Monetizzazione delle ferie per docenti a tempo determinato: chiarimenti dal Ministero

Rosalia Cimino

1 Aprile 2025

Monete e denaro

Monetizzazione delle ferie per docenti a tempo determinato: chiarimenti dal Ministero

Quiz GPS

Nel panorama della pubblica amministrazione scolastica, la gestione delle ferie per il personale docente a tempo determinato continua a destare interesse e dibattito. 

Una recente nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito, datata 27 marzo 2025, ha fornito chiarimenti importanti in risposta a numerosi contenziosi e orientamenti consolidati della giurisprudenza. 

L’obiettivo è quello di definire in modo preciso le modalità di calcolo e le condizioni per la monetizzazione delle ferie non godute, al fine di garantire il rispetto dei diritti dei docenti e contenere eventuali spese aggiuntive per l’amministrazione.

Guarda il video

Il quadro normativo e il calcolo delle ferie

Il Ministero ha richiamato l’attenzione sul decreto-legge 95/2012, che all’articolo 5, comma 8, stabilisce il divieto di monetizzazione delle ferie in corso di rapporto, salvo eccezioni specifiche. 

Successivamente, la legge 228/2012 ha introdotto una deroga per i docenti supplenti o a contratto breve, consentendo loro di ricevere un compenso per i giorni di ferie non fruiti. 

In linea con quanto previsto dal CCNL Istruzione 2019-2021, le ferie vengono calcolate in maniera proporzionale al periodo di servizio effettivamente prestato, seguendo il rapporto stabilito, ad esempio, su 30 o 32 giorni per 360. 

È inoltre chiarito che, sebbene le ferie debbano essere usufruite durante le sospensioni dell’attività didattica previste dai calendari regionali, non si presume automaticamente la loro fruizione in assenza di una richiesta esplicita del docente o di un provvedimento specifico da parte del dirigente scolastico.

Giurisprudenza e implicazioni gestionali

La recente nota ministeriale sottolinea anche i rilevanti orientamenti giurisprudenziali emersi dalle sentenze della Corte di Cassazione (n. 14268/2022 e n. 16715/2024). 

Le decisioni hanno chiarito che i docenti a termine conservano il diritto alla monetizzazione delle ferie non utilizzate, qualora il datore di lavoro non provveda a informarli adeguatamente sulle modalità di fruizione. 

Tale interpretazione si fonda su principi sanciti dalla direttiva 2003/88/CE e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che riconoscono il diritto alle ferie come una componente essenziale del benessere sociale. 

Se la durata del contratto impedisce al lavoratore di usufruire integralmente delle ferie maturate, spetta la corresponsione di un’indennità economica calcolata in base alla differenza tra i giorni teorici e quelli effettivamente goduti.

Alla luce di questi chiarimenti, la nota invita gli Uffici Scolastici Regionali a sensibilizzare i dirigenti scolastici sull’importanza di una comunicazione scritta e trasparente. 

L’obiettivo è prevenire future controversie e garantire che i docenti siano adeguatamente informati sui propri diritti, riducendo così il rischio di contenziosi che potrebbero tradursi in costi aggiuntivi per l’amministrazione.