Stop alle consegne serali dei compiti: la circolare Valditara per una scuola più equilibrata

Rosalia Cimino

9 Maggio 2025

Ragazzo stanco che fa i compiti la sera

Stop alle consegne serali dei compiti: la circolare Valditara per una scuola più equilibrata

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Il 28 aprile 2025, il Ministro dell’Istruzione e del Merito – Giuseppe Valditara – ha emanato una circolare rivolta a tutti i Dirigenti scolastici e coordinatori didattici, con l’intento di introdurre regole condivise per l’assegnazione delle verifiche in classe e dei compiti a casa. 

L’obiettivo principale è prevenire sovraccarichi di lavoro e favorire un’organizzazione più equilibrata degli impegni scolastici, evitando in particolare che le consegne sul registro elettronico arrivino in serata per il giorno successivo.

L'offerta scade tra
2 3
Ore
:
5 9
Minuti
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5 9
Secondi

Obiettivi e contenuti della circolare

La direttiva ministeriale sottolinea l’importanza di una programmazione congiunta tra docenti per impedire la concentrazione di verifiche nella stessa giornata e per assicurare una distribuzione omogenea delle attività durante l’arco settimanale. 

In particolare, si invita a non inserire compiti sul registro elettronico nelle ore serali, così che gli studenti escano da scuola già a conoscenza degli esercizi da svolgere. 

Secondo il ministro, questa misura rafforza la collaborazione con le famiglie e tutela il benessere psicologico degli alunni, offrendo loro la possibilità di pianificare il proprio studio e rispettare le festività senza imprevisti.

Inoltre, la circolare fa esplicito richiamo al DPR 275/1999 in materia di autonomia scolastica, ribadendo però che l’autonomia non può prescindere da un coordinamento interno volto a garantire una fruizione sostenibile del percorso formativo. 

La nota ministeriale raccomanda infine che tutte le assegnazioni vengano annotate anche sul diario cartaceo, strumento utile per promuovere l’autonomia degli alunni nella gestione quotidiana degli impegni.

Implicazioni per le scuole e prospettive future

Le scuole sono ora chiamate a tradurre queste indicazioni in prassi operative: molti istituti stanno già predisponendo linee guida interne per coordinare orari e modalità di pubblicazione sul registro elettronico, includendo momenti di confronto tra docenti di materie diverse. 

L’introduzione di questa regolamentazione potrebbe rappresentare una svolta nella gestione didattica, imponendo una riflessione più ampia sui tempi di apprendimento e sull’utilizzo delle tecnologie digitali come supporto anziché fonte di stress.

Se da un lato famiglie e studenti hanno accolto con favore l’iniziativa, auspicandone l’applicazione rigorosa, dall’altro il corpo insegnante è diviso tra chi ne riconosce le potenzialità e chi teme un’eccessiva ingerenza ministeriale nelle scelte pedagogiche. 

In ogni caso, l’attenzione si sposterà ora sulla fase attuativa e sul monitoraggio degli effetti di queste raccomandazioni, con l’obiettivo di adattare progressivamente la normativa alle reali esigenze delle comunità educative.