Caro Libri 2025: Aumento tra l’1,7% e l’1,8%

La Scuola Oggi

28 Luglio 2025

Studente davanti a due pile di libri. E in evidenza la scritta "1,7% - 1,8%"

Caro Libri 2025: Aumento tra l’1,7% e l’1,8%

Quiz GPS

Il fenomeno del caro libri 2025 si conferma una delle principali preoccupazioni per le famiglie italiane all’avvio del nuovo anno scolastico. La spesa per i testi scolastici, infatti, è destinata a crescere anche per il 2025, con un aumento medio dell’1,7% per la scuola Secondaria di primo grado e dell’1,8% per quella di secondo grado. Ma, soprattutto, rappresenta una sfida economica di notevole portata, specialmente per i nuclei familiari che già affrontano difficoltà economiche.

Guarda il video

L’Aumento dei Prezzi dei Libri di Testo per il 2025

L’Associazione Italiana Editori (AIE) ha comunicato i dati relativi ai prezzi di listino per l’anno scolastico 2025-2026, trasmessi al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). 

Gli incrementi, sebbene allineati alla stima preliminare dell’inflazione Istat di maggio (1,7% su base annua), si inseriscono in un contesto economico già complesso. 

È fondamentale ricordare che i prezzi dei libri scolastici vengono stabiliti dagli editori a gennaio di ogni anno e restano invariati per l’intero periodo, senza possibilità di modifiche o rincari successivi. 

In un’analisi di lungo periodo, emerge un quadro più articolato: tra maggio 2021 e maggio 2024, l’inflazione cumulata ha raggiunto il 14,7%

Nello stesso arco temporale, i prezzi dei libri di testo sono aumentati del 7,5% per la scuola media e dell’8,2% per le superiori, assorbendo di fatto circa la metà dell’incremento inflattivo generale.

Caro Libri 2025: padre sconsolato davanti alla vetrina di una libreria scolastica guarda i prezzi e allo stesso tempo i pochi soldi nel portafoglio

L’Impatto del Caro Libri 2025 sui Bilanci Familiari

Un simile incremento dei costi, seppur contenuto rispetto all’inflazione generale, costituisce un onere considerevole per moltissime famiglie. 

Per i nuclei monoreddito o con più figli in età scolare, la spesa per i testi scolastici diventa una voce di bilancio di difficile gestione

L’acquisto dei libri di testo si aggiunge ad altre spese fisse e ineludibili, come il mutuo o l’affitto e il pagamento delle bollette, mettendo a dura prova la capacità di arrivare a fine mese. 

Per una famiglia con due o tre figli, l’esborso complessivo imposto dal caro libri 2025 può facilmente superare diverse centinaia di euro, una cifra che incide pesantemente sulle finanze domestiche e obbliga a sacrifici su altri fronti. 

Tale situazione crea una pressione economica che rischia di trasformare un diritto fondamentale, quello all’istruzione, in un lusso, accentuando le disparità sociali esistenti.

La Posizione degli Editori e le Proposte di Intervento

Secondo Giorgio Riva, presidente del gruppo Educativo di AIE, gli editori hanno operato con responsabilità, limitando gli aumenti ben al di sotto della crescita inflattiva per non gravare ulteriormente sulle famiglie. 

Nonostante l’impegno, l’aumento dei costi di produzione, dalla carta all’energia, rende inevitabili alcuni adeguamenti. 

Per affrontare in modo strutturale il problema, l’AIE avanza due proposte operative di grande importanza. 

La prima è l’introduzione della detrazione fiscale delle spese per i libri di testo a beneficio di tutte le famiglie, sul modello di quanto già avviene per le spese sanitarie o sportive. 

La seconda è una razionalizzazione del sistema di erogazione degli aiuti destinati alle famiglie in condizioni di povertà assoluta. 

Un meccanismo più efficiente e tempestivo appare determinante per garantire che i fondi arrivino realmente ai beneficiari, assicurando un sostegno concreto e puntuale.

Diritto allo Studio e Disuguaglianze: un Sistema da Riformare

Il dibattito sul caro libri 2025 solleva una questione ancora più profonda, legata al diritto allo studio sancito dalla Costituzione. 

Quando l’accesso ai materiali didattici essenziali diventa un ostacolo economico, si genera una palese disuguaglianza educativa

Gli studenti le cui famiglie faticano ad acquistare i libri partono svantaggiati, con possibili ripercussioni sul loro rendimento e percorso formativo

Per tale ragione, risulta vitale superare le logiche emergenziali e progettare interventi di sistema. 

Oltre alle misure di sostegno economico diretto, si potrebbero esplorare soluzioni a lungo termine come il potenziamento del comodato d’uso gratuito, l’implementazione di piattaforme per lo scambio dell’usato garantito o un’accelerazione verso l’adozione di risorse didattiche digitali aperte e accessibili. 

D’altro canto, assicurare a ogni studente gli strumenti per apprendere è un investimento imprescindibile per il futuro della collettività.