Intelligenza artificiale: il disegno di legge per una normativa etica e responsabile passa alla Camera

Giuseppe Montone

24 Marzo 2025

La scritta "AI"in un cerchio

Intelligenza artificiale: il disegno di legge per una normativa etica e responsabile passa alla Camera

Quiz GPS

Con 85 voti favorevoli e 42 contrari, il Senato ha approvato il disegno di legge n. 46 presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro della Giustizia recante disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria e che delinea un quadro normativo fondamentale per governare lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia, in particolare per quanto riguarda il suo impatto su diritti e opportunità, passa ora all’esame della Camera.

Guarda il video

Una visione antropocentrica per un uso etico dell’IA

Il disegno di legge adotta n. 46 un approccio antropocentrico nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e mira a garantire che i sistemi di IA vengano utilizzati in modo corretto, trasparente e responsabile

Il principale obiettivo è quello di sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia senza trascurare i rischi economici, sociali e la protezione dei diritti fondamentali.

Nello specifico, la normativa definisce chiaramente cosa si intenda per “sistema di intelligenza artificiale”: un sistema automatizzato progettato per operare con livelli di autonomia variabili, capace di adattarsi e generare output come previsioni, contenuti e raccomandazioni che possono influenzare ambienti fisici o virtuali. 

Tali principi, tra cui il rispetto per i diritti fondamentali, la sicurezza, la trasparenza e la non discriminazione, costituiscono i pilastri della normativa.

Una mano schiaccia la scritta AI su uno schermo

Gli ambiti strategici di applicazione e le tutele penali

Il provvedimento prevede disposizioni specifiche per l’utilizzo dell’IA in ambiti strategici come la sanità, il lavoro, la pubblica amministrazione e l’attività giudiziaria. 

In campo sanitario, per esempio, l’IA sarà utilizzata per il miglioramento del sistema sanitario, la prevenzione e la cura delle malattie, garantendo che l’accesso alle prestazioni non sia discriminatorio.

Un aspetto innovativo di questo disegno di legge riguarda il Capo V, che introduce nuove disposizioni penali

In particolare, l’articolo 612-quater del codice penale prevede pene da 1 a 5 anni di reclusione per l’illecita diffusione di contenuti generati o alterati tramite IA che causano danni ingiusti alle persone. 

Inoltre, verrà introdotto un’aggravante generale per i reati commessi con l’impiego di sistemi di IA, soprattutto quando tali sistemi vengano utilizzati come “mezzi insidiosi” o ostacolano la difesa pubblica e privata.

un uomo scrive al pc e proiezione di uno schermo con la scritta "Chat AI"

Il diritto d’autore sulle opere generate tramite IA

Un altro aspetto significativo riguarda la regolamentazione del diritto d’autore per le opere generate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. 

La legge stabilisce che anche le opere create tramite l’uso di strumenti di IA siano protette dal diritto d’autore, purché la loro creazione derivi dal lavoro intellettuale dell’autore. 

In particolare, la normativa consente la riproduzione e l’estrazione di contenuti da opere o materiali legittimamente accessibili attraverso l’uso di modelli e sistemi di IA, anche generativi.

Il ruolo dell’IA nelle professioni intellettuali e nella pubblica amministrazione

Il disegno di legge stabilisce limiti precisi all’utilizzo dell’IA nelle professioni intellettuali, riservando tale utilizzo alle attività strumentali e di supporto. 

È previsto che i professionisti che impiegheranno tali strumenti informino i propri clienti al riguardo. 

Inoltre, per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, la normativa garantisce la trasparenza del suo funzionamento e la tracciabilità del suo utilizzo, affermando che l’IA deve supportare, ma non sostituire, l’autonomia e la responsabilità delle decisioni individuali. 

Gli enti pubblici sono, quindi, tenuti ad adottare misure per garantire un uso “responsabile” dell’IA, con formazione adeguata per gli utilizzatori.

La scritta AI con intorno alcune frecce

Governance e strategia nazionale per l’IA

Per garantire l’efficace implementazione della normativa, il disegno di legge prevede la creazione di una strategia nazionale per l’intelligenza artificiale, che sarà aggiornata ogni due anni

Inoltre, il governo avrà il compito di adottare, entro 12 mesi, decreti legislativi che adeguino la legislazione italiana al regolamento europeo sull’IA. 

Le autorità competenti, come l’Agenzia per l’Italia Digitale e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, saranno designate per supervisionare l’attuazione della strategia.

Rafforzamento delle competenze scientifiche e artistiche

L’articolo 22, comma 2, lettera d) del DDL n. 46 prevede una misura volta a potenziare le competenze scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM) nei programmi scolastici, estendendo tale iniziativa anche alle discipline artistiche. 

L’intento è quello di fornire agli studenti un’educazione più integrata, che unisca scienza e arte, favorendo l’orientamento verso percorsi formativi avanzati in questi ambiti.

L’approccio proposto si concentra sulla creazione di attività personalizzate che supportino le scelte degli studenti, rendendo più evidenti le opportunità professionali che questi settori offrono. 

L’integrazione di STEM e arte non solo accresce la preparazione accademica, ma mira a formare giovani professionisti capaci di affrontare le sfide di un mercato del lavoro sempre più competitivo e multidisciplinare.

Formazione Universitaria: le competenze tecniche e giuridiche per le tecnologie emergenti

Il disegno di legge n. 46 presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro della Giustizia delinea, inoltre, all’articolo 22, lettera e), l’importante ruolo della formazione universitaria nell’introduzione e nel consolidamento delle conoscenze legate alle tecnologie emergenti, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale (IA).  

I corsi universitari, inclusi quelli delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), nonché i percorsi degli ITS Academy, dovranno includere moduli specifici dedicati alla comprensione sia tecnica che giuridica delle tecnologie avanzate.

Questa misura mira a garantire che gli studenti acquisiscano una solida conoscenza dei sistemi di IA, tenendo conto delle peculiarità di ciascun indirizzo formativo. 

L’obiettivo è quello di preparare una nuova generazione di professionisti in grado di affrontare le sfide tecnologiche del futuro, non solo con competenze pratiche, ma anche con una consapevolezza etica e giuridica necessaria per navigare in un mondo in cui l’intelligenza artificiale gioca un ruolo sempre più centrale.

alcune icone con la scritta AI e altri simboli tecnologici proiettati su uno schermo

Creazione di sinergie tra ricerca accademica e mondo produttivo

Un altro aspetto fondamentale promosso dal disegno legge è quello relativo alla ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale, coinvolgendo università, istituzioni AFAM, ITS Academy ed enti pubblici di ricerca. 

La proposta è quella di favorire una maggiore interazione tra il sistema accademico e il settore produttivo, creando spazi di sperimentazione normativa che possano generare soluzioni pratiche applicabili nel mondo del lavoro.

Questa iniziativa mira a consolidare le collaborazioni tra il mondo accademico e quello industriale, con l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra università, ITS Academy e le autorità nazionali competenti. 

L’integrazione delle competenze teoriche e pratiche è fondamentale per assicurare che l’innovazione tecnologica continui a guidare lo sviluppo sostenibile e competitivo del nostro Paese.

Verso un utilizzo responsabile dell’IA

Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale rappresenta un passo fondamentale per il governo e la regolamentazione di questa tecnologia, mettendo al centro i diritti e le opportunità per i cittadini. 

Con un approccio etico, la normativa mira a sfruttare i benefici dell’IA, senza sacrificare la sicurezza e la privacy. 

Inoltre, l’introduzione di tutele penali e l’inclusione del diritto d’autore sulle opere generate tramite IA pongono solide basi per l’utilizzo di questa tecnologia in modo trasparente e giusto

Il DDL, una volta approvato, avrà un impatto significativo su diversi settori, tra cui la pubblica amministrazione e le professioni intellettuali, ed è destinato a diventare un modello di riferimento per il futuro sviluppo dell’intelligenza artificiale a livello globale.