La figura di Giacomo Leopardi torna protagonista in televisione con la miniserie “Leopardi – Il poeta dell’infinito”, diretta da Sergio Rubini, e trasmessa in prima serata su Rai 1 il 7 e l’8 gennaio 2025.
L’opera rappresenta il debutto di Rubini nella regia televisiva e si propone di raccontare il poeta con una prospettiva innovativa.
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SOMMARIO
ToggleIl legame con il mondo della scuola
Questa miniserie offre un’importante occasione per riscoprire Leopardi sotto una luce nuova, rendendolo un personaggio accessibile anche agli studenti.
La sua figura, centrale nella letteratura italiana e nel Risorgimento, viene presentata non solo come poeta, ma anche come pensatore politico e filosofo esistenzialista.
La produzione può diventare uno strumento didattico utile per affrontare in classe temi legati alla storia, alla poesia e alla ricerca del senso della vita, stimolando in particolare un dialogo con i giovani su argomenti attuali come il desiderio di libertà e la lotta contro le convenzioni sociali.
Una produzione che attraversa l’Italia
Realizzata grazie alla collaborazione tra Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film, con il supporto di Apulia Film Commission e Marche Film Commission, la miniserie è ambientata nei luoghi chiave della vita di Leopardi.
Tra le location scelte troviamo Recanati, città natale del poeta, e altre tappe fondamentali come Bari, Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna.
Si tratta di una produzione di grande respiro, con costumi e scenografie che permettono allo spettatore di immergersi nelle atmosfere ottocentesche e che, soprattutto, offre una chiave di lettura accessibile alle nuove generazioni.
Leopardi: un poeta fuori dagli schemi
La narrazione punta a svelare un Giacomo Leopardi lontano dall’immagine stereotipata dello studioso introverso.
Il regista Sergio Rubini descrive il poeta come un “enfant prodige”, animato da un’insaziabile curiosità per il mondo e un desiderio di libertà che lo ha portato a sfidare il suo tempo.
Dalla ribellione contro il conformismo della sua epoca alle tensioni familiari, il racconto mette in luce la personalità di un uomo complesso e affascinante.
Centrale è, ovviamente, anche il tema dell’amore, sia quello per Fanny Targioni Tozzetti, musa ispiratrice del poeta, sia quello per l’amico Antonio Ranieri, che accompagna Leopardi negli ultimi anni della sua vita.
Il Leopardi di Rubini
In merito alla miniserie “Leopardi – Il poeta dell’infinito”, il regista Sergio Rubini ha spiegato:
“È l’incontenibile amore per la vita il motore che muove Leopardi e la sua poetica; e il suo pessimismo è il risultato di una costante ricerca di felicità negata da un universo incomprensibile e sordo ai desideri degli uomini.
La continua tensione del poeta verso la vita si manifesta attraverso una voglia di libertà, di amore e di bellezza, a costo di mettere in discussione ogni ordine costituito, dalla famiglia al conformismo dei suoi contemporanei.
Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura.
Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un’altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino.
Sarà la ricerca di amore a spingere Leopardi oltre il recinto dorato della casa paterna, e sarà l’amore per una donna, l’ammaliante aristocratica Fanny Targioni Tozzetti, a diventare la sua ragione di vita, nonché a occupare uno spazio importante nella sua produzione letteraria.
Così come ancora una volta sarà nell’amore per il suo fedele e apollineo amico Ranieri che il nostro poeta riuscirà a colmare i limiti della propria fisicità”.
Un cast di talento per un ritratto vivo
Nel ruolo del protagonista troviamo Leonardo Maltese, giovane interprete già noto per le sue performance nei film “Rapito” di Marco Bellocchio e “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio.
Al suo fianco, Alessio Boni veste i panni del padre Monaldo Leopardi, Valentina Cervi interpreta la madre Adelaide Antici, mentre Giusy Buscemi è Fanny Targioni Tozzetti.
La presenza di attori come Cristiano Caccamo, Alessandro Preziosi e Fausto Russo Alesi arricchisce ulteriormente un cast che garantisce interpretazioni di alto livello.
Una proposta che unisce passato e presente
“Leopardi – Il poeta dell’infinito” è stata presentata in anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, riscuotendo grande interesse.
Con una sceneggiatura firmata da Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini e Sergio Rubini, e il contributo di professionisti come Fabio Cianchetti per la fotografia e Francesco Frigeri per la scenografia, la miniserie offre una rappresentazione viva e moderna di Leopardi.
Un invito – affascinante ed intrigante allo stesso tempo – per tutti, studenti e appassionati, a immergersi nella storia di un poeta che, con il suo pensiero e le sue opere, continua a parlare al nostro tempo.