Trattenimento in Servizio Docenti e ATA fino a 70 anni: la Guida alla Nuova Normativa 2025

La Scuola Oggi

5 Novembre 2025

Trattenimento in Servizio Docenti e ATA fino a 70 anni: la nuova normativa spiegata in classe

Trattenimento in Servizio Docenti e ATA fino a 70 anni: la Guida alla Nuova Normativa 2025

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La Legge di Bilancio 2025 (L. 30 dicembre 2024, n. 207) ha introdotto significative novità in materia di trattenimento in servizio docenti e ATA. Il provvedimento, contenuto nell’articolo 1, comma 165, consente alle pubbliche amministrazioni, e quindi anche alle istituzioni scolastiche, di mantenere in servizio il personale (sia dirigenziale che non) fino al compimento del 70° anno di età. La misura, tuttavia, non è un diritto del lavoratore, ma una scelta discrezionale dell’Amministrazione, basata su specifiche necessità organizzative e vincolata a requisiti stringenti.

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I Requisiti: Valutazione Eccellente e Consenso del Dipendente

L’applicazione del trattenimento in servizio docenti e ATA non è automatica. La Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 20 gennaio 2025 ha definito due condizioni imprescindibili

In primo luogo, la norma attribuisce il potere di avviare l’iter esclusivamente al datore di lavoro, ma è necessario il consenso dell’interessato

In secondo luogo, la possibilità di trattenimento è condizionata alla valutazione della performance. Non potranno essere trattenuti in servizio i dipendenti che non abbiano conseguito una valutazione ottima o eccellente (o un giudizio corrispondente, secondo l’ordinamento specifico della scuola). 

L’Amministrazione deve, pertanto, valutare il merito del dipendente prima di poterne proporre la permanenza.

La Procedura: una Scelta Discrezionale dell’Amministrazione

Un aspetto fondamentale della normativa è che il personale non può presentare una domanda (“istanza”) per restare in servizio. 

Le note del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), in particolare la n. 45357 del 21 febbraio 2025, hanno ribadito che la possibilità di permanenza non si attiva su richiesta dell’interessato, ma solo a seguito di valutazioni che sono esclusivamente in capo all’Amministrazione. 

È, inoltre, esclusa qualsiasi ipotesi di richiamo in servizio per il personale che abbia già cessato il proprio rapporto di lavoro. La decisione, quindi, spetta al Dirigente Scolastico, che deve agire in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Il Tetto del 10% e le Motivazioni Organizzative

Il ricorso a tale istituto è soggetto a un limite quantitativo preciso

Le amministrazioni possono disporre il trattenimento “nel limite massimo del 10 per cento delle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente”. 

La Direttiva del Ministro Zangrillo specifica che le motivazioni organizzative per cui si rende necessaria l’esperienza del dipendente sono basilarmente due:

  • attività di tutoraggio e affiancamento ai nuovi assunti;
  • esigenze funzionali non diversamente assolvibili, che richiedono competenze specifiche possedute esclusivamente dal personale individuato.

Il provvedimento deve essere, quindi, debitamente motivato, in modo da evidenziare l’impossibilità di far fronte a tali esigenze con altre risorse umane.

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Sebbene il personale non possa presentare una domanda formale, le istituzioni scolastiche possono accettare “manifestazioni di disponibilità” da parte dei dipendenti prossimi alla pensione. 

Le note ministeriali chiariscono che i Dirigenti Scolastici non devono avviare procedure di interpello o bandi interni. La procedura corretta prevede che il Dirigente Scolastico, una volta individuato il soggetto e verificati i requisiti (performance e consenso), emetta un decreto motivato

Tale decreto deve essere inviato all’USR/Ufficio territoriale per il nulla osta (necessario per il rispetto del contingente del 10%), all’INPS per sospendere la pratica pensionistica e alla Ragioneria Territoriale. Per la gestione amministrativa sul portale SIDI, è stata istituita la causale CS26 – Trattenimento fino al 70° anno di età.

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I Chiarimenti del MIM e della Funzione Pubblica

La gestione della nuova normativa è stata dettagliata da diversi documenti ufficiali. La Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 20 gennaio 2025 ha fornito le indicazioni applicative generali per tutti i dipendenti pubblici. 

Per il comparto scuola, il Ministero dell’Istruzione e del Merito è intervenuto con due note principali: la n. 25316 del 31 gennaio 2025 e la n. 45357 del 21 febbraio 2025

Entrambe le note ministeriali, pur fornendo indicazioni operative sulle cessazioni dal servizio per il 1° settembre 2025, hanno confermato che il trattenimento in servizio docenti e ATA è una procedura separata, non attivabile a domanda, e rinviando a successivi approfondimenti per una circolare applicativa dettagliata.