Don Roberto Fiscer, sacerdote e da quest’anno insegnante di religione, ha inventato – a Genova – il FantaSanto, un gioco che trasforma l’apprendimento della religione cattolica in un’esperienza interattiva ispirata al Fantacalcio.
Con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi ai valori e alla storia della fede, don Fiscer sfrutta il linguaggio digitale che i giovani conoscono bene, trasformando l’aula in un vero e proprio campo di gioco educativo.
Come funziona il FantaSanto
Il FantaSanto – chiaramente ispirato al Fantacalcio – permette agli studenti di creare squadre di santi utilizzando un budget virtuale di “credici”, che servono ad acquistare le figurine dei santi.
Le classi vengono divise in team e ogni squadra deve costruire la propria rosa, confrontandosi sulle scelte dei santi e partecipando a sfide legate alle loro vite.
Don Fiscer, attraverso i suoi canali social con migliaia di follower, fornisce regole, biografie e approfondimenti sui santi, creando un ponte tra il mondo digitale e la didattica in aula. In questo modo, il gioco diventa non solo divertente, ma anche uno strumento educativo concreto.
L’integrazione del FantaSanto con il percorso scolastico
Il FantaSanto non è un semplice gioco, ma uno strumento integrato con il programma ministeriale di religione:
- Prima media: si approfondisce la vita di Gesù.
- Seconda media: ci si concentra sulla storia e l’organizzazione della Chiesa.
- Terza media: si affrontano temi di morale e riflessione etica, studiando le vite dei santi.
Così, ogni fase del gioco è adattata alle esigenze formative delle diverse classi, garantendo che divertimento e apprendimento procedano di pari passo.
La didattica digitale come ponte educativo
Don Fiscer si definisce un “missionario digitale”: il suo obiettivo è parlare la lingua dei ragazzi, usando social media e strumenti digitali non per popolarità, ma come mezzo per coinvolgerli in oratorio e in chiesa.
“Gesù è diventato famoso con 12 follower, e uno poi l’ha pure defollowato”, scherza il sacerdote, riassumendo con ironia la filosofia del progetto: educare con leggerezza e creatività, senza perdere di vista i valori fondamentali della fede.
Coinvolgimento e sviluppo di competenze trasversali attraverso il FantaSanto
Oltre alla religione, il FantaSanto sviluppa competenze trasversali come la strategia, il lavoro di squadra e il confronto tra pari.
Gli studenti imparano a valutare le scelte dei santi, discutere delle loro vite e prendere decisioni ponderate, tutto in un contesto ludico che stimola curiosità e partecipazione attiva.
Il successo social del FantaSanto e l’influenza educativa
Don Fiscer è già un influencer della fede, con oltre 800.000 follower su TikTok e 200.000 su Instagram.
Il FantaSanto sfrutta questa popolarità per diffondere contenuti religiosi in modo creativo, trasformando i social da semplice passatempo a strumenti educativi e motivazionali, capaci di creare continuità tra aula, casa e comunità digitale.
Il FantaSanto rappresenta un esempio concreto di come innovazione, creatività e conoscenza del mondo giovanile possano rendere la scuola più coinvolgente.
Con questo progetto, don Fiscer dimostra che la religione può essere studiata in maniera interattiva e moderna, senza perdere profondità e valore educativo, trasformando le lezioni in un’avventura emozionante e significativa.