Affitti Studenti Fuorisede: Spesa Media a 450 Euro e Difficoltà Abitative

Giuseppe Montone

30 Ottobre 2025

Affitti Studenti Fuorisede: Spesa Media a 450 Euro e Difficoltà Abitative

Quiz GPS

La spesa media per gli affitti studenti fuorisede continua a crescere, con un impatto significativo sul diritto allo studio. Per il 2025, il costo medio per un alloggio si attesta a 446,50 euro mensili, in lieve aumento rispetto all’anno precedente. Un’indagine di Skuola.net fotografa una situazione complessa, tra canoni insostenibili e una forte carenza di posti letto negli studentati pubblici.

L'offerta scade tra
2 3
Ore
:
5 9
Minuti
:
5 9
Secondi

Il Costo degli Alloggi: Un Ostacolo per gli Studenti Fuorisede

Il panorama abitativo per chi studia lontano da casa presenta numerose criticità, prima fra tutte l’onere economico. L’aumento dei canoni di locazione – così come rivela l’indagine condotta da Skuola.net – rappresenta lo scoglio principale. 

L’indagine, condotta su un campione di 500 giovani universitari, rileva una spesa media di 446,50 euro nel 2025, a fronte dei 435,50 euro registrati nel 2024. 

Il dato medio, tuttavia, nasconde forti disparità territoriali, con picchi ben superiori a 500 euro in città ad alta tensione abitativa come Milano, Bologna e Roma. 

Per il 52% degli intervistati, la difficoltà maggiore è proprio reperire soluzioni sostenibili

L’analisi della spesa rivela che circa il 40% dei fuorisede spende tra 200 e 400 euro, mentre un 25% si colloca nella fascia 400-600 euro. 

Diventa preoccupante il dato che vede quasi un giovane su sei superare i 600 euro mensili, con un 7% che dichiara esborsi superiori agli 800 euro.

La Carenza di Posti Letto e le Soluzioni Abitative

Al problema dei costi si aggiunge la scarsità strutturale di alloggi dedicati. La soluzione dello studentato universitario pubblico, spesso la più economica, rimane accessibile solo per una minoranza. 

Attualmente, appena il 17% dei fuorisede intervistati dichiara di aver trovato posto in uno studentato. La maggioranza (45%) è costretta a ripiegare sulla stanza o sul posto letto in un appartamento condiviso

Il PNRR aveva individuato tale criticità, in un contesto nazionale dove 360.000 studenti dovevano contare su appena 40.000 posti letto. 

L’obiettivo del Piano è superare quota 100.000 posti entro la fine del 2026. Nel frattempo, altre opzioni abitative restano minoritarie: il 18% può permettersi un appartamento autonomo, mentre quote minori si dividono tra collegi privati (9%) e sistemazioni di fortuna presso parenti o amici (11%).

Affitti Studenti Fuorisede: studentessa triste seduta sul letto analizza delusa i prezzi dei posti letto

Vivere da Fuorisede: Tra Stanze Singole e Convivenze Forzate

La condivisione dell’appartamento, scelta dal 45% del campione, è spesso una necessità e non una preferenza. Tale condizione impone adattamenti significativi. 

Nel 43% dei casi, l’abitazione è divisa con tre o più persone; il 41% convive al massimo con due coinquilini. Soltanto il 16% riesce a trovare una soluzione abitativa con un unico altro inquilino. 

All’interno dell’appartamento, la stanza singola rappresenta il rifugio più ambito, un piccolo lusso che incide in modo determinante sulla spesa finale. Sei studenti su dieci, infatti, hanno optato per una stanza ad uso esclusivo. 

Una fetta non indifferente di giovani, tuttavia, deve scendere a compromessi: il 12% di chi vive in appartamenti condivisi si è dovuto accontentare di un posto in stanza doppia o, in casi più rari, tripla.

Come si Sostengono le Spese: il Ruolo delle Famiglie e le Priorità di Ricerca

La gestione economica degli affitti studenti universitari fuorisede ricade in larga parte sulle famiglie d’origine. L’indagine evidenzia come il 38% dei giovani riceva un sostegno totale dai genitori per coprire i costi dell’alloggio e delle utenze. 

Un ulteriore 20% riceve un contributo parziale. Soltanto il 21% degli intervistati riesce a sostenersi grazie a un lavoro, mentre appena il 10% copre le spese attraverso una borsa di studio. 

Quando le condizioni economiche lo consentono, la selezione dell’alloggio segue priorità precise. 

Un fattore essenziale per il 34% è la vicinanza alla sede universitaria. Seguono il prezzo dell’affitto (23%) e la sicurezza della zona (8%). 

Assumono rilievo anche le condizioni strutturali dell’immobile e la compatibilità con i coinquilini, entrambi indicati come importanti dal 10% del campione.

Guarda il video

Ricerca e Discriminazione: le Barriere nell’Accesso agli Affitti per Studenti

La ricerca dell’alloggio avviene prevalentemente attraverso canali digitali. I siti di annunci online (37%) e le agenzie immobiliari (34%) sono gli strumenti più utilizzati. 

Il tradizionale passaparola resiste (18%), mentre i servizi offerti dagli atenei e le bacheche universitarie coprono una quota residuale (rispettivamente 5% e 6%). 

Un aspetto fondamentale è la regolarità contrattuale, ritenuta una prerogativa basilare dal 92% degli studenti. 

A complicare la ricerca, però, intervengono spesso richieste discriminatorie da parte dei proprietari. Un dato allarmante mostra che quasi otto studenti su dieci si sono imbattuti in annunci con clausole selettive arbitrarie

Il 49% ha trovato offerte rivolte “solo a ragazze“. Altre barriere includono la provenienza geografica (14% “solo per persone di determinate zone d’Italia”) o l’ambito di studio (7% “solo per iscritti a certe facoltà”).