La festività del primo Novembre, giorno in cui si celebrano Tutti i Santi, quest’anno cade di sabato e questo cambia le carte in tavola per molte scuole che adottano la settimana corta.
Ma cosa significa, in concreto, per docenti e personale ATA? Si ha diritto a un recupero? A una riduzione dell’orario? L’ARAN ha già dato una risposta chiara.
Settimana corta e festività del primo Novembre: nessun recupero se cade di sabato
Per docenti e personale ATA che lavorano all’interno di istituti operativi dal lunedì al venerdì, la festività del primo Novembre non produce alcun effetto particolare quando cade di sabato.
Lo ha precisato l’ARAN in un orientamento ufficiale del 2021: se la scuola ha scelto la settimana corta nell’ambito della propria autonomia, le festività che coincidono con il sabato non danno diritto a recupero né a riduzione dell’orario di servizio.
In altre parole, la giornata resta festiva solo sul calendario, ma non genera alcun vantaggio contrattuale per chi non lavora abitualmente in quel giorno. Una regola che vale per tutti i lavoratori della scuola, a prescindere dal ruolo o dal grado dell’istituto.
Autonomia scolastica e contratti: ecco la spiegazione dell’ARAN
L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni spiega che la scelta della settimana corta rientra pienamente nell’autonomia didattica e organizzativa prevista dal d.P.R. n. 275/1999.
Ciò significa che ogni istituto può stabilire la propria articolazione oraria, ma deve accettarne anche le conseguenze: se il sabato è giorno libero, le festività coincidenti con quel giorno non contano ai fini dell’orario di lavoro.
Una simile impostazione evita disparità di trattamento tra chi lavora sei giorni e chi cinque, mantenendo equità tra diverse tipologie di organizzazione scolastica.
Per i dipendenti, quindi, la festività del primo Novembre 2025 non porterà né vantaggi né svantaggi: semplicemente non si lavora, ma non si recupera.
Il chiarimento dell’ARAN mette fine a ogni dubbio: la festività di Ognissanti che cade di sabato non comporta modifiche al calendario né all’orario di servizio del personale scolastico.
Un dettaglio che può sembrare banale, ma che ogni anno crea confusione tra segreterie e lavoratori. In definitiva, la festività del primo Novembre 2025 non ha effetto sul contratto: si celebra, ma non si recupera.


