La mobilità dei docenti neoassunti in ruolo è un tema cruciale per il sistema scolastico italiano, poiché tocca il delicato equilibrio tra continuità didattica e le necessità personali degli insegnanti.
A partire dall’anno scolastico 2025/26, sono previsti vincoli stringenti ma anche alcune deroghe significative, che è fondamentale conoscere per comprendere le possibilità offerte dalla normativa.
|
Vincoli di Permanenza Triennale
Secondo le normative vigenti, i docenti assunti a partire dall’anno scolastico 2023/24 sono soggetti a un vincolo di permanenza di almeno tre anni nella scuola di assegnazione, incluso l’anno di prova.
Questa regola, stabilita dal decreto legislativo n. 59/2017 e rafforzata dal decreto-legge n. 36/2022, è stata introdotta con l’obiettivo di garantire maggiore stabilità e continuità didattica per gli studenti.
Tuttavia, il superamento dell’anno di prova è un prerequisito indispensabile per poter richiedere successivamente un passaggio di ruolo. Per i docenti che non rientrano in deroghe specifiche, le opzioni di mobilità sono limitate all’assegnazione provvisoria o all’utilizzazione, e solo all’interno della provincia di titolarità.
Deroghe al Vincolo Triennale
Nonostante le restrizioni, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-2021 e l’Ordinanza Ministeriale 30/2024 hanno introdotto importanti deroghe per specifiche categorie di docenti neoassunti.
Tra le situazioni che consentono di richiedere trasferimenti o assegnazioni provvisorie, anche interprovinciali, troviamo:
- Genitori con figli di età inferiore ai 12 anni.
- Insegnanti con disabilità o che assistono familiari affetti da gravi patologie.
- Coniugi o figli di soggetti invalidi.
Queste deroghe rappresentano un’attenzione particolare verso le esigenze personali e familiari degli insegnanti, permettendo loro di accedere alla mobilità anche durante il periodo di prova.
|
Verso un Nuovo CCNI
L’equilibrio tra la continuità didattica e le necessità dei docenti è un tema di grande attualità. Con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) previsto per il periodo 2025-2028, si prospettano ulteriori affinamenti alle regole di mobilità.
L’obiettivo è ampliare le casistiche di deroga, rispondendo meglio alle esigenze del personale scolastico senza compromettere la stabilità didattica per gli studenti.
Dunque, con il prossimo rinnovo contrattuale, si attendono ulteriori sviluppi che potrebbero migliorare l’equilibrio tra esigenze personali e continuità scolastica.