Il nuovo report dell’Inail 2025 sugli infortuni scolastici lancia un segnale chiaro: la sicurezza nelle scuole italiane resta una questione urgente. Nei primi nove mesi dell’anno, le denunce di infortunio a carico degli studenti hanno superato quota 53.500, segnando un +3,4% rispetto al 2024.
Dietro questi numeri non ci sono solo statistiche, ma episodi reali di incidenti che spesso avvengono durante le attività didattiche, sportive o nei laboratori scolastici.
Infortuni scolastici 2025: i numeri dell’aumento
Secondo i dati sugli infortuni scolastici diffusi dall’Istituto, gli studenti maschi risultano i più colpiti, con il 58% delle denunce, mentre le studentesse rappresentano il restante 42%.
A preoccupare è soprattutto la fascia under 15, che concentra il 75% dei casi: un segnale che invita a rafforzare la vigilanza e la prevenzione anche nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Interessante invece il calo (-11,1%) degli infortuni legati ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex PCTO), cioè i programmi di formazione scuola-lavoro.
Dal punto di vista territoriale, la Lombardia guida la classifica con il 23% del totale nazionale, seguita da Veneto (13%), Emilia-Romagna (12%) e Piemonte (10%), a conferma che le regioni del Nord concentrano la maggior parte dei sinistri.
Sicurezza nelle scuole: un’emergenza da affrontare
Il 95% degli incidenti scolastici si verifica negli istituti statali, mentre solo il 5% riguarda quelli privati o paritari. Anche i casi mortali mostrano un lieve aumento: sette nel 2025, contro i sei del 2024.
L’Inail conferma la provvisorietà dei dati, che comunque delineano una tendenza chiara: serve più attenzione alla prevenzione e formazione sulla sicurezza per studenti e personale scolastico.
Dalla manutenzione degli edifici alla gestione delle attività laboratoriali e sportive, la sicurezza resta una responsabilità condivisa. I numeri Inail non sono solo un bilancio statistico, ma un richiamo alla necessità di investire in una scuola più sicura e consapevole.
Gli infortuni scolastici denunciati all’Inail nel 2025 raccontano una realtà che non può essere ignorata: crescere e imparare deve essere sinonimo di sicurezza.
Serve un impegno collettivo — istituzioni, scuole e famiglie — per trasformare questi dati in azioni concrete di prevenzione. Solo così la scuola potrà tornare a essere un luogo davvero protetto per chi la vive ogni giorno.


