Nella notte tra sabato e domenica, un gruppo di ladri ha fatto irruzione nella scuola Anna Ferrara di Scafati, in provincia di Salerno, sottraendo almeno 30 computer e 20 tablet, strumenti essenziali acquistati con fondi PNRR per l’aggiornamento delle attrezzature multimediali.
L’evento, denunciato dal sindaco Pasquale Aliberti attraverso post sui social, rappresenta un duro colpo per il diritto allo studio e per la sicurezza delle scuole italiane.
I danni materiali
I dettagli dell’incursione rivelano un’azione studiata e violenta.
I malintenzionati sono riusciti a penetrare nella scuola da un accesso posteriore, sfondando parte del muro e una porta che dava su un’aula, per poi accedere agli armadi contenenti le chiavi di altre stanze.
In alcuni punti, laddove non era possibile forzare gli accessi, hanno optato per demolire ulteriori sezioni del muro, mentre anche alcune casseforti sono state violate.
L’operazione ha causato danni significativi alla struttura, compromettendo non solo le attrezzature acquistate con i fondi del PNRR, ma anche il normale svolgimento delle attività didattiche destinate a docenti e studenti.
Le reazioni della comunità e le misure intraprese
La notizia, diffusa dal sindaco Pasquale Aliberti, ha suscitato una forte reazione nell’opinione pubblica, evidenziando il profondo impatto emotivo e pratico dell’accaduto.
Il Primo Cittadino ha definito l’evento “un brutto risveglio per i tanti bambini della scuola Anna Ferrara”, condannando l’azione dei ladri come un’aggressione vergognosa al diritto allo studio e alla sicurezza degli ambienti scolastici.
In un messaggio condiviso su Facebook, Aliberti ha sottolineato la necessità di un intervento rapido e deciso: “Confidiamo nelle Forze dell’Ordine affinché vengano identificati e puniti i responsabili di questo scempio“.
Parallelamente, l’amministrazione ha annunciato che saranno attuate tutte le misure necessarie per ripristinare immediatamente i danni e garantire la continuazione della manutenzione programmata, sottolineando l’impegno a tutelare il patrimonio educativo e tecnologico della scuola.
L’accaduto solleva ulteriori interrogativi circa la sicurezza delle strutture scolastiche e la protezione dei fondi destinati all’aggiornamento tecnologico, diventati bersaglio di atti criminali.
Le indagini, ormai avviate dalle autorità competenti, sono attese con urgenza per fare chiarezza sulla dinamica del furto e per prevenire simili episodi in futuro.
Impatto sull’ambiente scolastico
L’incursione alla scuola Anna Ferrara non rappresenta soltanto un grave atto vandalico, ma evidenzia anche la fragilità delle infrastrutture scolastiche e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza in ambito educativo.
L’episodio getta luce su un problema più ampio: la protezione degli investimenti pubblici destinati all’innovazione e al benessere degli studenti.
In un’epoca in cui la digitalizzazione e l’aggiornamento tecnologico sono strumenti fondamentali per migliorare la didattica, garantire ambienti sicuri e protetti diventa una priorità per le istituzioni.
La scuola, intesa come spazio di crescita e di formazione, deve essere tutelata da ogni forma di intrusione, affinché possa continuare a svolgere il suo ruolo fondamentale nella società, promuovendo un apprendimento sereno e innovativo per le future generazioni.