Accesso diretto TFA Sostegno

Abbandonare supplenze da GPS

Il TFA VIII ciclo è ormai alle porte. Quanti vogliano prendervi parte sanno, però, che c’è un accesso diretto al TFA Sostegno.

Inoltre, stanno tutti attendendo con trepidazione l’uscita del bando. Il via ufficiale, come sempre, deve essere dato dal Ministero dell’Istruzione.

Il Tirocinio Formativo Attivo, inoltre, ha dei requisiti d’ingresso. Questi ultimi servono per poter affrontare le prove preliminari. Non tutti i candidati, però, devono svolgerle. Infatti, ci sono alcuni concorrenti che possono superare tale ostacolo con più semplicità.

Cos’ è il TFA Sostegno

Per sostenere l’argomento dell’accesso diretto TFA Sostegno bisogna prima dare una piccola delucidazione in merito allo stesso. Il Tirocinio Formativo Attivo è una specializzazione in ambito universitario.

Lo scopo dichiarato è quello di preparare in diversi settori pedagogici i futuri insegnanti di sostegno. Tali dipendenti, infatti, sono coloro che reggono le fondamenta dell’integrazione scolastica.

Non a tutti, però, è consentito poter svolgere questo anno preparatorio. Da qui la necessità di comprendere per prima cosa quali siano i requisiti di accesso.

Una volta inglobate queste nozioni, si può passare a quelle successive. Infatti, i candidati sono chiamati a superare:

  • una prova preselettiva;
  • una prova scritta;
  • una prova orale.

In esse, vengono indagati i seguenti rudimenti:

  • le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
  • le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
  • le competenze su creatività e pensiero divergente;
  • le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.

Solo dopo aver oltrepassato con successo tali prove si può finalmente intraprendere il Tirocinio Formativo Attivo. 

Lo stesso si staglia nell’arco di 8 mesi e prevede il raggiungimento di 60 CFU. Essi includono lezioni, tirocini e anche molteplici laboratori.

Chi ha l’accesso diretto al TFA Sostegno

Ci sono alcune categorie che possono entrare direttamente nel TFA Sostegno. Ciò implica il non dover sostenere le prove preliminari di cui si è trattato in precedenza.

La prima norma a cui affidarsi è il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019.  Ivi, nell’articolo n. 4, comma n. 4, si parla di ammessi in soprannumero.

Tra di essi ci sono coloro che nei precedenti cicli del TFA Sostegno:

  • abbiano sospeso il percorso. Quindi, pur trovandosi in posizione utile, non si sono iscritti a proprio tempo al TFA;
  • siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
  • siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito. Nonostante ciò, non sono apparsi in posizione utile.

Inoltre, bisogna osservare anche quella che è stata definita come fase transitoria del TFA. Invero, al Tirocinio Formativo Attivo partecipa anche un’altra categoria.

Qui sono presenti «coloro, ivi compresi i docenti assunti a tempo indeterminato nei ruoli dello Stato, che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione, ivi compresi le scuole paritarie e i percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, e che siano in possesso dell’abilitazione all’insegnamento e del titolo di studio valido per l’insegnamento».

Tutto ciò è possibile riscontrarlo nell’articolo 18-bis, comma 2, del novellato Decreto Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017.

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