Assunzioni Docenti 2025/26, Valditara: “Via Libera a Oltre 54 Mila Posti”. FLC CGIL: “Misure insufficienti”

Giuseppe Montone

14 Luglio 2025

foto divisa in 4 parti con in ciascuna un'immagine relativa all'immissione in ruolo di docenti. E in primo piano la scritta "Assunzioni Docenti 2025/26: Via libera a oltre 54.000 posti"

Assunzioni Docenti 2025/26, Valditara: “Via Libera a Oltre 54 Mila Posti”. FLC CGIL: “Misure insufficienti”

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dato il via libera a un imponente piano di assunzioni docenti 2025/26, con la firma del decreto ministeriale n. 137 dell’11 luglio 2025 che autorizza l’immissione in ruolo di oltre 54.000 nuovi docenti. Un intervento definito “record” dallo stesso Ministro, che mira a contrastare la precarietà e a garantire una maggiore continuità didattica per gli studenti, con un’attenzione particolare ai posti di sostegno e a un atteso sblocco per gli insegnanti di religione cattolica.

Il provvedimento stanzia un totale di 48.504 posti per docenti di ogni ordine e grado, a cui si aggiungeranno altri 6.022 posti destinati agli insegnanti di religione, le cui assunzioni saranno disciplinate da un decreto successivo. 

“Contiamo così di dare maggiori garanzie di continuità didattica agli studenti e di stabilità agli insegnanti,” ha dichiarato il Ministro Valditara, sottolineando l’importanza strategica di questo piano per il sistema scolastico nazionale.

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Posti di Sostegno: Priorità alla Continuità per gli Alunni Fragili

Una delle colonne portanti del nuovo piano di assunzioni è il rafforzamento dell’organico sul sostegno. 

Dei 48.504 posti autorizzati, ben 13.860 sono destinati a docenti specializzati, una quota significativa che testimonia l’impegno del Ministero verso gli alunni con maggiori fragilità. 

“Abbiamo dedicato particolare attenzione alla continuità didattica per il sostegno, consapevoli dell’importanza che essa riveste per i ragazzi più fragili”, ha affermato Valditara.

Per assicurare la massima copertura possibile, il decreto introduce una novità importante: qualora, al termine delle procedure ordinarie, rimanessero posti di sostegno vacanti, si attingerà dalla prima fascia delle Graduatorie GPS su sostegno

Inoltre, per massimizzare le opportunità, gli aspiranti docenti specializzati potranno concorrere per i posti residui non solo nella propria provincia, ma anche in altre province della stessa regione o, in ultima istanza, in una regione diversa a loro scelta, attraverso il meccanismo della “mini call veloce”.

docente firma il contratto di assunzione

Docenti di Religione, Assunzioni Attese da Vent’anni

Il piano 2025/2026 segna una svolta storica anche per gli insegnanti di religione cattolica

Con un decreto dedicato, saranno assunti 6.022 docenti, un’operazione resa possibile dal concorso bandito nel 2024, che ha interrotto un’attesa lunga vent’anni. L’ultima procedura concorsuale per questa categoria risaliva, infatti, al lontano 2004.

“Sull’insegnamento della religione cattolica, stiamo realizzando la più importante immissione in ruolo degli ultimi venti anni“, ha commentato con soddisfazione il Ministro. 

Questo intervento non solo offre una prospettiva di stabilità a migliaia di docenti precari, ma mira anche a consolidare un’area fondamentale del percorso formativo offerto dalle scuole italiane.

La Procedura di Assunzione: un Mosaico di Graduatorie

Ma come verranno assegnati questi posti? 

La gestione delle nomine sarà un processo complesso, affidato agli Uffici Scolastici Regionali (USR), che avranno il compito di distribuire il contingente nazionale sulla base delle cattedre effettivamente vacanti e del numero di aspiranti presenti nelle diverse graduatorie territoriali.

alunna su sedia a rotelle in aula

Le assunzioni attingeranno da un bacino diversificato di candidati:

  • Graduatorie ad Esaurimento (GAE): vi rientrano i docenti abilitati inseriti in queste liste provinciali, che si stanno progressivamente esaurendo;
  • Graduatorie dei Concorsi Precedenti: saranno ancora utilizzate le graduatorie dei vincitori dei concorsi banditi nel 2016, 2018 e 2020, fino al loro esaurimento;
  • Concorsi PNRR: il numero di gran lunga maggiore di assunzioni proverrà dalle graduatorie dei più recenti concorsi, banditi nel 2023 e 2024. Questi concorsi, legati ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono cruciali per il raggiungimento dei target europei che prevedono l’assunzione di 70.000 docenti entro il 2026.

L’obiettivo è chiaro: stabilizzare il corpo docente, ridurre il numero di cattedre scoperte all’inizio dell’anno e offrire agli studenti quella continuità educativa che è fondamentale per un apprendimento efficace e sereno. 

Il piano “record” del Ministro Valditara rappresenta una sfida organizzativa imponente, ma anche una promessa di maggiore stabilità per il futuro della scuola italiana.

docentiu e alunni davanti ad un edificio scolastico

La Critica dei Sindacati, FLC CGIL: “Misure Insufficienti, è Ancora Emergenza Precarietà”

Di fronte all’annuncio del piano assunzioni, la reazione del mondo sindacale è stata decisamente critica

La FLC CGIL del segretario generale Gianna Fracassi, in una nota ufficiale, definisce le misure del tutto insufficienti a coprire il reale fabbisogno delle scuole italiane, parlando di un “andazzo dannoso” che non risolve la piaga della precarietà

Secondo il sindacato, le quasi 50.000 immissioni in ruolo sono una goccia nel mare se confrontate con i dati reali del sistema.

La sigla sindacale mette in contrapposizione i numeri del Ministero con un quadro ben più allarmante: a fronte degli oltre 90.000 posti liberi in organico di diritto (tra docenti, educatori e personale ATA), si andranno a coprire poco più della metà delle cattedre vacanti. 

A questa cifra si aggiungono i circa 160.000 posti in organico di fatto che, anche per il prossimo anno, saranno coperti da supplenti, portando la stima dei contratti a tempo determinato a superare ancora una volta le 250.000 unità.

Viene, inoltre, sottolineato “il silenzio eloquente” sulle assunzioni del Personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) e degli educatori, figure che rappresentano un terzo degli operatori scolastici e sono fondamentali per il funzionamento degli istituti. 

Per la FLC CGIL, inoltre, “resta la piaga delle decine di migliaia di posti liberi soprattutto sul sostegno”, un fatto che renderebbe “incoerenti le parole del Ministro sull’attenzione dedicata ai ragazzi più fragili”.

La richiesta è netta: un cambio di passo che ponga fine allo “scandalo dei posti autorizzati in deroga di anno in anno” e una revisione dei sistemi di reclutamento, ad oggi definiti “farraginosi”. 

Il sindacato rivendica l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili e un piano di lungo respiro per “sradicare il lavoro precario“, in modo da assicurare prospettive certe a chi, da anni, garantisce il funzionamento delle scuole in condizioni di instabilità.

il Ministero dell'Istruzione e del Merito

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Il Comunicato stampa del Ministero dell’Istruzione e del Merito

“Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il Decreto per le assunzioni dei docenti nelle scuole statali di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2025/2026, per un totale di 48.504 posti, dei quali 13.860 sul sostegno.
Con un successivo Decreto del Ministro, inoltre, sarà disciplinata l’assunzione di 6.022 docenti di religione, in seguito al concorso bandito del 2024. L’ultima procedura risaliva al 2004.

“Per settembre assumeremo oltre 54 mila docenti tra posti comuni, di sostegno e di religione. Un numero record. Contiamo così di dare maggiori garanzie di continuità didattica agli studenti e di stabilità agli insegnanti. Abbiamo dedicato particolare attenzione alla continuità didattica per il sostegno, consapevoli dell’importanza che essa riveste per i ragazzi più fragili. Sull’insegnamento della religione cattolica, stiamo realizzando la più importante immissione in ruolo degli ultimi venti anni”, ha dichiarato il Ministro Valditara.

In merito ai posti comuni e di sostegno, l’effettiva assegnazione dei contingenti alle singole classi di concorso sarà ora stabilita dagli Uffici Scolastici Regionali (USR), che gestiranno le relative procedure, sulla base dei posti vacanti e del numero degli aspiranti esistenti a livello territoriale.

il Ministro Valditara

Una volta determinata la distribuzione da parte degli USR, potranno essere assunti gli aspiranti inseriti a livello provinciale nelle graduatorie ad esaurimento e i vincitori ancora presenti nelle graduatorie regionali dei concorsi del 2016, del 2018 e del 2020. 

Il numero di gran lunga maggiore di assunzioni verrà effettuato utilizzando le graduatorie dei concorsi banditi nel 2023 e nel 2024 (i cosiddetti concorsi “PNRR1” e “PNRR2”) nella prospettiva della piena attuazione degli sfidanti target europei del PNRR.

Per massimizzare l’assunzione dei docenti sui posti di sostegno, eventuali residui non assegnati a queste procedure andranno ai docenti specializzati inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze su sostegno. 
In caso di esaurimento dei posti nella provincia di appartenenza, gli aspiranti potranno concorrere all’assegnazione dei posti residui anche nelle altre province della stessa regione o nelle province di una regione diversa, a loro scelta.”

logo della FLC CGIL

Il Comunicato stampa della FLC CGIL

“Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, firma il decreto per immettere in ruolo 48.500 docenti, tra posti comuni e di sostegno. 

Resta la piaga delle decine di migliaia di posti liberi soprattutto sul sostegno, che rendono ancora più incoerenti le parole del ministro sull’attenzione dedicata ai ragazzi più fragili. Sulle assunzioni di educatori e personale ATA, che rappresentano oltre un terzo degli operatori scolastici, un silenzio eloquente.

In sintesi, poco più di 48 mila immissioni in ruolo, a fronte di oltre 90 mila posti liberi in organico di diritto tra docenti, educatori e ATA. 

A questo si aggiungono, i circa 160 mila posti autorizzati in organico di fatto, che continueranno a essere coperti da precari, e i contratti di supplenza che il prossimo anno scolastico, così come per il precedente, saranno oltre 250 mila

segretario generale della FLC CGIL Gianna Fracassi

Misure che confermano un andazzo dannoso per le alunne e gli alunni, privati della continuità didattica, e per la scuola e il lavoro che non possono essere fondati sulla precarietà.

Occorre prioritariamente dare stabilità, ponendo fine allo scandalo dei posti autorizzati in deroga di anno in anno, e rivedere i sistemi di reclutamento dei docenti, ad oggi farraginosi con la sovrapposizione di diverse procedure concorsuali da gestire in tempi eccessivamente stretti.

Rivendichiamo le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, la stabilizzazione dei posti di sostegno in deroga, l’implementazione degli organici docenti e ATA per dare prospettive certe a chi, da anni, in condizione di precarietà, garantisce il funzionamento delle scuole. 
Il Ministero, al contrario, è restio a programmare un piano di lungo respiro per sradicare il lavoro precario.”