Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha convocato per le 15.30 di oggi, 11 marzo, un incontro con le organizzazioni sindacali per discutere importanti modifiche all’organico del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario).
Durante l’incontro verranno affrontati due temi principali: la riduzione del personale prevista a partire dall’anno scolastico 2026/27 e la revisione dei criteri per la definizione degli organici, in linea con le disposizioni del nuovo CCNL 2022/24.
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SOMMARIO
ToggleTaglio di oltre 2.000 unità: cosa cambia dal 2026/27
Quella prevista per oggi è una riunione fondamentale per il settore scolastico, poiché le decisioni che verranno prese influenzeranno l’organizzazione e il funzionamento delle scuole nei prossimi anni.
L’obiettivo del Ministero è razionalizzare le risorse disponibili, ma i sindacati esprimono preoccupazione per le conseguenze che tali cambiamenti potrebbero avere sulla qualità del servizio scolastico.
Uno dei punti più delicati all’ordine del giorno riguarda la riduzione dell’organico ATA. Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2025, a partire dall’anno scolastico 2026/27 il personale scolastico subirà una contrazione di 2.174 unità.
La misura è contenuta nel comma 828 dell’articolo 1 della legge, che prevede una revisione dei parametri per la definizione degli organici, da attuarsi entro il 15 febbraio 2025 con un decreto ministeriale.
Il taglio del personale si inserisce in un contesto più ampio di razionalizzazione delle risorse pubbliche, ma solleva interrogativi sul funzionamento delle scuole con un minor numero di addetti amministrativi e tecnici.
I sindacati temono che la riduzione possa avere ripercussioni sulla gestione quotidiana delle scuole, aumentando il carico di lavoro per il personale rimanente e compromettendo l’efficienza dei servizi.
Nuove regole per la definizione degli organici e arrivo dell’operatore scolastico
Un altro tema centrale dell’incontro riguarda la revisione dei criteri per la determinazione dell’organico ATA, prevista dal decreto sport e scuola (DL 71/2024) e legata all’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
L’obiettivo è ridefinire i parametri in modo da garantire neutralità finanziaria, evitando un aumento dei costi per lo Stato.
In questo contesto si inserisce anche la possibile introduzione della figura dell’operatore scolastico, un nuovo profilo previsto dal CCNL ma non ancora attuato.
Sebbene per l’anno scolastico in corso non siano stati previsti nuovi posti, le prime assunzioni potrebbero arrivare già dal 2025/26, con una dotazione iniziale stimata in circa 1.300 unità.
L’ingresso di questa figura potrebbe avvenire sia attraverso mobilità verticale del personale già in servizio sia tramite nuove assunzioni.
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere quali soluzioni verranno adottate per bilanciare le esigenze di razionalizzazione con la necessità di mantenere un livello adeguato di servizi nelle scuole italiane.