La componente della UIL Scuola Rua in seno al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso formalmente parere negativo sulla bozza delle Nuove Indicazioni Nazionali 2025, in linea con la delibera dell’esecutivo nazionale del sindacato. La bocciatura si fonda sulla constatazione di un impianto culturale ritenuto ideologico, parziale e redatto senza un adeguato confronto con la comunità scolastica.
La bocciatura della UIL: “Impianto Ideologico e Scollegato dalla Realtà Scolastica”
Secondo la UIL Scuola Rua, la bozza presenta criticità strutturali profonde.
Si contesta, in primo luogo, l’assenza di un metodo partecipativo e condiviso, con il mancato coinvolgimento strutturato della scuola, dei docenti, degli studenti e delle famiglie.
Il testo è, inoltre, accusato di ignorare le reali problematiche che affliggono il sistema, come il precariato, l’inadeguatezza degli spazi e la carenza di organici.
L’impostazione generale viene definita paternalistica, caratterizzata da una diffidenza verso la libertà educativa e il mondo digitale, che finisce per ridimensionare il ruolo cruciale del docente a favore di una visione culturale sbilanciata.
Il sindacato sottolinea come ogni revisione delle Indicazioni Nazionali dovrebbe nascere dall’esperienza concreta delle scuole e mirare ad affrontare le sfide educative contemporanee.
Mentre le Indicazioni del 2012 rappresentavano un solido equilibrio culturale aperto alla pluralità, un aggiornamento avrebbe dovuto integrare temi come la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale, l’educazione finanziaria e lo sviluppo sostenibile.
Le nuove proposte, invece, si allontanano da questa prospettiva.
Per questi motivi, la UIL Scuola Rua non solo esprime parere negativo, ma rivendica allo stesso tempo la necessità di riaprire un confronto aperto e trasparente con il mondo della scuola e la comunità scientifica, promuovendo iniziative pubbliche di approfondimento e discussione per arrivare a un testo realmente condiviso.
“La scuola è un organismo vivo che insegna a pensare in modo critico, non solo a ricordare”, dichiara la Federazione. “Il suo compito è formare cittadini liberi e consapevoli, non esecutori obbedienti”.
Il Comunicato stampa della UIL Scuola Rua
“Il nuovo impianto è ideologico, parziale e lontano dalla realtà scolastica. Serve un vero confronto con la scuola e una visione concreta del futuro.
La componente del CSPI della UIL Scuola Rua ha espresso parere negativo sulla bozza delle Nuove Indicazioni Nazionali 2025, in coerenza con quanto deliberato dall’esecutivo nazionale.
Ogni revisione delle Indicazioni Nazionali per il curricolo dovrebbe partire dall’esperienza concreta delle scuole, dalle criticità riscontrate sul campo e dal coinvolgimento attivo di tutti i protagonisti della comunità scolastica: docenti, studenti, famiglie.
Le Indicazioni del 2012 costituivano un impianto pedagogico e culturale solido, frutto di un equilibrio tra visioni diverse, aperto alla pluralità culturale, linguistica e formativa.
Un aggiornamento del testo era auspicabile, ma avrebbe dovuto concentrarsi sulle nuove sfide educative contemporanee: digitalizzazione, intelligenza artificiale, trasformazioni comunicative, educazione finanziaria e sviluppo sostenibile, in continuità con le Linee guida sull’ educazione civica.
Le Nuove Indicazioni Nazionali 2025, nella loro seconda bozza, presentano un impianto culturale che desta forti preoccupazioni per il carattere ideologico, la parzialità di approccio e il mancato ascolto della comunità scolastica.
In sintesi, si evidenzia:
- L’assenza di un metodo partecipativo e condiviso.
- Il mancato coinvolgimento strutturato della scuola e dei suoi rappresentanti.
- La mancata risposta alle criticità strutturali (precariato, spazi, organici).
- Una impostazione paternalistica e ideologica, diffidente verso la libertà educativa, le famiglie, e il digitale.
- Un ridimensionamento del ruolo del docente e un impianto culturale sbilanciato.
Per tali motivi, la componente della Uil Scuola RUA ha espresso parere negativo e rivendica:
- La riapertura di un confronto aperto e trasparente con il mondo della scuola e la comunità scientifica.
- La promozione di iniziative pubbliche di approfondimento e discussione.
La scuola è viva, insegna a pensare anche in modo critico, non solo a ricordare. Forma cittadini liberi e consapevoli, non esecutori obbedienti.La Federazione UIL Scuola Rua continuerà a sostenere una scuola democratica, inclusiva e partecipata, capace di costruire il futuro con e non per gli studenti.”