Fondo Espero 2025: al via il voto online per i delegati del personale scolastico

Rosalia Cimino

23 Ottobre 2025

Fondo Espero 2025: docenti che votano

Fondo Espero 2025: al via il voto online per i delegati del personale scolastico

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Fondo Espero 2025: dal 27 al 29 ottobre, il personale della scuola e dell’alta formazione artistica e musicale potrà partecipare al rinnovo dell’Assemblea dei delegati. La consultazione, completamente online, offre a lavoratrici e lavoratori l’opportunità di influire sulle scelte strategiche del fondo, puntando a una gestione più trasparente e a investimenti sostenibili.

Partecipare significa non solo esercitare un diritto di rappresentanza, ma anche contribuire a una gestione più trasparente e sostenibile delle risorse previdenziali.

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Fondo Espero 2025: come partecipare al voto

La votazione si svolgerà interamente tramite strumenti digitali, accessibili da computer, tablet o smartphone, rendendo semplice e immediata la partecipazione di tutti gli iscritti. 

Per esprimere il proprio voto, ciascun partecipante dovrà accedere all’area riservata del sito del Fondo Espero utilizzando SPID o CIE, e seguire la procedura guidata per registrare la propria preferenza. 

Il seggio elettronico resterà attivo senza interruzioni per tutta la durata della consultazione, dalle 9:00 del 27 ottobre fino alle 23:59 del 29 ottobre, in modo da garantire massima flessibilità agli iscritti. 

Potranno votare tutti coloro che risultano iscritti al libro soci alla data del 27 settembre 2025, compresi i lavoratori della scuola non statale, della formazione professionale e delle realtà convenzionate.

Obiettivi e importanza del voto

Il voto rappresenta molto più della semplice scelta dei delegati: è un momento decisivo per influenzare la gestione dei risparmi previdenziali e orientare le politiche di investimento del Fondo Espero 2025

I candidati sostenuti dalla Flc Cgil, ad esempio, puntano a dare maggiore valore ai contributi degli aderenti, riducendo le spese di gestione e garantendo una governance trasparente che semplifichi i rapporti con tutti gli iscritti. 

L’obiettivo è assicurare pari diritti tra i lavoratori del pubblico e del privato e promuovere investimenti che non siano solo redditizi, ma anche responsabili sotto il profilo sociale e ambientale, sostenendo le imprese del territorio e incentivando iniziative a favore della pace. 

Partecipare al voto significa dunque contribuire a un futuro previdenziale più sicuro e consapevole, costruendo una gestione del fondo basata su professionalità, trasparenza e attenzione ai bisogni concreti dei lavoratori.

Perché la previdenza complementare è fondamentale

In un sistema pensionistico ormai quasi integralmente contributivo, il Fondo Espero 2025 rappresenta una risorsa essenziale per integrare la pensione pubblica. 

La scelta dei delegati influirà sulle decisioni strategiche del fondo, compresi i criteri di investimento e le politiche di gestione dei risparmi. Fare una scelta consapevole significa:

  • Proteggere i propri risparmi.
  • Garantire una pensione integrativa solida.
  • Contribuire a investimenti etici e sostenibili.

Il voto al Fondo Espero 2025 è quindi un’occasione non solo di rappresentanza, ma di partecipazione attiva alla costruzione del proprio futuro previdenziale.

Cos’è il Fondo Espero 2025

Il Fondo Espero è il fondo nazionale di previdenza complementare dedicato ai lavoratori della scuola, regolarmente iscritto all’Albo tenuto dalla Covip con il numero 145. 

Si tratta di un’associazione senza fini di lucro, il cui unico obiettivo è consentire agli iscritti di costruire una pensione complementare in grado di bilanciare l’inevitabile riduzione della pensione pubblica. 

Oltre agli insegnanti, al fondo aderiscono dirigenti scolastici, direttori amministrativi, collaboratori scolastici e altri operatori del settore, per un totale di oltre 100.000 associati, rendendo Espero uno dei più grandi fondi negoziali d’Italia. 

Il fondo nasce a seguito dell’accordo istitutivo del 14 marzo 2001 tra le principali organizzazioni sindacali del settore, tra cui FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA-UNAMS e CIDA, e l’ARAN, con l’atto costitutivo definitivo del 17 novembre 2003, che ne ha formalizzato l’operatività.