Il tema della privacy a scuola torna sotto i riflettori: un video natalizio di soli otto secondi è costato a un istituto scolastico una sanzione di 2.000 euro. Il Garante per la privacy ha chiarito che la diffusione online di immagini di studenti su piattaforme aperte, come YouTube, senza una base normativa adeguata, è illecita.
Il provvedimento non si limita a punire l’errore, ma fornisce indicazioni preziose per tutte le scuole, dai dirigenti agli operatori, fino alle famiglie.
Il caso: perché il video è costato una multa
Il provvedimento n. 10127792 del 13 marzo 2025 evidenzia un problema diffuso: molti istituti non distinguono tra uso interno di contenuti e pubblicazione su canali esterni.
Nel caso specifico, la scuola aveva condiviso online un video di auguri, rimosso subito dopo la segnalazione, ma senza disporre di un’autorizzazione normativa chiara.
- Consenso non sufficiente: il consenso dello studente o del genitore non sostituisce la base legale richiesta per i soggetti pubblici.
- Piattaforme aperte a rischio: YouTube e social non sono equiparabili al sito istituzionale.
- Principi violati: liceità, correttezza, trasparenza e assenza di una base giuridica idonea.
Il Garante ha quindi disposto una sanzione, ritenuta proporzionata e dissuasiva, ma ha apprezzato la collaborazione e la rimozione tempestiva dei contenuti.
Le regole da seguire: come evitare errori
Il provvedimento fornisce spunti utili per tutte le scuole:
- Mappare i trattamenti: distinguere tra documentazione interna (registri, attività didattiche) e diffusione pubblica.
- Base normativa prima di tutto: per pubblicare contenuti online servono leggi o regolamenti specifici, non basta il consenso.
- Canali chiusi e sicuri: preferire il sito istituzionale o piattaforme interne; evitare social aperti per contenuti con minori.
- Consensi tracciabili: quando necessari, devono essere chiari, separati e documentati.
Queste indicazioni non solo riducono i rischi di sanzioni, ma rafforzano la fiducia tra scuola, studenti e famiglie, preservando un bene fondamentale: la tutela dei dati dei minori.
Consigli pratici
L’episodio della multa per il video natalizio conferma che il tema della privacy a scuola non è una questione secondaria.
Dirigenti, insegnanti e personale ATA devono investire tempo nella formazione sulla protezione dei dati e aggiornare le procedure interne, soprattutto quando si usano strumenti digitali.
Ai genitori si consiglia di chiedere sempre come vengono trattate le immagini dei figli e quali canali utilizza la scuola. Una gestione attenta non solo evita sanzioni, ma valorizza la reputazione dell’istituto e la sicurezza degli studenti.