Come fare domanda NASpI per docenti precari e ATA che, avendo stipulato un contratto a tempo determinato, si ritrovano senza lavoro? Richiedere la NASpI, ovvero l’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS, è fondamentale per non perdere tempo e accedere subito al sostegno economico a cui si ha diritto.
In questa guida vedremo in modo chiaro e dettagliato come funziona la procedura, quali documenti servono e quali obblighi bisogna rispettare dopo la presentazione della domanda.
Requisiti e documenti necessari per la domanda NASpI
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è destinata a chi perde involontariamente il lavoro, quindi anche a docenti precari e ATA il cui contratto scolastico è terminato naturalmente a giugno.
Condizioni contributive aggiornate
A partire dal 2025, per accedere alla NASpI è necessario aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la cessazione del contratto; aver accumulato almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti la fine del contratto.
Questi requisiti sono stati introdotti per garantire una maggiore equità nell’accesso all’indennità di disoccupazione.
Documenti da preparare
Per presentare correttamente la domanda, è fondamentale avere a disposizione SPID, CIE o CNS per l’accesso al portale INPS; l’IBAN personale per ricevere l’accredito dell’indennità; il Contratto o decreto di nomina con data di fine rapporto; la Certificazione Unica (CU) e ultimi cedolini paga.
Disporre di questi documenti prima di iniziare la procedura online significa evitare errori e velocizzare i tempi.
Come presentare la domanda NASpI online
La domanda si compila direttamente sul sito dell’INPS, nella sezione dedicata alla NASpI – Indennità di disoccupazione. Dopo aver effettuato l’accesso, occorre:
- Avviare una nuova domanda.
- Compilare i dati anagrafici e lavorativi (scuola di servizio, data fine contratto, tipologia di incarico).
- Dichiarare lo stato di disoccupazione e l’assenza di altri redditi incompatibili.
- Inserire l’IBAN su cui ricevere l’indennità.
- Inviare la domanda e salvare la ricevuta PDF con il numero di protocollo.
Una volta inoltrata la richiesta, l’INPS procede con le verifiche e, se tutto è in regola, accredita la prima mensilità sul conto corrente.
Dal 2024, chi percepisce la NASpI viene automaticamente registrato al SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa): occorre quindi completare il curriculum online e firmare il Patto di Attivazione Digitale. Si tratta di passaggi obbligatori per non rischiare la sospensione del sussidio.
L’importanza dei tempi di invio della domanda
Un aspetto cruciale riguarda i tempi di invio della domanda e la decorrenza dell’indennità.
La legge prevede un periodo di “franchigia” di sette giorni: se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno dalla fine del contratto, la NASpI decorre proprio dall’ottavo giorno.
Se invece la richiesta arriva dopo questo termine, l’indennità partirà dal giorno stesso della presentazione, con conseguente perdita dei giorni tra la scadenza del contratto e l’invio della domanda.
Ad esempio, se il contratto termina il 31 agosto e la domanda viene presentata entro l’8 settembre, l’indennità decorre dall’8 settembre; se invece la richiesta arriva – ad esempio – il 20 settembre, si perderanno dodici giorni di pagamento.
Tempi di attesa e obblighi durante la percezione
Dopo l’invio della domanda, l’INPS verifica la documentazione e i requisiti; comunica l’esito tramite il portale MyINPS e accredita l’indennità mensile sul conto indicato.
È importante ricordare che, quando si fa richiesta di NASpI, bisogna:
- Aggiornare tempestivamente l’INPS su eventuali variazioni del reddito o della situazione lavorativa;
- Partecipare attivamente alle politiche attive del lavoro, come previsto dal Patto di Attivazione Digitale.
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare la sospensione o la revoca dell’indennità.
Cosa fare se la domanda viene respinta
In caso di esito negativo della domanda, è possibile verificare le motivazioni del rifiuto tramite il portale MyINPS e, conseguentemente, presentare un ricorso entro 90 giorni dalla comunicazione dell’esito, seguendo le istruzioni fornite dall’INPS.
In definitiva, conoscere come fare domanda NASpI per docenti precari e ATA significa muoversi con consapevolezza e non rischiare di perdere settimane preziose.
La procedura non è complessa, ma va seguita con precisione: dal rispetto delle scadenze alla presentazione dei documenti corretti, ogni dettaglio conta per accedere senza intoppi a questo fondamentale sostegno economico.