Decreto Scuola 2025: tutte le novità su esame di maturità, precari, GPS e sicurezza

Rosalia Cimino

8 Settembre 2025

Decreto Scuola 2025

Decreto Scuola 2025: tutte le novità su esame di maturità, precari, GPS e sicurezza

Quiz GPS

Decreto Scuola 2025: il Consiglio dei ministri ha approvato il DL che si pone l’ambizioso obiettivo di ridisegnare il futuro della scuola italiana. L’intento, in realtà, è duplice: garantire un avvio ordinato dell’anno scolastico 2025/2026 e introdurre riforme strutturali che toccano l’esame di maturità, la tutela del personale, i contratti, la sicurezza e perfino i viaggi di istruzione. Si tratta di un pacchetto di misure ampio e articolato, che tocca studenti, docenti e famiglie. Ecco, in dettaglio, tutto ciò che c’è da sapere.

L'offerta scade tra
2 3
Ore
:
5 9
Minuti
:
5 9
Secondi

Proroga del nuovo regolamento per l’aggiornamento delle GPS

Il decreto proroga fino al 2028 il sistema delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), rinviando l’adozione del nuovo regolamento delle supplenze. 

Ciò significa che docenti e aspiranti supplenti potranno continuare a inserirsi e aggiornare le posizioni secondo le regole attuali, in attesa della nuova ordinanza prevista per la primavera 2026.

Il Decreto Scuola 2025 riforma l’esame di maturità

Dal 2026, l’Esame di Stato tornerà ufficialmente a chiamarsi “Esame di Maturità” e sarà profondamente rivisto. Le due prove scritte restano invariate, ma cambia l’orale: non più tutte le materie, bensì quattro discipline caratterizzanti, definite ogni anno con decreto ministeriale.

Il colloquio sarà pensato per valutare non solo le conoscenze, ma anche la capacità di argomentare, il livello di autonomia e il percorso personale dello studente, con attenzione a educazione civica e attività di formazione scuola-lavoro. Sarà bocciato chi sceglie consapevolmente di non sostenere l’orale.

Particolare attenzione sarà dedicata al curriculum dello studente, con attività formative ed esperienze extrascolastiche. I commissari, che passano da sette a cinque, riceveranno formazione mirata e un compenso rafforzato.

L’importanza del voto di condotta

Il comportamento torna ad avere un peso reale nel percorso scolastico. Con la nuova normativa, dal secondo al quarto anno della scuola secondaria di secondo grado, un 5 in condotta porta dritti verso la bocciatura.

Con il 6 in condotta, lo studente dovrà presentare un elaborato di cittadinanza attiva per essere ammesso all’anno successivo e all’esame di maturità, il voto di condotta inciderà direttamente sui crediti. Solo chi ha almeno 9 potrà aspirare al punteggio massimo.

In questo modo, il rispetto delle regole non è solo una questione disciplinare, ma diventa parte integrante della valutazione scolastica.

Il Decreto Scuola 2025 estende l’assicurazione sanitaria anche ai precari al 30 giugno

Il Decreto Scuola 2025 stanzia 15 milioni di euro per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa anche al personale con contratto in scadenza al 30 giugno. Una novità importante, visto che finora la copertura era riservata solo ai docenti di ruolo e a quelli in servizio fino al 31 agosto.

La misura interessa sia gli insegnanti sia il personale ATA, comprese le scuole italiane all’estero. Si tratta di un passo verso una maggiore inclusività e di un ampliamento del fondo da 65 milioni previsto in precedenza.

Guarda il video

La filiera tecnologico-professionale: il 4+2 diventa ordinamentale

Il percorso “4+2”, finora sperimentale,  punta a rimodulare in modo completamente innovativo la formazione tecnica per favorire l’accesso immediato al mondo del lavoro, prevedendo quattro anni di scuola superiore a indirizzo tecnico o professionale, seguiti da due anni di specializzazione negli ITS Academy. 

Si tratta di un percorso snello e immediato che permette agli studenti di acquisire competenze pratiche in tempi più rapidi, senza rinunciare a una solida preparazione teorica. 

In questo modo, la scuola non resta fine a sé stessa ma diventa il trampolino di lancio verso professioni ad alta specializzazione, in linea con la domanda delle imprese.

Difatti, la scelta di rendere strutturale la Riforma scuola 4+2 non arriva a caso. I numeri, infatti, parlano chiaro: entro il 2027 quasi la metà delle posizioni aperte rischia di rimanere vacante perché mancheranno candidati con le competenze giuste. 

Un vuoto che non solo penalizzerebbe i giovani in cerca di occupazione, ma metterebbe anche un freno allo sviluppo economico nazionale.

In questo contesto, il nuovo modello formativo si pone come uno strumento strategico: accorciare i tempi della scuola, rafforzare la preparazione tecnica e creare un collegamento stabile con il mondo delle imprese significa dare una risposta concreta a un problema che potrebbe diventare strutturale.

Garantita maggiore sicurezza durante i viaggi di studio

Particolare attenzione è riservata ai mezzi di trasporto per le gite scolastiche. Sarà obbligatorio l’uso di autobus dotati di sistemi di frenata assistita e di dispositivi di sicurezza avanzati. L’obiettivo è ridurre al minimo i rischi durante gli spostamenti degli studenti, alla luce di recenti tragedie che hanno coinvolto scuole in viaggio.

240 milioni per il rinnovo del contratto

Arrivano 240 milioni di euro per finanziare il rinnovo del contratto del personale scolastico. A questi si aggiungono i 15 milioni destinati alla copertura sanitaria dei precari. 

Il provvedimento include anche fondi per la formazione dei commissari d’esame, che riceveranno un aggiornamento professionale specifico e, in alcuni casi, anche supporto psicologico.

Tutti gli interventi previsti dal Decreto Scuola 2025

Il decreto include anche misure mirate a migliorare l’efficienza del sistema scolastico:

  • L’edilizia scolastica potrà beneficiare di fondi riassegnati per arredi e trasporti, così da garantire scuole più funzionali.
  • La Scuola Europea di Brindisi riceve nuove risorse per assumere docenti e personale madrelingua, indispensabili per rispettare gli standard internazionali.
  • I PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento – cambiano nome e diventano “Formazione scuola-lavoro”, per rendere più chiaro il loro valore educativo.
  • Sul fronte sicurezza, il decreto introduce nuove regole per i viaggi di istruzione e le uscite didattiche: verranno premiati gli operatori che offrono mezzi sicuri, conducenti qualificati e autobus accessibili agli studenti con disabilità.
  • Interventi di sostegno personalizzati per ridurre la dispersione scolastica:

In sostanza, il decreto scuola 2025 ridisegna l’intero ecosistema scolastico, con misure che spaziano dalla tutela del personale alla sicurezza degli studenti, fino al contrasto della dispersione. 

È un pacchetto che mira a dare più serietà all’esame finale, più diritti ai precari e più opportunità a studenti e famiglie, segnando un passo importante nella modernizzazione della scuola italiana.