Le gite scolastiche sono un’opportunità educativa preziosa per gli studenti, in quanto occasione per apprendere in contesti nuovi e stimolanti. Tuttavia, l’organizzazione dei viaggi d’istruzione è sempre più complessa in ragione di vincoli normativi, responsabilità degli accompagnatori e problematiche logistiche.
Lo dimostra il caso di alcune classi di una scuola secondaria di I grado di Novara che, a causa di una cattiva organizzazione, si sono viste annullare – in aeroporto e a pochi minuti dalla partenza – la loro gita scolastica che le avrebbe portate all’estero. Scopriamo cosa è accaduto.
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SOMMARIO
ToggleIl caso della gita annullata a Malpensa
La storia ha dell’incredibile: un gruppo di 49 studenti di una scuola secondaria di primo grado di Novara si è visto negare l’imbarco su un volo EasyJet a causa di un numero insufficiente di accompagnatori.
Secondo la compagnia aerea, la presenza di soli tre adulti non garantiva il rispetto delle norme di sicurezza previste.
L’agenzia di viaggi responsabile dell’organizzazione ha riconosciuto l’errore e si è attivata per riprogrammare il viaggio, ma l’accaduto ha sollevato dubbi sull’adeguatezza delle misure previste per garantire la sorveglianza degli studenti.
Difficoltà e Responsabilità dei Docenti Accompagnatori
Il caso degli studenti di Novara dimostra come, negli ultimi anni, il numero di insegnanti disposti ad accompagnare gli studenti in gita sia diminuito drasticamente. I motivi principali includono:
- Mancanza di incentivi economici: a differenza del passato, i docenti non ricevono più un’indennità per la loro partecipazione ai viaggi di istruzione.
- Carico di responsabilità: la sorveglianza degli studenti al di fuori dell’ambiente scolastico è un compito impegnativo, con implicazioni legali rilevanti.
- Gestione delle emergenze: eventuali incidenti, malesseri o problemi disciplinari possono trasformarsi in situazioni complesse da affrontare.
- Comunicazione con le famiglie: i genitori, grazie alla costante reperibilità dei figli via cellulare, tendono a intervenire direttamente su questioni logistiche, generando ulteriore stress per gli insegnanti.
Normative e regole per i viaggi d’istruzione
Le scuole devono attenersi a precise direttive per l’organizzazione delle gite. Secondo la normativa vigente, il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto stabiliscono i criteri generali per l’effettuazione delle uscite didattiche.
Il numero di accompagnatori raccomandato varia in base alle esigenze organizzative: il riferimento più comune è un docente ogni 15 alunni, con la possibilità di aggiungere fino a tre accompagnatori per classe in caso di necessità particolari.
Un altro aspetto cruciale riguarda la sicurezza durante i trasferimenti. Il Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con la Polizia Stradale, ha introdotto controlli più rigorosi sugli autobus e sugli autisti incaricati per i viaggi scolastici.
Sebbene il controllo non sia obbligatorio, molte scuole si avvalgono di questa possibilità per ridurre i rischi.
Strategie per il futuro: come incentivare i docenti
Affinché le gite scolastiche non diventino un ricordo del passato, è necessario trovare soluzioni che incoraggino i docenti ad accettare il ruolo di accompagnatori. Alcune possibili strategie includono:
- Ripristino di compensi economici per i docenti accompagnatori.
- Assicurazioni specifiche per ridurre le preoccupazioni legali in caso di incidenti.
- Migliore pianificazione e supporto logistico per ridurre il carico di responsabilità sugli insegnanti.
- Comunicazione più efficace con le famiglie, per evitare interferenze durante le gite.
I viaggi di istruzione sono un’opportunità di crescita e apprendimento che non dovrebbe essere sacrificata per ostacoli burocratici o difficoltà organizzative. È fondamentale che le scuole, le istituzioni e le famiglie collaborino per trovare soluzioni che rendano le gite scolastiche più gestibili, sicure e gratificanti per tutti i partecipanti.