenni: una docente su un divano in mezzo a due studenti, mentre un terzo li riprende con il cellulare.

Bari, Maestra assolta video minorenni: la sentenza che ribalta il caso

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La Corte d’Appello di Bari ha assolto una docente 48enne, precedentemente condannata a sette anni e tre mesi di reclusione per produzione di video a luci rosse con minorenni, adescamento e corruzione di minorenne. Il tribunale ha stabilito che il fatto non costituisce reato, cancellando anche le sanzioni accessorie disposte dal primo grado e riaprendo alla possibilità che la docente torni a insegnare.​

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La vicenda dal 2021 alla sentenza

La maestra era stata arrestata nel dicembre 2021 con accuse pesanti: produzione di materiale pedopornografico e corruzione di minorenne. 

Secondo le ricostruzioni dell’indagine dei Carabinieri, i fatti contestati sarebbero avvenuti durante le estati a Bari, dove la donna, normalmente in servizio come insegnante elementare al Nord Italia, aveva costruito rapporti sui social con ragazzi adolescenti. 

In particolare, le indagini hanno portato alla luce episodi che coinvolgevano un 15enne e altri ragazzini, con immagini e video girati durante rapporti sessuali.

Maestra assolta video minorenni: i dettagli del processo

La maestra assolta video minorenni torna al centro del dibattito nell’analisi della sentenza d’appello. La docente, sospesa dalla scuola subito dopo gli arresti domiciliari, aveva affrontato un duro processo mediatico e giudiziario. 

In primo grado era stata riconosciuta colpevole e licenziata dalla scuola di Trento dove aveva ottenuto un incarico grazie a un concorso superato durante la restrizione della libertà personale.

La Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza: “Assolta perché il fatto non costituisce reato”, si legge nel dispositivo. 

La donna, nota su internet come “zia Martina”, non era docente dei ragazzi coinvolti e non vi erano le condizioni per la configurazione del reato contestato. 

Le testimonianze e le perizie tecniche non hanno dimostrato la consapevolezza né l’istigazione attiva alla produzione e divulgazione dei filmati, né la presenza volontaria di minori sotto l’età del consenso in situazioni di pericolo. 

Il collegio giudicante ha così annullato la condanna e le sanzioni accessorie: interdizione dai pubblici uffici, impossibilità di svolgere lavori a contatto con i minori e divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da adolescenti.

Maestra assolta video minorenni: una docente indecisa con alle spalle una scuola (tornare a insegnare) e un tribunale (fare l'avvocata)

L’allarme delle famiglie e la ricostruzione degli investigatori

A fare scattare l’inchiesta erano state alcune madri, insospettite da materiale pornografico trovato nei telefoni dei figli adolescenti. 

L’indagine si era spostata verso il bed and breakfast utilizzato per gli incontri, dove la docente era stata sorpresa con un giovane

Le informazioni raccolte parlano di incontri sessuali con ultraquattordicenni conosciuti via social, spesso filmati da altri ragazzi e trasmessi su piattaforme online, a volte con la presenza di minori che la donna sostiene di non aver invitato né individuato. 

“Non ho mai sollecitato né divulgato quei video, io non ero consapevole della partecipazione di ragazzi così giovani alle chat”, ha spiegato la docente nella propria difesa, rilasciata sia agli inquirenti sia ai media.​

Le parole della docente dopo l’assoluzione

All’indomani del verdetto la maestra assolta per i video con minorenni ha commentato pubblicamente la sentenza: “Sono io la vittima, non frequento più adolescenti e non sono mai stata consapevole di aver commesso reati. Quello che è accaduto è parte di una fase della vita che ora è conclusa.”

La docente afferma di aver sempre avuto rapporti consenzienti e paritari con ragazzi sopra i 14 anni, ribadendo che non c’era reato in quanto la legge italiana stabilisce l’età del consenso a 14 anni. 

“La storia è nata dalla denuncia di una madre che ha trovato un video nel telefono del figlio. Il materiale girava a insaputa mia, non l’ho mai diffuso io”, ha spiegato nelle interviste.​

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Maestra assolta video minorenni: le conseguenze sul lavoro

Con la sentenza della Corte d’Appello, la maestra assolta per i video con minorenni può ora impugnare il licenziamento e tornare a insegnare

La misura dell’interdizione dai pubblici uffici viene meno, le sanzioni accessorie decadono, il divieto di lavorare a contatto con minori è revocato. “

Ho studiato Diritto Penale, ora voglio diventare avvocata. La mia vera passione resta la giurisprudenza, anche se ci sono i margini per impugnare il licenziamento e tornare a insegnare”, ha dichiarato la professoressa.

Implicazioni sociali e giuridiche

Il caso “maestra assolta video minorenni” evidenzia la complessità delle indagini e delle interpretazioni giuridiche sui rapporti tra adulti e adolescenti in contesti tecnologici e social network. 

Resta centrale il rispetto delle regole sulla responsabilità penale e sulle modalità di accertamento del consenso. 

Il clamore pubblico e la minuziosa attenzione degli investigatori hanno generato una vasta riflessione sui limiti della privacy, sulla vulnerabilità degli adolescenti e sul ruolo dei social nelle relazioni con gli adulti.​

La decisione del tribunale barese diventa ora un caso di studio, destinato a segnare la giurisprudenza sulle responsabilità penali in situazioni di confine tra il lecito e l’illecito.