Nuovo bonus mamme 2025: Guida alla domanda INPS per docenti e ATA

Giuseppe Montone

30 Ottobre 2025

Nuovo bonus mamme 2025: Una madre lavora al laptop, con il sito INPS visibile, mentre il figlio maggiore studia accanto a lei e il neonato dorme nella sdraietta.

Nuovo bonus mamme 2025: Guida alla domanda INPS per docenti e ATA

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È stato introdotto un nuovo sostegno economico temporaneo per le lavoratrici madri con almeno due figli, denominato Nuovo bonus mamme 2025. L’INPS, con la circolare n. 139 del 28 ottobre 2025, ha fornito le istruzioni operative per il contributo da 40 euro mensili, introdotto dall’articolo 6 del decreto-legge 95/2025. L’erogazione avverrà in un’unica soluzione a dicembre, per un importo massimo di 480 euro annui. La misura è esentasse e non rileva ai fini della determinazione dell’indicatore ISEE.

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A chi spetta il Nuovo bonus mamme 2025: i requisiti

L’accesso al beneficio è subordinato al possesso congiunto di specifici requisiti familiari, contrattuali e reddituali. 

L’integrazione al reddito spetta alle lavoratrici madri di due figli, a condizione che il secondogenito non abbia ancora compiuto dieci anni. 

Il bonus è riconosciuto, inoltre, alle madri con tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. 

Per la categoria delle madri con tre o più figli, sussiste un’importante esclusione: il bonus non è riconosciuto nei mesi in cui le lavoratrici sono titolari di un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato

Tali lavoratrici, infatti, beneficiano già dell’esonero totale dei contributi IVS (fino a 3.000 euro annui) previsto dalla Legge di Bilancio 2024. 

La platea delle beneficiarie include le lavoratrici dipendenti (pubbliche e private, con la sola esclusione dei rapporti di lavoro domestico) e le lavoratrici autonome iscritte alle gestioni previdenziali obbligatorie, comprese casse professionali e Gestione Separata. 

Il limite di reddito da lavoro percepito nel 2025 per accedere alla misura è fissato a 40.000 euro annui.

Bonus mamme per la scuola: la misura per docenti e ATA supplenti

Il personale scolastico con contratto a tempo determinato, come docenti e ATA supplenti, rientra a pieno titolo tra i beneficiari del Nuovo bonus mamme 2025. 

La circolare INPS n. 139 del 28 ottobre 2025 fornisce esempi applicativi che chiariscono la posizione delle lavoratrici a termine.

Analizziamo alcuni casi specifici forniti dall’Istituto:

  • Madre di due figli: una lavoratrice che al 1° gennaio 2025 è madre di due figli (con il più piccolo che compie 10 anni, ad esempio, il 15 settembre 2025), ha diritto al bonus da gennaio a settembre 2025. Il diritto sussiste a prescindere dalla natura del rapporto di lavoro, sia esso a tempo determinato o indeterminato;
  • Madre di tre figli con contratto a termine: se la lavoratrice al 1° gennaio 2025 è madre di tre figli (con il più piccolo che compie 18 anni, ad esempio, il 10 novembre 2025), ha diritto al bonus da gennaio a novembre 2025. Il beneficio spetta, però, solo se è titolare di un rapporto di lavoro a tempo determinato o se è lavoratrice autonoma;
  • Trasformazione del contratto: qualora una docente o ATA supplente con tre figli (e contratto a tempo determinato) ottenga la trasformazione a tempo indeterminato nel corso del 2025 (ad esempio, a luglio), il diritto al Nuovo bonus mamme 2025 cessa a partire dal mese della trasformazione. Dal mese di luglio, la lavoratrice potrà tuttavia accedere all’esonero contributivo IVS previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

Nuovo bonus mamme 2025: Una giovane madre con il neonato in braccio e il figlio più grande che disegna, si interfaccia con un'impiegata INPS in un ufficio italiano, dove un tablet mostra la pagina del "Nuovo bonus mamme 2025".

Importo e modalità di erogazione

L’integrazione al reddito – così come previsto dalla circolare n. 139 dell’INPS – è definita in 40 euro mensili. 

Il beneficio spetta per ogni mese (o frazione di mese) in cui vige il rapporto di lavoro dipendente (esclusi i periodi di sospensione) o l’attività di lavoro autonomo (mesi di iscrizione alla Cassa o di effettiva attività per la Gestione Separata) nel corso del 2025. 

Una particolarità della misura riguarda la tempistica di pagamento: le mensilità maturate dal 1° gennaio 2025 fino a novembre saranno corrisposte in un’unica soluzione nel mese di dicembre 2025. 

L’importo massimo erogabile è, quindi, di 480 euro, corrispondente a 12 mensilità. 

Per le domande presentate in tempo non utile per l’elaborazione della rata di dicembre, o comunque entro il termine ultimo del 31 gennaio 2026, l’erogazione avverrà entro il mese di febbraio 2026.

Come presentare la domanda all’INPS: canali e scadenze

La procedura per richiedere il Nuovo bonus mamme 2025 è gestita interamente dall’INPS

Per il personale della scuola, a differenza di quanto avviene per l’esonero contributivo (il “vecchio” bonus mamme 2024), non è previsto l’utilizzo della piattaforma SIDI

Le istanze devono essere inoltrate esclusivamente tramite i canali ufficiali dell’Istituto:

  • Sito istituzionale: portale www.inps.it, mediante accesso con la propria identità digitale (SPID di almeno livello 2, CIE 3.0, CNS o eIDAS);
  • Contact Center Multicanale: contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06.164.164 (da rete mobile a pagamento, secondo la tariffa del proprio gestore);
  • Istituti di patronato: attraverso i servizi offerti dagli stessi.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata a 40 giorni dalla data di pubblicazione della circolare (28 ottobre 2025). Poiché il termine cadrebbe il 7 dicembre (domenica) e l’8 dicembre è festivo, il termine ultimo slitta al 9 dicembre 2025

Le lavoratrici che perfezionano i requisiti necessari in una data successiva potranno comunque inoltrare la domanda entro e non oltre il 31 gennaio 2026.

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Le informazioni da dichiarare nella domanda

Al momento della compilazione, la richiedente deve dichiarare, sotto la propria responsabilità (ai sensi del D.P.R. 445/2000), il possesso di tutti i requisiti previsti

È indispensabile specificare la propria condizione familiare (madre di due figli, con il più piccolo di età inferiore a dieci anni, oppure madre di tre o più figli, con il più piccolo sotto i diciotto anni). 

Per ciascun figlio è necessario indicare i dati anagrafici e il codice fiscale. In assenza del codice fiscale, la circolare prevede l’obbligo di allegare documentazione specifica (come certificati anagrafici o documenti pubblici apostillati, a seconda del Paese di appartenenza della lavoratrice). 

La lavoratrice deve, inoltre, attestare la propria condizione lavorativa (dipendente o autonoma). Le madri con tre o più figli devono dichiarare specificamente di non essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei mesi per cui si richiede il bonus. 

Infine, è richiesta la dichiarazione che la somma dei redditi da lavoro per il 2025 sia pari o inferiore a 40.000 euro e l’indicazione della modalità di pagamento prescelta (IBAN o bonifico domiciliato).