Ripescaggio supplenti e correttivi GPS: i sindacati chiedono un vertice politico urgente

Giuseppe Montone

13 Novembre 2025

Ripescaggio supplenti e correttivi GPS: il logo dei sindacati firmatari (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams e ANIEF)

Ripescaggio supplenti e correttivi GPS: i sindacati chiedono un vertice politico urgente

Quiz GPS

Il meccanismo del ripescaggio supplenti nelle procedure di assegnazione degli incarichi rappresenta oggi il nodo centrale del confronto tra parti sociali e Viale Trastevere. In seguito all’informativa tecnica svoltasi lo scorso 11 novembre, le principali sigle sindacali (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams e ANIEF) hanno inviato una richiesta congiunta ai vertici del Ministero dell’Istruzione e del Merito per ottenere modifiche sostanziali alla bozza dell’Ordinanza Ministeriale, ponendo l’accento sulle falle dell’algoritmo che penalizzano i docenti precari.

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Il nodo del Ripescaggio supplenti e le criticità dell’algoritmo

La questione più spinosa sollevata dalle organizzazioni sindacali nella richiesta congiunta riguarda il funzionamento della procedura informatizzata per le nomine e, nello specifico, l’assenza di un efficace sistema di ripescaggio supplenti

Attualmente, il software gestionale considera rinunciatario il candidato che, in un determinato turno di nomina, non riceve alcuna proposta a causa della momentanea indisponibilità delle sedi indicate nelle preferenze. 

Tale sistema comporta l’esclusione definitiva dell’aspirante dalle convocazioni successive, anche qualora si rendessero disponibili posti che il docente avrebbe accettato se fossero stati liberi al momento del suo turno.

Le sigle sindacali ritengono indispensabile introdurre un correttivo tecnico che consenta il recupero degli aspiranti saltati. 

L’obiettivo è garantire che, nel caso in cui si determinino nuove disponibilità successive per le preferenze espresse, il docente possa rientrare in gioco ed essere destinatario di una proposta di assunzione. 

Una simile modifica risulterebbe determinante non solo per tutelare il diritto al lavoro dei precari, evitando che docenti con punteggi alti restino disoccupati a favore di colleghi con punteggi inferiori, ma anche per assicurare alle scuole la copertura delle cattedre con il personale più qualificato disponibile in graduatoria.

Tabelle titoli e nuove abilitazioni: serve un allineamento normativo

Un secondo aspetto prioritario evidenziato nella lettera inviata al Capo di Gabinetto del MIM, Prof. Giuseppe Recinto – e, per conoscenza, alla Dott.ssa Carmela Palumbo (Capo Dipartimento Sistema Ed. e Istruzione) e alla Dott.ssa Maria Palermo (Direttore Generale del Personale Scolastico) – concerne l’aggiornamento dei punteggi nelle Tabelle di valutazione dei titoli

Il quadro normativo recente ha introdotto numerose novità, tra cui i nuovi percorsi abilitanti e modifiche ai requisiti di accesso all’insegnamento, che rendono le attuali tabelle ormai obsolete e non più aderenti alla realtà giuridica.

Mantenere i vecchi parametri di valutazione rischierebbe di generare disparità di trattamento tra i candidati e di innescare un contenzioso massiccio. 

È necessario, pertanto, che l’Amministrazione proceda a una revisione puntuale delle tabelle, attualizzandole in coerenza con i recenti provvedimenti di legge. 

Tale operazione di allineamento deve mirare a valorizzare correttamente i nuovi titoli conseguiti dagli aspiranti, in modo da garantire che non vengano svalutati i percorsi formativi e di servizio pregressi. 

La chiarezza nelle regole di ingaggio e nella valutazione del merito rappresenta un elemento imprescindibile per il corretto svolgimento delle procedure di aggiornamento delle GPS 2026.

Ripescaggio supplenti e correttivi GPS: tre docenti davanti ad un edificio scolastico

Diritti al completamento e carichi di lavoro: le richieste per segreterie e precari

Altresì rilevante, nel documento unitario firmato dai sindacati, è la richiesta di maggiori tutele per i docenti che si trovano in una condizione di “part-time involontario“. 

Molti insegnanti, pur di lavorare, accettano spezzoni orari che non garantiscono uno stipendio pieno. 

Le organizzazioni sindacali chiedono di definire condizioni operative certe che rendano effettivo il diritto al completamento orario, al fine di permettere ai supplenti di sommare spezzoni diversi anche in momenti successivi e di  salvaguardare la dignità retributiva e la continuità lavorativa.

Parallelamente, emerge una forte preoccupazione per la gestione amministrativa delle domande

La bozza dell’Ordinanza prevede, infatti, che la competenza nelle operazioni di valutazione delle istanze per la costituzione delle GPS resti in capo alle istituzioni scolastiche. 

Una simile scelta scaricherebbe sulle segreterie scolastiche, già gravate dalle incombenze ordinarie e dalla gestione dei fondi PNRR, una mole di lavoro insostenibile

I sindacati avvertono che tale sovraccarico potrebbe portare al collasso degli uffici, con inevitabili ritardi ed errori nella pubblicazione delle graduatorie.

Verso un confronto politico risolutivo

L’iniziativa unitaria di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams e ANIEF mira a spostare la discussione dal piano meramente tecnico a quello politico

La richiesta di un incontro urgente con i vertici del Ministero nasce dalla consapevolezza che solo una decisione politica forte possa scardinare le rigidità procedurali attuali. 

Risolvere il problema del ripescaggio supplenti e alleggerire il carico sulle segreterie non sono semplici dettagli tecnici, ma scelte di campo che qualificano la volontà di gestire il precariato scolastico con equità ed efficienza. 

Si attende ora una risposta celere dal Ministero, fondamentale per avviare il prossimo anno scolastico con regole certe e condivise.