A partire da aprile 2025, i lavoratori della scuola troveranno nel proprio cedolino l’indennità di vacanza contrattuale (IVC). Prevista dall’ordinamento per compensare la mancata sottoscrizione del nuovo contratto collettivo, l’IVC rappresenta un elemento integrativo di natura economica e temporanea. L’importo specifico varia in base allo stipendio tabellare e alla tempistica fissata dalla normativa vigente.
Quadro normativo dell’Indennità di Vacanza Contrattuale
L’indennità di vacanza contrattuale trova fondamento giuridico nell’articolo 47-bis del Decreto Legislativo n. 165 del 30 marzo 2001.
Nel dettaglio, la disposizione in questione prevede l’erogazione di un incremento retributivo provvisorio per il personale del pubblico impiego nel periodo di vacanza contrattuale, ossia il tempo che intercorre tra la scadenza di un Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) e la sua effettiva sottoscrizione o applicazione.
L’IVC ha natura distinta rispetto agli aumenti derivanti dal rinnovo contrattuale vero e proprio. Ha lo scopo di tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori pubblici, in attesa della definizione delle trattative per il nuovo CCNL.
Importi e decorrenze per il triennio 2025–2027
La Legge di Bilancio 2025 ha aggiornato le percentuali dell’IVC per il triennio contrattuale 2025–2027 applicabili su base mensile agli stipendi tabellari.
Le nuove misure decorrono come segue:
- dal 1° aprile 2025 al 30 giugno 2025: incremento pari allo 0,6%;
- dal 1° luglio 2025: incremento portato al 1%.
Questo significa che, per i mesi di aprile, maggio e giugno 2025, l’aumento sarà fisso nella misura dello 0,6%, mentre dal mese di luglio l’indennità salirà al 1% dello stipendio tabellare in attesa dell’emanazione e applicazione del nuovo CCNL.
NoiPA provvederà automaticamente all’erogazione della somma in busta paga, calcolando l’importo in base ai dati contrattuali e alla posizione in organico del dipendente.
Applicazione per il personale scolastico
Gli importi specifici dell’IVC per l’anno 2025, relativi al comparto Istruzione e Ricerca, sono stati resi noti dalla Ragioneria Generale dello Stato.
I dati comprendono:
- il personale non dirigente della Scuola, rientrante nel comparto Istruzione e Ricerca;
- il personale dirigente scolastico, ricompreso nell’Area della dirigenza del medesimo comparto.
Per ciascuna figura professionale, i valori sono calcolati sulla base del vigente CCNL e dello stipendio tabellare lordo mensile. I dirigenti scolastici e il personale docente e ATA, pertanto, vedranno un adeguamento temporaneo del proprio compenso in linea con la normativa sopra descritta.
Impatto operativo per le segreterie scolastiche e i dirigenti
Le segreterie scolastiche non devono compiere alcuna operazione manuale in quanto l’aggiornamento sarà effettuato direttamente da NoiPA.
Tuttavia, è consigliabile:
- monitorare la pubblicazione ufficiale dei cedolini nel portale NoiPA;
- verificare la corretta applicazione dell’IVC con riferimento alle tabelle pubblicate dalla Ragioneria Generale;
- in caso di errori o omissioni, segnalare tempestivamente attraverso i canali dedicati (SIDI o helpdesk NoiPA);
- informare il personale delle variazioni intervenute nel cedolino a partire dal mese di aprile.
I dirigenti scolastici, dal canto loro, dovrebbero assicurare un’informazione trasparente e puntuale al personale, garantendo la continuità amministrativa nelle fasi di aggiornamento stipendiale.
Riferimenti normativi
Per un inquadramento completo, si rimanda ai seguenti riferimenti:
- Decreto Legislativo n. 165/2001, Art. 47-bis;
- Legge n. 213 del 30 dicembre 2024 (Legge di Bilancio 2025);
- CCNL Istruzione e Ricerca 2019-21;
- Tabelle trasmesse dalla Ragioneria Generale dello Stato (RGSt) contenenti gli importi aggiornati IVC.