Svolta nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro: il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato che i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, meglio noti come PCTO, cambieranno denominazione per risultare maggiormente attrattivi.
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SOMMARIO
ToggleEvoluzione dell’alternanza scuola-lavoro in Italia
Il meccanismo dell’alternanza scuola-lavoro è stata introdotto in Italia con la Legge 28 marzo 2003 n. 53, nota come Riforma Moratti, che ha posto le basi per un sistema duale in grado di permettere un reale avvicendamento fra le ore dedicate all’istruzione e quelle di formazione sul campo.
Successivamente, la Legge 13 luglio 2015 n. 107, conosciuta come “Buona Scuola”, ha reso obbligatori questi percorsi per gli studenti delle scuole superiori, con un monte ore minimo di 200 per i licei e 400 per gli istituti tecnici.
Nel 2018, la Legge 30 dicembre 2018 n. 145 ha ridotto le ore obbligatorie a 90 per i licei e 150 per gli istituti tecnici, rinominando l’alternanza scuola-lavoro in PCTO.
Perché è importante il collegamento scuola/lavoro
L’annuncio del Ministro Valditara è avvenuto durante l’evento “Connecting to the Future” a Bergamo, un’iniziativa che sottolinea l’importanza di consolidare la collaborazione tra il sistema educativo e il tessuto imprenditoriale.
Il Ministro ha evidenziato il valore dell’istruzione tecnica e professionale, definendola un percorso stimolante e di valore, non di serie B. Queste le sue parole: “La terminologia attuale risulta poco comprensibile alle famiglie, serve una definizione più attrattiva e immediata”.
Inoltre, è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico a Roma, che coinvolga rappresentanti delle associazioni di categoria, direttori degli Uffici scolastici e dirigenti ministeriali, con l’obiettivo di identificare e replicare le buone pratiche sul territorio nazionale.
L’attenzione sarà focalizzata sul potenziamento dell’attrattiva degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e sulla promozione di scelte formative consapevoli da parte degli studenti, in linea con le esigenze del mercato del lavoro.
Il cambiamento di denominazione dei PCTO dovrebbe rappresentare un ulteriore passo verso una maggiore integrazione tra il sistema educativo e il mondo del lavoro, con l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti efficaci per orientarsi nel loro futuro professionale.