Nella mattinata di ieri, 21 maggio 2025, al Liceo Scientifico “Lazzaro Spallanzani” di Tivoli, durante la prima ora di lezione – intorno alle 8:30 – la batteria di un iPhone ha improvvisamente preso fuoco in aula.
Il proprietario del dispositivo, uno studente di 17 anni, ha notato un surriscaldamento anomalo e ha prontamente lanciato il telefono a terra, pochi istanti prima che esplodesse, generando una densa nube di fumo.
L’insegnante presente ha utilizzato un estintore per domare le fiamme, evitando che l’incendio si propagasse. Successivamente, l’intero edificio scolastico è stato evacuato in modo ordinato, grazie al coordinamento del dirigente scolastico, del corpo docente e del personale ATA.
Non si sono registrati feriti, ma l’episodio ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei dispositivi elettronici utilizzati quotidianamente dagli studenti.
Le batterie agli ioni di litio: rischi e precauzioni
Le batterie agli ioni di litio, comunemente impiegate negli smartphone, sono generalmente sicure, ma possono presentare rischi se danneggiate, difettose o sottoposte a condizioni estreme.
Il surriscaldamento può innescare una “fuga termica”, un processo in cui la temperatura della batteria aumenta rapidamente, portando a incendi o esplosioni. Fattori che possono contribuire a tali incidenti includono:
- Utilizzo di caricabatterie non originali o di bassa qualità;
- Esposizione del dispositivo a temperature elevate;
- Danni fisici alla batteria, come urti o pressioni eccessive;
- Difetti di fabbricazione o assemblaggio.
Come ridurre il rischio di incidenti
Per ridurre il rischio di incidenti, è consigliabile:
- Utilizzare accessori originali e certificati;
- Evitare di lasciare il telefono in ambienti caldi o sotto il sole;
- Non utilizzare il dispositivo durante la ricarica se si nota un surriscaldamento;
- Sostituire la batteria se si osservano rigonfiamenti o odori insoliti.
L’incidente al Liceo di Tivoli serve da monito sull’importanza della consapevolezza e della prevenzione nell’uso quotidiano dei dispositivi elettronici, specialmente in ambienti affollati come le scuole.
